coronavirus covid pandemia italia mondo vaccino

COME FERMIAMO LA QUARTA ONDATA? - CON L’ARRIVO DEL FREDDO, E VISTO L’AUMENTO DEI CONTAGI, È ORMAI CHIARO CHE LO STATO DI EMERGENZA DOVRÀ ESSERE PROROGATO DI ALTRI TRE MESI - PER CONTRASTARE LA “PANDEMIA DEI NON VACCINATI” L’OBBLIGO DI GREEN PASS SARÀ RINNOVATO ALMENO FINO ALL’ESTATE. AVANTI TUTTA CON LE TERZE DOSI: RIAPRONO GLI HUB CHE ERANO STATI CHIUSI…

Monica Guerzoni per www.corriere.it

 

LA TERZA DOSE DEL VACCINO ANTI-COVID

Green pass valido 12 mesi in vigore fino all’estate, riapertura di tutti gli hub regionali per la terza dose e completamento dei cicli, chiusure in base al cambio di fascia delle regioni: mentre il numero dei contagi continua a salire il governo mette a punto la strategia per evitare misure restrittive confortati dal fatto che quasi 2 milioni di cittadini hanno già ricevuto la terza dose.

 

Il sistema ospedaliero regge, anche se in alcune città si stanno aumentando i posti disponibili in area medica e terapia intensiva in modo da rimanere sotto la soglia critica. Ma con l’arrivo del freddo e delle festività di dicembre bisogna avere pronto il piano per fronteggiare la “quarta ondata” ormai partita in tutta Europa.

 

il generale Francesco Figliuolo e roberto speranza

Ecco perché sembra ormai scontato che lo stato di emergenza venga prorogato fino al 31 marzo. Stessa sorte toccherà all’intera impalcatura messa su dal governo per fronteggiare il Covid, dal Cts alla struttura guidata dal generale Francesco Paolo Figliuolo.

 

E di certo resterà l’obbligo di mantenere la mascherina al chiuso. «Non si tocca», ha avvertito il ministro della Salute Roberto Speranza che continua a chiedere il rispetto del distanziamento pur sapendo che non è più obbligatorio al cinema, al teatro o nelle sale da concerto.

 

Stato di emergenza

green pass e viaggi 7

L’ultima proroga scade il 31 dicembre. La cabina di regia politica non deciderà prima di metà dicembre, ma è ormai chiaro che lo stato di emergenza dovrà continuare. È possibile che già prima di Natale si decida di varare un provvedimento, o comunque di inserire un emendamento in uno dei testi in discussione in Parlamento.

 

Green pass

L’obbligo di green pass per i lavoratori e per entrare in tutti i luoghi pubblici dovrebbe essere rinnovato almeno fino all’estate. Nelle ultime settimane si è discusso della possibilità di far durare il green pass soltanto sei mesi, ma il governo — come ribadito dal ministro Speranza — non sembra intenzionato a cambiare.

VACCINAZIONE CORONAVIRUS

 

Confortato anche dal parere degli scienziati. Su questo punto il Cts si era espresso il 27 agosto scorso, quando si era deciso di ampliare il periodo di validità da nove mesi a un anno per chi si è sottoposto alla seconda dose: «Sebbene alcuni studi scientifici mostrino, nel tempo, un calo del titolo anticorpale nei soggetti vaccinati e una riduzione dell’immunità sterilizzante offerta dai vaccini, le evidenze a oggi disponibili indicano che i soggetti compiutamente vaccinati mantengono, rispetto ai soggetti non vaccinati, elevata protezione rispetto al rischio di essere contagiati e, ancor più marcatamente, rispetto al rischio di sviluppare patologia grave (con un’efficacia, secondo i più recenti dati dell’Istituto Superiore di Sanità, quantificabile nell’ordine del 97%) grazie alla generazione e persistenza nel tempo di linfociti B e T di memoria che, in caso di contatto a Sars-CoV-2, sono in grado di attivare una risposta immunologica adattiva protettiva rispetto allo sviluppo e progressione di forme gravi di patologia Covid-19».

hub vaccino sicilia

 

Hub vaccinali

È stato il commissario Figliuolo a sottolineare «visto quanto sta avvenendo in altri Paesi europei con la “pandemia dei non vaccinati”», la necessità di «incrementare il ritmo di somministrazione delle terze dosi, nonché di proseguire con il completamento dei cicli vaccinali primari».

 

NO GREEN PASS

Ai governatori è già stato chiesto di riaprire gli hub che erano stati chiusi e a coinvolgere i medici di base. Una sollecitazione già recepita dal presidente della conferenza delle Regioni e del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che certamente riunirà i colleghi appena arriverà il via libera alla terza dose per chi ha meno di 60 anni.

 

Figliuolo ha chiesto di «garantire la possibilità aggiuntiva di accedere alla vaccinazione direttamente presso gli hub vaccinali senza prenotazione», mentre medici e pediatri dovranno «ricorrere in modo sistematico alla “chiamata attiva”, procedendo alla prenotazione dei soggetti interessati alla dose “booster”» occupandosi anche degli under 12 quando l’Ema dirà che si può fare.

 

ROBERTO SPERANZA MARIO DRAGHI

Zone a colori

Speranza ha ribadito al Corriere la validità del sistema dei colori che consente di mantenere aperte le attività imponendo misure drastiche solo in quelle aree dove la situazione peggiora, anche potendo ricorrere alle “zone rosse” in caso di eventuali cluster. Al momento l’Italia rimane bianca ma non è escluso che nel giro di qualche settimana alcune Regioni — Friuli-Venezia Giulia in testa e poi Marche, Calabria e provincia di Bolzano — possano cambiare colore e diventare gialle.

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....