venezia firenze

LA CAPORETTO DEL TURISMO: L’ITALIA E’ UN PAESE ANCORA QUASI ISOLATO DAL MONDO - CITTA D'ARTE DESERTE, PERSO UN TURISTA STRANIERO SU DUE - A VENEZIA HOTEL OCCUPATI SOLO A METÀ, FIRENZE PERDERA’ 900 MILA PERNOTTAMENTI, I VOLI DALL'ESTERO CROLLATI DEL 91% - NEL 2020 I VISITATORI NON ITALIANI SCENDERANNO DEL 55%, CON UN "BUCO" DI 23 MILIARDI - LA PREVISIONE DI FEDERALBERGHI...

Da la Repubblica

 

firenze vista da san miniato al monte 1

«Come va? Le dico solo una cosa: sono le 12.30 e da stamattina non ho fatto nemmeno un servizio ». Giovanni Giudice, uno degli storici gondolieri di Venezia, è al lavoro da quattro ore al molo di fronte all'Hotel Danieli a riva degli Schiavoni («una delle posizioni migliori della città»). Ma di clienti nemmeno l'ombra. Il motivo? «Uno solo: gli stranieri sono spariti! », dice sconsolato al telefono.

 

Non solo sul Canal Grande. L'Italia, turisticamente parlando, è ancora un paese quasi isolato dal mondo. Il Covid, stima l'Enit, farà crollare del 55% gli arrivi di visitatori esteri nel 2020, aprendo un buco di 23 miliardi nelle entrate tricolori. E la città lagunare, dove l'88% degli ospiti arriva da oltrefrontiera, è tra le destinazioni che paga il conto più salato, anche ora che il lockdown è finito.

TURISTI A VENEZIA

 

«L'anno scorso a fine giugno qui lavoravamo in 25 e facevamo sette viaggi al giorno a testa» ricorda Giudice. Ora i gondolieri al molo sono solo sei e «capita che in tutto si facciano solo tre giri in barca». Un caso isolato? Tutt' altro.

 

I 64 milioni di stranieri venuti in vacanza nel Belpaese nel 2019 sono un lontano ricordo. Nelle ultime settimane è arrivata qualche timida prenotazione dai paesi europei più vicini - Germania e Austria in primis - concentrata soprattutto sulle spiagge del nord-est. Ma per il resto il piatto piange. «Di richiesta dalla Cina e dagli Usa non c'è nemmeno l'ombra e molti hotel di lusso, specie nelle città d'arte e d'affari, hanno deciso di non riaprire perché non conviene», assicura Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi. I biglietti aerei acquistati per venire in Italia fino al 19 luglio sono in calo del 91,4%, calcola l'Enit.

venezia in quarantena 8

 

«Pompei è ripartita, ma io come tutti i miei colleghi sono ferma da febbraio - racconta da Napoli Eliana Ciampi, guida turistica in Campania - . In questa stagione di solito eravamo impegnati su campo sette giorni su sette. Ma gli americani non arrivano, le crociere non attraccano più al porto e di lavoro non ce n'è». Vale al sud come al nord: i negozi di Via Montenapoleone a Milano - dove nell'era pre-Covid transitavano 20 mila turisti stranieri al giorno (spendendo in media 1.800 euro a scontrino) - oggi sono quasi deserti.

 

Le cifre di questa Caporetto annunciata fanno impressione: Federalberghi prevede un calo dell'81% delle presenze straniere in hotel per il 2020. E il conto lo paga tutto il Paese. Il turismo, indotto compreso, rappresenta il 13% del Pil tricolore. Il 50,6% degli arrivi nella Penisola è rappresentato da ospiti internazionali.

 

venezia alberghi 1

E la loro scomparsa dopo l'inizio della pandemia ha già aperto un buco nelle entrate di 9,4 miliardi tra marzo e maggio, cifra destinata a più che raddoppiare entro fine anno. «Qualche segnale positivo c'è - dice Giorgio Palmucci, presidente Enit - come le 200 mila prenotazioni dall'estero e i 300 milioni di persone che sul web esprimono la voglia di un viaggio in Italia». Sarà. Intanto però Firenze ha già calcolato che quest' estate perderà 900 mila pernottamenti stranieri.

 

turisti stranieri 2

«Mancano del tutto gli americani, il nostro primo mercato - dice l'assessore al turismo Cecilia Del Re . E le incoraggianti prenotazioni che arrivano ora sono solo dall'Italia e dalla Germania ». Anche Venezia - dove una volta si mettevano tornelli per arginare l'assalto dei turisti - è ancora semivuota: «Oggi è aperto il 70% degli alberghi con tasso d'occupazione sotto il 50% - ammette l'assessore al turismo Paola Mar -. Stiamo lavorando a una serie di eventi per l'autunno».

 

BERNABO' BOCCA FEDERALBERGHI

Sperando che l'appello dell'ambasciatore Usa Lewis Eisenberg alla Vogata della rinascita di domenica - «Americani, tornate a Venezia» - abbia qualche effetto. «In questo momento l'unica cosa che sta ripartendo è il turismo italiano - spiega Bocca - ma solo su destinazioni come Liguria ed Emilia Romagna». La speranza è - con un buon piano di comunicazione - «di recuperare un po' di arrivi da Germania, Francia e Gran Bretagna", aggiunge. Il turismo autarchico non basterà però di sicuro a salvare la stagione. «Se va bene gli hotel italiani chiuderanno con un -50%, se va male con - 75%», conclude il numero uno degli alberghi italiani. E per la ripresa e il ritorno degli stranieri bisognerà aspettare - pandemia permettendo - il 2021.

firenze vista da piazzale michelangelo 2

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…