libri adelphighetti

IL LIBRO SI GIUDICA DALLA COPERTINA - C’È UNA CASA EDITRICE IMMAGINARIA CHE PUBBLICA I VOLUMI POP CON IL RAFFINATO VESTITO GRAFICO DEL CATALOGO ADELPHI – SI CHIAMA “ADELPHIGHETTI” E (PURTROPPO) ESISTE SOLO SU INSTAGRAM - I TITOLI DISPONIBILI? “È UNA VITA CHE TI ASPETTO” DI FABIO VOLO, “BENVENUTI NELLA MIA CUCINA” DI BENEDETTA PARODI, POI “CINQUANTA SFUMATURE DI GRIGIO” E...

Beppe Cottafavi per www.editorialedomani.it

 

i libri della finta casa editrice adelphighetti 2

C’è una casa editrice immaginaria che pubblica i libri che hai sempre voluto leggere, ma che ti vergogni ad acquistare. Aggiungili senza timore nella tua libreria personale culturalmente elevata. Si chiama Adelphighetti ed esiste solo su Instagram.

 

IL NUMERO UNO

Il più importante scrittore italiano, venerato maestro, me l’ha segnalata annunciandomi oggi che Adelphi ha ripubblicato Federico Moccia. Nel gioco situazionista non ho capito se ci fosse cascato davvero o giocasse a farci cascare me. Mi ha scritto in serata su WhatsApp: «C’ero cascato. Sono il solito stronzo. Ma sarebbe bello».

 

i libri della finta casa editrice adelphighetti 9

In catalogo, il numero 1, il primo autore è ovviamente Fabio Volo con È una vita che ti aspetto. Il secondo romanzo dell’autore più amato dagli italiani. Questo libro parla di Francesco che non era felice e invece poi sì. Finito.

 

i libri della finta casa editrice adelphighetti 4

Sinossi: Francesco è un normale trentenne di oggi. Ha un lavoro stressante, anche se remunerativo, che fa per comprarsi cose che gli plachino lo stress, dovuto peraltro a un lavoro stressante.

 

i libri della finta casa editrice adelphighetti 8

Ha storie di sesso, con tipe una diversa dall’altra. Sente il bisogno di star solo ma ha paura di tagliarsi fuori dal branco, adora i genitori ma non è mai riuscito a comunicare col padre, si fa le canne ma vuole smettere di fumare, è ansioso di crescere ma rimpiange la nonna che lo portava alle giostre.

 

i libri della finta casa editrice adelphighetti 5

Ma un giorno si accorge di esistere senza vivere davvero, e decide che così non va. Con una buona dose di coraggio e tanta autoironia affronta la depressione, l’ipocondria, il torpore esistenziale.

 

Come? Chiedetelo a Francesco. E a Ilaria. Perché non vorremmo anticiparvelo, ma in questa storia c’è anche un lieto fine. Fabio Volo esplora con un linguaggio semplice il complesso mondo interiore di tutti e di ognuno.

 

Un milione di italian? ha acquistato È una vita che ti aspetto. Un infarto culturale inferto alle aspettative delle professoresse democratiche.

 

i libri della finta casa editrice adelphighetti 6

CULTURA POP

Il secondo titolo della collana è Benvenuti nella mia cucina di Benedetta Parodi, poi Cinquanta sfumature di grigio di E. L. James, Io uccido di Giorgio Faletti, Il codice da Vinci di Dan Brown, Va’ dove ti porta il cuore di Susanna Tamaro, I love shopping di Sophie Kinsella, Twilight di Stephanie Mayer. E infine Tre metri sopra al cielo di Federico Moccia.

 

Fanno molti milioni di fatturato dell’editoria italiana degli ultimi vent’anni. Ma sono libri difficilmente presentabili nelle librerie degli italiani per bene. E delle professoresse democratiche (copyright Edmondo Berselli).

 

Vederli col perfetto, elegante vestito grafico e cromatico del catalogo Adelphi fa impressione. Diverte. Svela e squaderna il complesso culturale degli italiani per il pop. E la sprezzatura per ciò che piace alla gente. La cultura italiana non rispetta la cultura popolare, né chi se ne occupa. E detesta i numeri, soprattutto se grandi.

 

MORTE E RINASCITA

i libri della finta casa editrice adelphighetti 7

Gli inventori della casa editrice immaginaria e instagrammata sono bravissimi. La simulazione della grafica Adelphi è perfetta, le immagini azzeccate, degne dell’esercizio dell’ekphrasis rovesciata cui si riferiva Roberto Calasso per la scelta delle immagini di quelle copertine iconiche (l’ekphrasis è l’esercizio greco di descrizione di una immagine con le parole).

 

Adelphi è un editore diverso da tutti gli altri, l’unico che abbia l’aura, l’unico il cui marchio sia gerarchicamente superiore a quello dei suoi autori. Qualsiasi libro Adelphi è un libro Adelphi ancora prima che del suo autore.

 

E fa parte del libro infinito che è il catalogo Adelphi. Ci sono una storia e una mitologia. Dal fondatore Luciano Foà, a Roberto Olivetti, Bobi Bazlen fino a Roberto Calasso. Ora tocca a Roberto Colajanni.

 

i libri della finta casa editrice adelphighetti 3

Adelphi è una parola greca (?δελφο?) che significa "fratelli, sodali", ed esprime la comunanza d'intenti tra i soci fondatori. Il logo di Adelphi è un pittogramma cinese, conosciuto come «pittogramma della luna nuova».

 

Noto fin dal 1000 a.C., compare, come in una canzone di Battiato, sui bronzi della dinastia Shang e significa “morte e rinascita”. Le copertine dei libri riprendono una “gabbia” grafica, ideata dall'illustratore inglese di fine Ottocento Aubrey Beardsley.

 

SATIRA EDITORIALE

All’inizio si parlava di libri unici. Adelphi non aveva ancora trovato il suo nome. C’erano solo pochi dati sicuri: l’edizione critica di Nietzsche, che bastava da sola a orientare tutto il resto.

 

E poi una collana di classici, impostata su criteri non poco ambiziosi: fare bene quello che in precedenza era stato fatto meno bene e fare per la prima volta quello che prima era stato ignorato.

 

i libri della finta casa editrice adelphighetti 1

Ecco. Il mondo dei libri è poco spiritoso e molto conformista, l’editoria si prende molto sul serio. Il livello di suscettibilità è molto elevato. «È un paese che tende a prendere sul serio quelli che si prendono sul serio» ci avverte il filologo dantista Claudio Giunta nel suo imprescindibile libro su Tommaso Labranca.

 

Grazie allora alla satira editoriale, un genere raro che sabota l’ipocrisia e il conformismo, di Adelphighetti e al geniale riferimento sia al ghetto editoriale dei libri di consumo, sia ai “fighetti” che esibiscono i dorsi adelphiani nelle loro librerie Kriptonite. Insomma, sarebbe bello.

 

Peraltro ora Adelphi ha un giovane direttore editoriale. Dopo un trentennio di lavoro editoriale, mi permetto un consiglio. Non dovrebbe mancare, titolo squisitamente adelphiano, La storia della filosofia di Luciano De Crescenzo. Vale per un Adelphi. O per l’altra. Non stiamo a cavillare.

Ultimi Dagoreport

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)