ciro grillo giulia bongiorno

IL BONGIORNO SI VEDE IN AULA! – “LA VERITÀ” SCODELLA LA “PORNO-ARRINGA” DI GIULIA BONGIORNO AL PROCESSO CIRO GRILLO, DOVE LA SENATRICE DELLA LEGA DIFENDE LA RAGAZZA CHE HA DENUNCIATO IL FIGLIO DI BEPPE-MAO E I SUOI AMICI, ACCUSANDOLI DI STUPRO DI GRUPPO: “QUANDO UN UOMO PENETRA UNA DONNA CON VIOLENZA, NON PENETRA SOLO LA VAGINA, PENETRA L’ANIMA DELLA DONNA E ALLORA LE DONNE VIOLENTATE RESTANO SEGNATE PER SEMPRE” – I VIDEO IN CUI LA RAGAZZA SEMBRA PARTECIPARE CON ENTUSIASMO?, REPLICA: “NON SONO IMMAGINI DI PARTECIPAZIONE, SONO IMMAGINI DI CHI ASSECONDA PER SALVARE LA PROPRIA VITA” – L’AVVERTIMENTO FINALE AI GIUDICI: “SE LI ASSOLVETE, AFFERMATE CHE LA RAGAZZA È UNA NINFOMANE. MA UNA NINFOMANE NON DENUNCIA, È FELICE DEL SESSO A 3, A 4, A 10…”

Estratto dell’articolo di Giacomo Amadori per “La Verità”

 

giulia bongiorno

[…] Gli ultimi fuochi di artificio sono arrivati con la replica dell’avvocato della presunta vittima principale, la senatrice Giulia Bongiorno, e con la controreplica di Enrico Grillo, difensore del cugino Ciro.

 

[…] La giornata è iniziata tardi, alle 12.30, per lo sbarco a Olbia con circa quattro ore di ritardo della «flottilla» degli avvocati, il traghetto che trasportava quasi al completo il pool difensivo.

 

[…] Molto efficace a livello oratorio la replica, ma sarebbe più giusto definirla una seconda arringa, della Bongiorno, in gran spolvero. […]

 

E allora raccontiamola la performance di una delle più note penaliste italiane. Innanzitutto ha difeso la sua assistita dall’accusa di avere denunciato lo stupro e di avere immediatamente ripreso a vivere una vita del tutto normale che l’ha portata a realizzare con il telefonino circa 3.600 foto in 100 giorni.

 

ciro grillo in tribunale a tempio pausania con il suo avvocato andrea vernazza

La Bongiorno, dopo aver rimarcato che la sua assistita si occupa di moda, ha srotolato la sua teoria: «Quando c’è una violenza sessuale si muore dentro, ma fuori, all’esterno, le vittime, tutte le vittime, cercano di nascondere la vergogna e il dolore e l’umiliazione tentando di vivere esattamente come prima. Quindi se prima facevo 40 foto, anche dopo ne faccio 40».

 

E per dimostrare il suo assunto ha spiegato che nel mese precedente al fattaccio la studentessa aveva fatto, in media, esattamente lo stesso numero di scatti. Doveva sopravvivere a quello che le era accaduto.

giulia bongiorno ciro grillo

 

«Quando un uomo penetra una donna con violenza, non penetra solo la vagina, penetra l’anima della donna e allora le donne violentate restano segnate per sempre, si sentono umiliate, sporche in corpo, arrabbiate e perdono l’autostima. Io a oggi non ho conosciuto una donna che non cerca di ripetere la stessa condotta che poneva in essere prima».

 

Ecco allora che la Bongiorno ha provato a giustificare il messaggio in cui è la stessa vittima a dire a un’amica, ma anche al suo istruttore di kitesurf, di essersela cercata, di meritare «cinque dita in faccia».

 

ciro grillo con gli amici dopo la laurea

Per l’avvocato l’«autocolpevolizzazione è la prima reazione delle vittime» e la ragazza sarebbe arrivata a pensare «di esserla meritata» perché «non avrebbe dovuto lasciare fare» o «trovarsi in quella situazione». Ma per la Bongiorno in quei messaggi ci sarebbe anche la prova del fatto che la giovane non fosse completamente cosciente, laddove sembra non avere piena cognizione di quanto accaduto («Qualsiasi cosa mi abbiano fatto quei tizi»).

 

Poi la discussione si è spostata sulla dibattuta presenza di lividi sul corpo della ragazza (nelle foto del giorno dopo al mare non si vedrebbero, in altre successive sì), sul trambusto di uno stupro che non sarebbe stato udito dai vicini nonostante il comprensorio (un golf club) sia silenziosissimo (la Bongiorno ha fatto notare che nessuno ha sentito neppure il baccano della cena nel patio consumata all’alba dalla comitiva).

 

edoardo capitta

Molto discusso anche la vicenda del breve trasferimento della ragazza con uno dei suoi presunti aguzzini (Corsiglia), tra uno stupro e l’altro, per comprare le sigarette, visto che lo spostamento sarebbe confermato solo dal contapassi sul cellulare di Capitta e non da quelli dello stesso Corsiglia e di Vittorio Lauria.

 

La Bongiorno ha denunciato la fallita «mostrificazione» contro la sua assistita, tentata attraverso le 1.675 domande che avrebbero partorito il classico topolino, e ha informato la Corte di trovarsi lì a discutere quasi per una forma cortesia, perché a suo giudizio il processo sarebbe già vinto grazie agli assi che sono stati gentilmente offerti dagli imputati.

 

In particolare ritiene «decisivi» quelli estrapolati dalle chat dei ragazzi in cui la presunta vittima viene equiparata «dopo due drink» a «una cagnolina a gambe aperte» che riceve sesso orale da un gattino e un altro messaggio dove si diceva che dopo aver «gocciato» un quarto di beverone a base di vodka era diventata «una tr…».

 

BEPPE GRILLO - PARVYN Tadjk ALLA LAUREA DEL FIGLIO CIRO

Nell’arringa è stata sottolineata anche l’ossessione per il sesso di gruppo degli imputati: non ci sarebbe solo la passione del «3 vs 1» (per la Bongiorno quel «contro» tradirebbe una precisa volontà di aggressione e sottomissione della donna), ma addirittura in una chat un’amica dei quattro genovesi sarebbe stata bollata come «una con cui fare sesso 10 contro 1».

 

E a uno degli imputati che aveva rivendicato di essere molto rispettoso delle donne, essendo stato cresciuto da mamma e zia, la Bongiorno ha rinfacciato altri messaggi volgari, come quello riferito a un rapporto avuto con una coetanea non particolarmente avvenente («ogni buco è galleria») o altre sciccherie del genere, come la visione di video con «donne legate e picchiate».

 

Ma quanto ai brevi filmati in cui la sua assistita, anziché essere costretta al rapporto, trattenuta dal branco, sembra prendere parte con entusiasmo al partouze?

 

CIRO GRILLO

La senatrice ha sostenuto che in un fotogramma si sentirebbe un «bast...» pronunciato dalla presunta vittima e ha rimarcato che Capitta, a un certo punto, esclama «dopo trombo io».

 

Se la giovane non scalcia e non di divincola è solo perché non era cosciente, era stordita: «C’è un’immagine straordinaria in cui lei fissa il ragazzo che la riprende con il cellulare, ma non vede che c’è il telefonino. Era semplicemente annichilita […] è una donna totalmente fuori di sé, ma che asseconda i gesti, i movimenti degli aggressori […]. Quelle non sono immagini di partecipazione, sono immagini di chi asseconda per salvare la propria vita».

 

Giulia Bongiorno A PONTIDA

Poi, con una mossa a effetto, l’avvocato ha alzato due foto, in formato A3, che raffigurano Grillo e Lauria che «sghignazzano» durante l’amplesso, dopo che gli stessi avevano raccontato agli inquirenti di avere provato «imbarazzo» per la situazione.

 

Ma lo show non è finito. La Bongiorno ha anche affrontato senza giri di parole il tema della «ragazza esigente» che avrebbe cercato il rapporto con i tre amici dopo una presunta «defaillance» di Corsiglia. A suo giudizio gli imputati e i loro difensori avrebbero descritto la vittima come «una ninfomane», «un mostro assetato di sesso».

 

l ora legale meme by carli matteo salvini giulia bongiorno

Una fanciulla che «non accetta assolutamente il rapporto monco con Corsiglia e quindi dice agli altri “3 meglio di 1”, andiamo tutti insieme a fare sesso».

La Bongiorno non ci sta e scandisce con sapienza retorica: «Scusate, ma la ninfomane perché denunzia? […] la ninfomane è felice del sesso a 3, a 4, a 10».

 

La senatrice, alla fine della sua arringa, mette i giudici di fronte a un’equazione imbarazzante: «Se voi assolvete, voi affermate che la ragazza è una ninfomane». Mentre, per la Bongiorno, la sua assistita non lo è, «non è una maga Circe che ammalia i suoi uomini e li trasforma anziché in animali, in imputati», è solo una ragazza «che è stata umiliata e massacrata e che anziché scappare via con il suo dolore come fanno in molte, ha scelto di denunziare, pur consapevole di quello che sarebbe successo».

 

In conclusione l’avvocato ricorda un messaggio quasi profetico della studentessa a proposito di un altro presunto stupro non denunciato: «Finirò per essere considerata una grande putt… che si è pentita di aver fatto sesso con lui e tira fuori la scusa dello stupro per uscirne pulita».

 

CIRO GRILLO

Rispedisce al mittente questo piccolo ricatto morale nei confronti delle toghe l’avvocato Ernesto Monteverde, difensore di Capitta: «Se li assolvete è una ninfomane? Ma dove sta scritto?» sbotta, quasi incredulo. Per il legale non è assolutamente vero che tutte le vittime rispondano alla violenza tornando a fare la vita di tutti i giorni: «Purtroppo non è così. Ahimè c’è chi ha ben altre reazioni».

 

Ricorda che il ritratto della ragazza che supera il trauma conducendo un’esistenza normale fa a pugni con il racconto fatto in aula dalla stessa studentessa, la quale aveva denunciato che dopo la violenza avrebbe iniziato ad avere disturbi alimentari, provato a lanciarsi sotto un treno, iniziato a fare uso di droghe e si sarebbe buttata tra le braccia di uomini adulti.

 

ciro grillo 9

Vicende che non sarebbero più state cavalcate dalla Bongiorno dopo che le difese hanno dimostrato che molti di questi problemi era antecedenti alla presunta violenza. Monteverde ha ricordato che pure la ragazza in uno dei suoi messaggi audio parla di sesso di gruppo e, quanto all’ipotetica prova regina dello sguardo assente durante l’orgia, si tratterebbe di autogol: per la Bongiorno la presunta vittima fissa il ragazzo che la riprende, ma non lo vede? «E, invece, per me fa la denuncia proprio perché vede il cellulare». E non vuole passare per una poco di buono.  […]

il servizio su ciro grillo and friends quarto grado 2giulia bongiorno

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…