
DOPO TRE ANNI E MEZZO DI GUERRA, GLI UCRAINI NON CE LA FANNO PIU’ - SOLO IL 24% DI LORO È FAVOREVOLE A CONTINUARE A COMBATTERE FINO ALLA VITTORIA (NEL 2022 ERANO IL 73%) MENTRE IL 69% VORREBBE CHE IL CONFLITTO TERMINASSE QUANTO PRIMA CON UNA TREGUA – È CROLLATA LA SPERANZA DEGLI UCRAINI DI POTER RAPIDAMENTE ENTRARE NELLA NATO: SOLO IL 32% PENSA CHE IL PAESE POSSA ADERIRE ENTRO DIECI ANNI ALL’ALLEANZA ATLANTICA (NEL 2022 ERANO IL 64%) - PESSIMO E’ IL GIUDIZIO DEGLI UCRAINI SUL COMPORTAMENTO DI TRUMP: SOLO IL 16% APPROVA IL COMPORTAMENTO DEL TYCOON. NEL 2022, IL 66% APPROVAVA LE SCELTE DI JOE BIDEN VERSO IL LORO PAESE...
1 - A KIEV IL 69% PREFERIREBBE UNA (VERA) PACE ALLA VITTORIA
Estratto dell’articolo del “Corriere della Sera”
UCRAINA - CITTADINI A RIPARO SOTTO UN PONTE A IRPIN
L’istituto di indagini demoscopiche Gallup ha reso noto ieri un ampio sondaggio sulle opinioni dei cittadini ucraini introno alla guerra e alle sue possibili soluzioni. Solo il 24% di loro è favorevole a continuare a combattere fino alla vittoria (nel 2022 erano il 73%) mentre il 69% vorrebbe che il conflitto terminasse quanto prima con una tregua. Ma sono però ben pochi quelli che ritengono molto probabile o abbastanza probabile il raggiungimento entro un anno di un cessate il fuoco durevole: rispettivamente, il 5% e il 20%.
Così com’è pessimo il loro giudizio sul comportamento di Trump: nel 2022, il 66 per cento degli ucraini approvava il comportamento del presidente americano verso il loro Paese (allora alla Casa Bianca c’era Joe Biden), mentre ora quello stesso dato è sceso al 16%.
Nel frattempo, è crollata anche la speranza degli ucraini di poter rapidamente entrare nella Nato. Solo il 32% di loro pensa che il proprio Paese possa aderire entro dieci anni all’Alleanza atlantica (nel 2022 erano il 64%). […]
2 - ZELENSKY ALL'EUROPA "PER UNA PACE GIUSTA SERVE IL VOSTRO AIUTO"
UCRAINA - CITTADINI PREPARANO MOLOTOV
Estratto dell’articolo di Paolo Brera per “la Repubblica”
[…] Ecco di nuovo l'incubo di Kiev: finire ai margini di un tavolo negoziale apparecchiato da russi e americani, e con il menu già scritto. La svolta del vertice tra Trump e Putin abbozzato per la prossima settimana, nel quale le chance di una eventuale presenza di Zelensky sembrano poche, è piovuta negli uffici presidenziali in via Bankova come una nuova tempesta coi cui fare rapidamente i conti. Zelensky ha reagito ripartendo dai fondamentali: un giro di chiamate con il leader europei per concertare la strategia, e dichiarazioni mirate a ribadire i suoi cavalli di battaglia: non potrà mai esserci un accordo sull'Ucraina senza l'Ucraina, e l'Europa dovrà essere al fianco di Kiev.
Annuncia subito che sarà «una giornata di numerosi contatti», ribadisce cautamente che Kiev vuole «progressi reali sulla via della pace» garantendo però «l'indipendenza dell'Ucraina». Il primo con cui parla è il Cancelliere tedesco: «Ucraina e Germania — dice commentando la telefonata con Merz — condividono l'opinione che i parametri per porre fine a questa guerra modelleranno il panorama della sicurezza dell'Europa per i decenni». E poiché «la guerra è in Europa di cui l'Ucraina è parte integrante, l'Europa deve partecipare» ai negoziati.
Restare agganciati alla Ue è l'unica via per non finire schiacciati dalle due superpotenze. Il presidente francese Macron, con cui parla poco dopo, lo rassicura. Lo informa della rete di sicurezza che sta tessendo per non lasciare sola Kiev […]
cittadini di kiev si rifugiano nella metro
La strategia resta spingere per «un vero cessate il fuoco», ma Zelensky deve scongiurare la trappola che Putin potrebbe preparare per lui facendolo passare come colui che fa saltare il tavolo[…] È una fase cruciale e si affilano le armi a ogni livello, compreso quello dei consiglieri per la sicurezza. Si riuniscono d'urgenza su richiesta di Kiev per «allineare le opinioni comuni di Ucraina, Europa e Stati Uniti». Ma Kiev sa di camminare di nuovo sul filo. […]
UCRAINA - LA REAZIONE DEI CITTADINI ALL INVASIONE RUSSA
cittadini di kiev si rifugiano nella metro