roberto burioni vaccino vaccini astrazeneca

“BURIONI CRIMINALE, SATANISTA, PIDDINO” – IL VIROLOGO SE LA RIDE DELLE MINACCE NO VAX: “CON LORO NON CI PUÒ ESSERE ALCUN DIALOGO ORMAI” – "I COMPENSI STRATOSFERICI PER LE OSPITATE DA FAZIO? SONO FATTI MIEI E DELL'AGENZIA DELL'ENTRATE. IN ITALIA SE UNO VINCE DIECI MILIONI AL SUPERENALOTTO, CIOÈ SENZA MERITO, LA GENTE È FELICE PER LUI. I SOLDI GUADAGNATI METTENDO A FRUTTO ANNI DI STUDIO E DI LAVORO, DANNO FASTIDIO. TUTTA INVIDIA" – E POI IL VACCINO CONTRO IL COVID, LA RISPOSTA A CHI LO DEFINI’ "FASCIO-LEGHISTA" E IL SUO SOGNO: FARE IL CAMIONISTA…

Tommaso Labate per il “Corriere della Sera”

 

«Il sogno che avevo da bambino non sono riuscito a realizzarlo».

 

Qual era?

roberto burioni

«Fare il camionista».

 

Com' è finito a fare il medico?

«Alt, tra camion e camice c'è stato il pianoforte. L'ambizione degli anni dell'adolescenza, interrotta un secondo prima di iscrivermi al conservatorio».

 

Perché?

«Mio padre, a cui devo tantissimo, mi disse: "Per vivere di alcune cose basta l'impegno; per vivere di altre è necessario un certo talento. Il pianoforte fa parte delle seconde. Sei sicuro?". Mi iscrissi a medicina».

 

E lì comincia il capitolo decisivo della storia di Roberto Burioni, l'unico immunologo che in Italia si era costruito una discreta fama anche prima della pandemia, soprattutto perché incrociava le lame contro i no vax sui social. Oggi esce in libreria per Rizzoli La formidabile impresa ; un saggio, scritto come un romanzo, in cui si legge di come la rivoluzione mRNA, che sta alla base di due vaccini anti-Covid, possa essere decisiva per debellare un giorno anche il cancro.

burioni prima della scala 2021

 

Quanto è lontano questo giorno?

«Quando la scienza è rigorosa, cose all'apparenza insignificanti cambiano la storia all'improvviso. Se una ricercatrice ungherese degradata da un'università americana per il suo pessimo carattere non avesse incontrato alla fotocopiatrice uno scienziato concentrato su studi all'apparenza inutili su cani e gatti, ecco, oggi non avremmo avuto il vaccino contro il Covid-19 in un tempo insperato».

 

È un pezzo della «formidabile impresa» che racconta nel libro.

«Aggiunga la testardaggine di un ragazzo turco emigrato in Germania, la visione di un manager francese Tutte persone che non si conoscevano tra loro. Mi creda, sono in pochi a comprendere oggi le dimensioni del miracolo del vaccino contro il Covid-19.

 

roberto burioni sul red carpet al festival del cinema di venezia 1

Lo dico da esperto di calcio, senza esagerazioni: una partita che al trentesimo del secondo tempo è sul risultato di 0-4 viene ribaltata con cinque gol in un quarto d'ora e vinta 5-4. Se è successo questo, l'obiettivo del vaccino contro il cancro non è più un miraggio».

 

Quando ha capito la piega che stava prendendo il Covid?

«A gennaio 2020. Quando seppi che una manager cinese in viaggio in Europa aveva contagiato diverse persone.

 

Era la prova che anche gli asintomatici, gente all'apparenza non malata, poteva trasmettere il virus. Dissi pubblicamente che era necessaria la quarantena per chi aveva avuto contatti con persone che venivano dalla Cina. Per tutta risposta un governatore regionale mi diede del "fascio-leghista"».

 

davide livermore, roberto burioni, arturo artom

L'allora presidente della Toscana, Enrico Rossi.

«Sia chiaro, anche io ho sbagliato qualcosa. Due cose: dire che la mascherina serviva solo ai malati, perché durante un'epidemia si era sempre fatto così; e scommettere sull'arrivo del vaccino non prima di due anni. La seconda previsione sono stato felicissimo di averla toppata».

 

Le rinfacciano di aver detto all'inizio che in Italia c'era «rischio zero».

«L'ho detto il 2 febbraio 2020 perché le autorità in quel momento affermavano che il virus in Italia non c'era. E io mi sono fidato».

 

Che cosa le ha dato la pandemia che prima non aveva?

«Penso ad alcune amicizie con persone che prima non conoscevo. Il generale Figliuolo, per esempio. Ma soprattutto Fabio Fazio».

 

melania rizzoli roberto burioni arturo artom

Hanno scritto che guadagna cifre stratosferiche andando ospite a «Che tempo che fa».

«Nessuno ha scritto le cifre esatte e comunque sono fatti miei e dell'agenzia dell'Entrate. Vuol sapere la cosa che mi colpisce di più delle polemiche sui compensi?».

 

Che cosa?

«In Italia se uno vince dieci milioni al Superenalotto, cioè senza avere alcun merito, la gente è felice per lui. I soldi guadagnati mettendo a frutto anni di studio e di lavoro, quelli no, a tanti danno fastidio».

 

Si è chiesto perché?

«Invidia, credo. Al Superenalotto hanno l'ambizione di poter vincere tutti. Lo studio e la fatica sono un'altra cosa, evidentemente».

 

La minacciano ancora i no vax?

«Sì ma non ci penso più di tanto».

 

Ha avuto paura qualche volta?

«Spesso, non lo nego».

 

roberto burioni

Non ha mai riso delle minacce?

«Una volta uno ha scritto "Burioni criminale, satanista, piddino"».

 

Lei è del Pd?

«Mai avuto tessere di partito. Sono un liberale di sinistra, questo sì».

 

Il primo voto?

«Ai Radicali di Pannella».

 

Spera ancora nel dialogo con i no vax?

«Le do la risposta a cui credo, che è quella che mi amareggia di più. Non ci può essere alcun dialogo ormai. Essere no vax, alla luce di quanto sappiamo dei vaccini, è una scelta irrazionale. Impossibile convincere con le armi della ragione chi fa scelte irrazionali. Anche il tifo calcistico è irrazionale. Io sono tifoso della Lazio: secondo lei qualcuno, ragionando con me, potrebbe portarmi a tifare per una squadra che vince di più, tipo la Juventus?».

BURIONI LAZIOROBERTO BURIONI IN Vaccini. 9 lezioni di scienza di Elisabetta SgarbiROBERTO BURIONI BABBO NATALE BY VUKICI VIROLOGIle iene e roberto burioni 6fabio fazio roberto burioniROBERTO BURIONII VIROLOGI CON I LORO PUNTEGGI H-INDEX

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…

emmanuel macron

DAGOREPORT – MACRON, DOMANI CHE DECIDERAI: SCIOGLI IL PARLAMENTO O RASSEGNI LE DIMISSIONI DALL'ELISEO? - A DUE ANNI DALLA SCADENZA DEL SUO MANDATO PRESIDENZIALE, IL GALLETTO  È SOLO DI FRONTE A UN BIVIO: SE SCIOGLIE IL PARLAMENTO, RISCHIA DI RITROVARSI LA STESSA INGOVERNABILE MAGGIORANZA ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE – PER FORMARE IL GOVERNO, LECORNU SI È SPACCATO LE CORNA ANDANDO DIETRO AI GOLLISTI, E ORA FARÀ UN ULTIMO, DISPERATO, TENTATIVO A SINISTRA CON I SOCIALISTI DI OLIVIER FAURE (MA MACRON DOVRA' METTERE IN SOFFITTA LA RISANATRICE RIFORMA DELLE PENSIONI, DETESTATA DAL 60% DEI FRANCESI) – L’ALTERNATIVA E' SECCA: DIMETTERSI. COSÌ MACRON DISINNESCHEREBBE MARINE LE PEN, INELEGGIBILE DOPO LA CONDANNA - MA È UN SACRIFICIO ARDUO: SE DA TECNOCRATE EGOLATRICO, CHE SI SENTIVA NAPOLEONE E ORA È DI FRONTE A UNA WATERLOO, SAREBBE PORTATO A DIMETTERSI, TALE SCELTA SAREBBE UNA CATASTROFE PER L'EUROPA DISUNITA ALLE PRESE CON LA GUERRA RUSSO-UCRAINA E UN TRUMP CHE SE NE FOTTE DEL VECCHIO CONTINENTE (LA FRANCIA E' L'UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E UN POSTO NEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU), COL PERICOLO CONCRETO DI RITROVARSI ALL'ELISEO BARDELLA, IL GALLETTO COCCODE' DI LE PEN, CHE NEL 2014 AMMISE A "LE MONDE" DI AVER RICEVUTO UN FINANZIAMENTO DI 9 MILIONI DA UNA BANCA RUSSA CONTROLLATA DA PUTIN...