
CON ALLAH NUN SCHERZA’! – IN MAROCCO LA PSICOLOGA E FEMMINISTA IBTISSAM LACHGAR È STATA CONDANNATA A DUE ANNI DI CARCERE PER AVERE INDOSSATO UNA MAGLIETTA CON LA SCRITTA “ALLAH È LESBICA” – IL TRIBUNALE DI RABAT HA RICONOSCIUTO L’ATTIVISTA 50ENNE COLPEVOLE DI “OFFESA ALL’ISLAM” – LACHGAR AVEVA DICHIARATO: “CI STANCATE CON LE VOSTRE ASSURDITÀ RELIGIOSE, LE VOSTRE ACCUSE. SÌ, L’ISLAM È FASCISTA, FALLOCRATICO E MISOGINO...”
Estratto dell’articolo di Alba Romano per www.open.online
Una maglietta con la scritta “Allah è lesbica” è costata due anni e mezzo di carcere a Ibtissam Lachgar. La femminista marocchina, psicologa clinica di 50 anni, è stata condannata da un tribunale di Rabat per “offesa all’islam”. La notizia è stata riportata dal Foglio.
L’arresto risale a un mese fa, dopo che Lachgar aveva pubblicato sui social una foto scattata a Londra durante il festival Women Create!, evento dedicato ad artiste e attiviste perseguitate.
[...] A corredo aveva aggiunto un commento duro: «Ci stancate con le vostre assurdità religiose, le vostre accuse. Sì, l’islam è fascista, fallocratico e misogino».
In Marocco i rapporti di genere restano segnati da forti disuguaglianze. In caso di divorzio, ad esempio, la tutela dei figli passa automaticamente al padre. Sul piano delle eredità, poi, una figlia riceve sempre la metà di quanto spetta al fratello.
La poligamia, pur regolata dalla legge, è ancora praticata. In questo scenario, un gesto di rottura come quello di Lachgar è stato giudicato come un oltraggio intollerabile, costato alla donna due anni e mezzo di reclusione, come stabilito dalla Corte di Rabat.
Lachgar non è nuova a provocazioni pubbliche. Cofondatrice del Movimento alternativo per le libertà individuali, da anni costruisce la propria battaglia contro i tabù sociali e religiosi. Nel 2013 organizzò un “kiss-in” a Rabat per protestare contro l’arresto di due adolescenti accusati di essersi baciati in strada. [...]