simone cicalone

“AI TEMPI DE PASOLINI IN PERIFERIA S’ASPIRAVA A QUALCOSA, ORA NON PIÙ” – CAMPIONE DI KICKBOXING, MANAGER E ORA YOUTUBER ANTI-BORSEGGIATORI. LA RESISTIBILE ASCESA DI SIMONE “CICALONE” CHE CON I VIDEO DEGLI INSEGUIMENTI SUI SOCIAL OGGI ARRIVA A FATTURARE OLTRE 20 MILA EURO AL MESE - LA CAPITALE, AI BORDI DI PERIFERIA, HA TROVATO IL SUO CANTORE CHE UTILIZZA I "RAY-BAN META", QUELLI RESI CELEBRI DALLE PASSEGGIATE DI MARIA ROSARIA BOCCIA IN PARLAMENTO E SI BECCA PURE QUALCHE SGANASSONE DALLE GANG DEI MANOLESTA DELLA METROPOLITANA (MA LUI POTRA’ SEMPRE DIRE: CE L’HO PURE PRESE MA QUANTE GLIENE HO DETTE…) – VIDEO

 

Giuseppe Di Piazza per il “Corriere della Sera” - Estratti

 

simone cicalone

Cicalone, quando lo menano, e capita abbastanza spesso, non offre l’altra guancia ma l’altra videocamera. Ogni pestaggio è infatti un bel colpo, non per lui e neanche per la sua videomaker al seguito, la fedele Evelina Zullino, che — poveretti — devono essere curati nei pronto soccorso. Ma lo è sicuramente per il suo business, che di pestaggio in pestaggio e di follower in follower, gli porta (per approssimazione) circa 20mila euro di fatturato al mese.

 

Niente male per uno youtuber romano cinquantenne, ex istruttore di pugilato, già campione di kickboxing, con un passato da manager in attività di un certo charme: i negozi Mondadori, la catena (defunta) di Blockbuster e il settore commerciale di Apple. 

 

Simone Cicalone, che al secolo di cognome fa Ruzzi, una decina di anni fa decide di mollare tutto, negozi, computer e dintorni, per dedicarsi alla sua vera vocazione: insegnare alla gente a fare a cazzotti. Così fonda un canale video che chiama, per essere chiaro, «Scuola di botte». Ed è subito un successo che Ruzzi, nel frattempo divenuto Cicalone (un omaggio a Carlo Delle Piane e al Sordi di Un americano a Roma?), trasforma presto in altro. 

simone cicalone

 

I giri nelle periferie Si nomina difatti narratore delle periferie disgraziate, va in giro con la fedele Evelina e intercetta storie nere, confessioni di pregiudicati («Ma te in passato hai sbagliato?». L’altro, contrito, gli risponde: «Eh sì, qualche precedente ce l’ho»). Applausi della borgata, follower in crescita costante. 

 

La Capitale, ai bordi di periferia, ha trovato il suo cantore che con accento greve arriva a filosofeggiare: «Ai tempi de Pasolini qua s’aspirava a quarcosa, ora non più». La sua troupe nel frattempo si allarga, comprendendo un omone di un metro e novanta che si chiama Mattia Faraoni, campione di kickboxing in esercizio, uno che solo a guardarlo persino Charles Manson si sarebbe ravveduto. È il fratello di botte di Cicalone, una sorta di deterrente bipede. Malgrado lui, il nostro — ormai sovente — le prende. E non certo dai ragazzi delle borgate che hanno «sbagliato»: le prende dalle gang di borseggiatori che infestano la metro di Roma. 

 

simone cicalone

(...) Il set delle sue avventure video è stato all’inizio la stazione Termini per poi passare, in modo più dinamico, come richiesto dagli standard della serialità americana, ai sovraffollati vagoni delle linee A e B della metro. Tutto in movimento, tutto veloce. Anche i ceffoni. Il neo giustiziere sale su un vagone, nota due borseggiatori in agguato, li fa riprendere alla sua Evelina, poi s’avvicina, li marca stretti e li blocca. Il tutto senza violenza, ma solo con la forza d’intimidazione del video. Spesso però non basta. 

 

Uno dei borseggiatori si ribella, e lì il servizio fa il suo salto di qualità. 

 

Nel giugno dell’anno scorso, alla stazione di piazza di Spagna, Cicalone ed Evelina sono stati circondati da un gruppo di borseggiatori e borseggiatrici: un massacro. Lui s’è pure difeso bloccandone uno per il collo, ma gli altri intanto colpivano spietati, sia lui che la fedele Evelina. La scena avvenne sotto gli occhi esterrefatti di una deputata cinquestelle, Marianna Ricciardi, che confermò la feroce dinamica «da far west». Da quel giorno, ulteriore crescita dei follower, giunti ora a 800mila sul canale YouTube, 375mila su Instagram e circa 800mila su Facebook. 

aggressione allo youtuber cicalone

 

Il guadagno dai social Secondo le stime correnti, questa mole di seguaci può dare al Cicalone un gettito mensile forse superiore agli stimati 20mila euro. Non si riescono infatti a valutare i fatturati da inserzioni. In molti servizi recenti, il nostro utilizza i Ray-Ban Meta, quelli resi celebri dalle passeggiate di Maria Rosaria Boccia in Parlamento. Tu filmi e gli altri pensano che siano soltanto occhiali da vista. Alla stazione di Napoli, dove qualche giorno fa è stato aggredito, non li indossava. Altrimenti il video l’avremmo già visto sui suoi canali. 

 

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