CALCIOSCOMMESSE FOR EVER: CONTE RISCHIA ANCORA

Paolo Ziliani per "Il Fatto Quotidiano"

Sarà anche vero che Palazzi ha offerto a Conte tè e pasticcini durante l'interrogatorio di lunedì a Roma (che ha condotto in prima persona): ma pensare che le 3 ore siano servite soprattutto a far raffreddare il Twinings nelle tazze, ci sembra eccessivo. "Non scherziamo: parliamo di calcio!", ha risposto Conte, uscendo dalla Procura, a chi gli chiedeva se temesse un nuovo deferimento.

In realtà, anche se la gara a chi silenzia di più - sui giornali e in tivù - impazza, il rischio che il tecnico venga nuovamente deferito per omessa denuncia è altissimo. E non potrebbe essere altrimenti . Deferito per omessa denuncia per il caso-Siena, Conte venne squalificato per 10 mesi, ridotti poi a 4 dal Tnas (terzo grado) che nel dispositivo di sentenza non potè non rimarcare la seguente, incontrovertibile circostanza: "Come ammesso dalla stessa difesa di Conte, quest'ultimo avrebbe avuto conoscenza dell'illecito accaduto in data 8 marzo 2012.

La confessione di Stellini è datata 29 luglio 2012". Si parla di Albinoleffe-Siena 1-0: Conte sapeva del tarocco molti mesi prima della confessione di Stellini, ma non disse nulla. Non denunciò.

EBBENE. Il giorno 7 agosto 2012, interrogato dalla Procura di Bari, Stellini confessa gli illeciti di Bari-Treviso 0-1 e Salernitana-Bari 3-2 già denunciati a Palazzi da Masiello e Micolucci. Un mese dopo, il 6 settembre, la Procura barese convoca (a Monopoli) Conte e gli chiede chiarimenti sui suoi rapporti con Stellini. Conte si lamenta del ritardo con cui il suo uomo lo ha messo al corrente delle sue malefatte: come quella di Salernitana-Bari. "... Stellini venne e mi disse...".

I pm: "Venne dove?". Conte: "Sì, nello spogliatoio eravamo. Mi disse: "Perché...", cioè io chiesi spiegazioni e dissi: "Ma com'è che te ne stai uscendo?". Disse: "Mister, su Bari-Salernitana c'è qualcosa". Dissi: "Cristian - dissi proprio così -, Cristian, per favore, tu sai quello che sto passando, per favore non dirmi un cazzo, esci. Esci. Lascia stare. Lascia stare e non discutiamo, non voglio sapere niente". E io da lui non ho saputo niente, capisci?".

I pm: "Nello spogliatoio di Torino quando? Quando intende?". Conte: "Quando è uscita la notizia. Quando è uscita sul giornale. Non so quando è uscita". I pm: "Prima o dopo che lui è stato convocato qui?". Conte: "Guardi, appena uscita la notizia, le dico la verità, appena uscita la notizia. Poi lui, da lì a poco, comunque ha preso e si è dimesso".

ORA. A parte il fatto che non si capisce quando Stellini possa essere entrato nello spogliatoio nei giorni che intercorrono tra uscita della notizia sui giornali (1 agosto) e suo interrogatorio (7 agosto), visto che l'1 patteggia a Roma 2 anni di squalifica e il 3 patteggia altri 6 mesi: mentre la Juve l'1 è a Ginevra per l'amichevole col Benfica, il 4 è a Salerno per l'amichevole col Malaga e il 5 vola a Tokyo per la Supercoppa; a parte questo, e a parte le deposizioni di Gillet, Kutuzov, Lanzafame e Bonomi che parlano di un allenatore del tutto consapevole dei tarocchi in atto, non si capisce perché Conte, già inguaiato una volta da Stellini, non corra subito a denunciare il colloquio col suo braccio destro ("Mister, su Bari-Salernitana c'è qualcosa..."): comportamento doppiamente incomprensibile considerando che Stellini il 6 agosto si dimette e lascia la Juve. Siamo, come si vede, in piena omessa denuncia. Solo che adesso Conte è recidivo e non potrà più, se condannato, ricevere sconti. Per lui si profila il rischio di un anno di squalifica.

 

antonio conteantonio conte foto mezzelani gmt LA RABBIA DI ANTONIO CONTE DOPO JUVENTUS GENOA CRISTIAN STELLINI AL BARIgilletkutuzov procuratore palazzi foto gmt

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