UN ALTRO AFFARONE DEL SERVIZIO PUBBLICO (COI NOSTRI SOLDI) - È ARRIVATA LA RISPOSTA ALL’INTERROGAZIONE CHE IL M5S HA PRESENTATO IN VIGILANZA RAI SUL CONTRATTONE DI 5 ANNI A 480 MILA EURO A STAGIONE PER MONICA MAGGIONI: QUEI GENIACCI DELLA RAI LEGITTIMANO LA CATERVA DI SOLDI CHE FINIRANNO NELLE TASCHE DELLA “VESPA IN GONNELLA” FINO ALLA PENSIONE CON LA RIDICOLA SCUSA DI NON VOLERSI LASCIAR SFUGGIRE LA MAGGIONI CHE SAREBBE POTUTA ANDARE ALTROVE - LA GIORNALISTA FA ESATTAMENTE QUELLO CHE FACEVA PRIMA (GUADAGNANDO IL DOPPIO). E LA TV PUBBLICA PAGA...
Estratto dell’articolo di Gianluca Roselli per il "Fatto Quotidiano"
Monica Maggioni quel contratto e quei denari se li merita tutti, altro che! Altrimenti la Rai rischiava di non avvalersi più dei suoi servigi e, non sia mai, sarebbe potuta andare altrove. E che ci facciamo scappare una professionista di tal fatta? Questa, in soldoni (è il caso di dire), la risposta dell’azienda all’interrogazione che Dario Carotenuto (M5S) ha presentato in Vigilanza Rai sul contrattone di 5 anni a 480 mila euro a stagione stipulato con l’ex direttrice del Tg1.
Breve riepilogo.
Maggioni nel pieno dell’estate si licenzia dalla Rai dove ricopriva il ruolo di direttore editoriale dell’offerta informativa, oltre a condurre In Mezz’Ora la domenica pomeriggio su Rai3. […]
L’ex presidente aveva già in tasca un contratto da “artista”, come molti altri conduttori, assai cospicuo e di una durata che l’avrebbe portata in carrozza alla pensione.
Di fronte alla perplessità di Vigilanza Rai e Cda, ieri è giunta la risposta dell’azienda. Viale Mazzini spiega che, con la risoluzione consensuale del rapporto, Maggioni “rinuncia a rivendicazioni” sulla mancata fruizione di ferie arretrate e riposi non goduti (2 anni e 7 mesi) e che il contratto di collaborazione “è determinato in funzione del profilo professionale della giornalista e della volontà di Rai di garantirsi la sua collaborazione per un periodo prolungato”, considerando “sia la sua vita residua aziendale, sia i potenziali rischi di passaggio ai concorrenti”.
E poi: contratti di questo tipo “servono a stabilizzare i compensi (?) e a trattenere talenti, evitando che possano essere attratti dal mercato”. Il compenso, inoltre, “è in linea coi valori di mercato Rai per collaboratori con analoghe attività editoriali”. Insomma, la giornalista fa esattamente quello che faceva prima, ma guadagnando il doppio, in compenso la tv pubblica incassa il fatto che non se ne stia in ferie per quasi tre anni senza lavorare. Un affarone.
MONICA MAGGIONI IN MEZZ ORA
MONICA MAGGIONI
MONICA MAGGIONI IN MEZZ ORA DA GERUSALEMME
EDIFICIO RAI VIALE MAZZINI
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