atac referendum

“CI STANNO IMPEDENDO DI VOTARE” - REFERENDUM ATAC, CAOS AI SEGGI - AFFLUENZA FLOP: ALLE 16 SFIORA IL 9%, QUORUM LONTANO. L’ALLARME LANCIATO DAI RADICALI: MOLTI CITTADINI RIMANDATI INDIETRO PERCHÉ PRIVI DELLA TESSERA ELETTORALE MENTRE IL REGOLAMENTO AFFERMA CHE…

Da www.ilmessaggero.it

 

È lontano il quorum del 33,3 % necessario, secondo il Campidoglio, per validare il referendum consultivo per la messa a gara dei trasporti pubblici di Roma. La soglia da raggiungere è il 33,3% degli aventi diritto al voto, ma alle 16 il risultato sfiora appena il 9%.

atac referendum

 

Seppur da risultati ancora parziali (le urne sono aperte fino alle 20 e i dati definitivi si attendono dopo le 21), risulta significativa anche la distribuzione del voto: concentrato maggiormente al centro e ai Parioli, meno in zone periferiche come Tor Bella Monaca.

 

 

 

E i Radicali che hanno promosso il referendum lanciano già l'allarme: «Ci arrivano dai seggi numerose segnalazioni di fatti gravissimi che stanno impedendo a molti cittadini di esercitare regolarmente il loro diritto di voto», spiegano Riccardo Magi, Alessandro Capriccioli e Francesco Mingiardi, promotori della consultazione, e Simone Sapienza, segretario di Radicali Roma.

 

 

«In particolare, molti presidenti impediscono di votare a chi è sprovvisto di tessera elettorale, mentre il regolamento afferma con inequivocabile chiarezza che per accedere alle urne è sufficiente il documento di identità. Alcuni seggi, inoltre, non risultano accessibili ai disabili, altri sono stati spostati, in pressoché tutti manca un presidio delle forze dell'ordine. Documenteremo tutte le violazioni di cui avremo notizia, per utilizzarle già da domani in ogni sede opportuna», promettono.

atac

 

E Magi esorta: «Ribelliamoci con la partecipazione!». Sul fronte del Campidoglio 5 Stelle (che sostiene il no al referendum) la sindaca Virginia Raggi è andata a votare nel pomeriggio, in mattinata si è recato alle urne anche il presidente della commissione Trasporti, il pentastellato Enrico Stefano che ha esortato su Fb: «Al di là di come la si pensi è importante esprimere la propria opinione nei momenti di confronto democratico». Al voto anche Zingaretti, che non ha mai espresso però il suo orientamento, e Paolo Gentiloni.

 

atac

L'appuntamento di oggi ha diviso l'opinione pubblica cittadina: Pd, FI, industriali di Unindustria ad esempio si sono schierati per la liberalizzazione; M5S, Lega, LeU-SI e sindacati per il no. Il nodo che certamente verrà al pettine è proprio quello della soglia minima di votanti affinché la consultazione, che investe direttamente il futuro dell'Atac (la municipalizzata che ora gestisce in house i trasporti pubblici della Capitale), si valida. Il Campidoglio ha ufficializzato la necessità di raggiungere il quorum del 33,3%; secondo i promotori questo non sarebbe necessario vista la recente modifica dello statuto che lo ha abolito dalle consultazione referendarie cittadine. Il dissidio, sulla base dei tempi di approvazione della modifica statutaria, potrebbe arrivare davanti al Tar.

atac

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...