salvini capuano putin

“DOMANI” SVELA L’ORIGINE DEI “DOCUMENTI DI INTELLIGENCE” SULLE CONVERSAZIONI TRA CAPUANO E I DIPLOMATICI RUSSI: SONO INTERCETTAZIONI SUL TELEFONO DI CAPUANO DA PARTE DEI NOSTRI SERVIZI (AISI), EFFETTUATE DOPO LA SECONDA VISITA DEL CONSULENTE DI SALVINI ALL’AMBASCIATA RUSSA (GLI 007 DI MARIO PARENTE VOLEVANO CAPIRE SE DIETRO IL SUO ATTIVISMO CI FOSSERO RISCHI PER LA SICUREZZA NAZIONALE) - LE CONVERSAZIONE CAPTATE SONO FINITE AI GIORNALI GRAZIE A UNA FONTE INTERNA AI SERVIZI: PERCHÉ E’ STATO FATTO USCIRE MATERIALE SEGRETO COSÌ DIROMPENTE? - QUANTE INTERCETTAZIONI HANNO IN MANO I SERVIZI O ALTRI APPARATI STRANIERI? ANCHE SALVINI POTREBBE ESSERE STATO INTERCETTATO...

CAPUANO SALVINI

Emiliano Fittipaldi e Giovanni Tizian per https://www.editorialedomani.it

 

I rapporti tra Matteo Salvini e uomini dell'ambasciata russa in Italia continuano ad agitare la politica. A giugno la notizia degli incontri segreti del leghista e del suo consigliere diplomatico Antonio Capuano con l'ambasciatore Sergey Razov (raccontate da Domani) e quella sull'acquisto dei biglietti aerei per l'asserito “viaggio di pace” a Mosca del Capitano (un esclusiva della Verità) avevano creato imbarazzo al partito e polemiche.

 

MATTEO SALVINI - SERGEY RAZOV - GIANLUCA SAVOINI

Ieri un nuovo retroscena della Stampa ha aggiunto dettagli interessanti alla liaison tra il Carroccio e gli emissari di Vladimir Putin. Che riguardano alcuni colloqui avvenuti lo scorso fine maggio tra Capuano e Oleg Kostyukov, il capo dell'ufficio politico dell'ambasciata già finito sulle cronache per aver anticipato i soldi dei voli, poi restituiti dalla Lega.

 

Secondo il quotidiano torinese – che cita e virgoletta le parole di un presunto documento informale dell'intelligence - durante uno di questi colloqui il funzionario russo domanderebbe a Capuano se i ministri della Lega sarebbero «intenzionati a rassegnare le dimissioni dal governo Draghi». Un quesito che farebbe «trasparire il possibile interesse russo a destabilizzare gli equilibri del governo italiano con questa operazione».

ANTONIO CAPUANO

 

NOTIZIE E SMENTITE

Draghi, atlantista e convinto assertore dall'aiuto militare all'Ucraina sempre contrastato dalla Lega (e dai Cinque Stelle), è caduto poco più di un mese dopo il colloquio riportato dal giornale. Per tutta la giornata il centrosinistra ha chiesto a Salvini di spiegare se la scelta di non dare la fiducia a Draghi sia stata o meno condizionata dalle pressioni dei russi. Salvini e i suoi uomini hanno reagito parlando di una «panzana».

 

Salvini ha pure anticipato una smentita istituzionale all'articolo, arrivata in effetti da Franco Gabrielli pochi minuti dopo. Il sottosegretario con delega ai servizi segreti ha detto che «l'attribuzione all'intelligence nazionale di asserite interlocuzioni tra Capuano e rappresentanti dell'ambasciata russa per far cadere il governo Draghi sono prive di ogni fondamento». La Stampa ha confermato lo scoop e l'esistenza di documenti, seppur definendoli «una sintesi informale dell'intelligence sulla vicenda, comunicata ai competenti livelli istituzionali». Ossia, allo stesso Gabrielli, che però dice che le informazioni non sono attribuibili al comparto che sovrintende.

matteo salvini con l'ambasciatore russo in italia sergey razov

 

Dunque, chi mente? Esistono o meno carte delle nostre agenzie di sicurezza che riportano frasi in cui Kostyukov (figlio del comandante del Gru, i servizi militari russi) in cui si fanno domande o pressioni sul consigliere di Salvini per fare cadere un esecutivo non gradito?

 

Domani ha sentito fonti interne al comparto, funzionari russi e autorevoli esponenti governativi vicino al dossier, e può aggiungere qualche tassello. Testimonianze che evidenziano soprattutto come all'origine dell'episodio ci sia stata un'operazione di spionaggio dei nostri servizi, che hanno effettuato – scopre adesso Domani - intercettazioni preventive sul telefono di Capuano.

 

ELISABETTA BELLONI FRANCO GABRIELLI

Il contenuto di alcune conversazione captate tra il russo e l'avvocato di Frattaminore sono poi finite – forse a causa di qualche fonte interna ai servizi o alla catena di funzionari al Dis e a palazzo Chigi che conoscevano i fatti – prima alla Verità (che aveva già dato l’identica notizia di ieri il 10 giugno) e poi alla Stampa (che ieri l'ha rilanciata con eco assai maggiore).

 

Una fuga di notizie che in queste ore sta preoccupando le nostre agenzie di sicurezza, in primis l'Aisi di Mario Parente e poi il Dis di Elisabetta Belloni: quasi mai intercettazioni preventive effettuate dai servizi a cittadini italiani o stranieri sono arrivate in tempo reale – seppur secondo Gabrielli in maniera imprecisa e non mediata dall'intelligence – sui media.

ANTONIO CAPUANO

 

CAPUANO INTERCETTATO

Partiamo dalla sera primo marzo 2022. L'invasione di Mosca dell'Ucraina è iniziata da pochi giorni, e Salvini e Capuano varcano il portone dell'ambasciata russa a Roma. Forse non sanno che villa Abamelek sul Gianicolo è uno dei palazzi più sorvegliati d'Italia. Non solo dalla polizia per normali questioni di sicurezza, ma anche dal nostro controspionaggio dell'Aisi e dai servizi segreti americani.

 

Capuano è pure segnalato dall'antiriciclaggio, ed è noto da tempo per avere eccellenti rapporti con l'ambasciatori mediorientali. Dopo la sua seconda visita in ambasciata, seguendo la prassi (che prevederebbe una richiesta alla procura generale in caso di captazione) la nostra intelligence decide di intercettare il telefono del legale campano. I nostri 007 vogliono capire chi sono i suoi interlocutori, e se dietro l'attivismo del neo consigliere diplomatico di Salvini ci siano rischi per la sicurezza nazionale.

 

IL GENERALE MARIO PARENTE

A fine maggio il telefono di Capuano diventa caldissimo. Lui e Salvini hanno infatti deciso, d'accordo con Razov, di partire per la Russia e incontrare pezzi grossi del Cremlino, compreso il ministro degli esteri Lavrov. I nostri agenti ascoltano tutto, compreso il pasticcio dell'acquisto dei biglietti: la Lega non riesce a comprarli per via delle sanzioni, così il capo dell’ufficio politico Kostyukov si offre di comprali di tasca sua, anticipando la somma in rubli. Il viaggio, poi, salta quando l'ipotesi di una visita a Mosca di Salvini finisce sui giornali.

 

MATTEO SALVINI E PUTIN

A giugno il caso riesplode prima su Domani, che svela cene e incontri tra Razov e Salvini, e poi sulla Verità che pubblica la vicenda dei biglietti aerei, conosciuta a pochissimi uomini della cerchia del leader leghista. Salvini si domanda chi possa averla spifferata al giornale amico, e comincia a sospettare di qualche talpa all'interno dei nostri apparati di sicurezza. «È in quel momento che abbiamo capito che Capuano probabilmente era stato intercettato», spiegano alcuni fedelissimi del leghista.

 

Il 10 giugno la Verità pubblica un articolo sugli affari di Capuano. Anche stavolta, le informazioni sembrano provenire da fonti che hanno ascoltato direttamente i colloqui. Nelle righe finali, viene riporta esattamente la notizia pubblicata ieri dalla Stampa. Senza citare fonti né documenti di intelligence, La Verità scrive: «Nella serata del 28 maggio...i russi (parlando con Capuano, ndr) da parte loro si sarebbero mostrati interessati a sapere se i ministri della Lega fossero intenzionati a rassegnare le dimissioni del governo». Un testo identico a quello del documento ufficioso citato dal foglio torinese.

Oleg Kostyukov

 

Fonti diplomatiche russe negano a Domani che ci sia mai stata da parte di Mosca alcuna operazione di sabotaggio dell'odiato Draghi, e che in quei giorni «sui giornali italiani era un susseguirsi di dichiarazioni della Lega contro il governo sulla questione del ddl Concorrenza e dei balneari». Insomma, pure se Kostyukov avesse fatto la domanda a Capuano sui ministri, non si trattava per i russi di una pressione sulla Lega per far cadere il governo, ma di una semplice curiosità politica, suppur certamente interessata. Abbiamo provato a chiamare il funzionario per sapere se avesse fatto quella domanda e a qual fine, ma senza successo.

 

CHI È CAUSA DEL SUO MAL

La vecchia notizia dalla Verità torna in prima pagina sulla Stampa, e assume un sapore assai più rilevante: non solo perché intanto il governo è davvero caduto anche per mano della Lega, ma perché viene citato un documento dell'intelligence che conterrebbe virgolettati precisi di quei colloqui.

 

ANTONIO CAPUANO

Nel pezzo non parla mai di intercettazioni da parte del controspionaggio, ma diversi testimoni spiegano a Domani che il contenuto delle telefonate tra Capuano e Kostyukov verrebbe proprio dalle “preventive” ordinate mesi prima dall’Aisi. Ma perché Gabrielli scrive dunque una nota così netta? Perché vuole proteggere l'intelligence tenendola fuori dalla tenzone elettorale. E perché, conoscendo bene il contenuto delle telefonate (come ovvio che sia, essendo autorità delegata), in assenza di trascrizioni e documenti ufficiali delle stesse vuole buttare acqua sul fuoco delle polemiche politiche. Perché nelle interlocuzioni registrate della coppia non ci sarebbero indicazioni di operazioni, come scrive Gabrielli, «per far cadere il governo Draghi».

 

matteo salvini con maglietta no sanzioni alla russia (e dietro savoini)

Qualcuno nell'Aisi dice che non esisterebbe nemmeno una corrispondenza letterale tra le registrazioni dei colloqui e le frasi virgolettate uscite sui giornali, ma il tema è secondario. Le interlocuzioni tra russi, Salvini e Capuano ci sono state eccome, e la nuova vicenda pone senza dubbio ulteriori interrogativi sulla natura dei reali rapporti tra Salvini e la Russia, e sul perché il leghista si sia affidato a uno come Capuano.

 

Quante intercettazioni inedite di Capuano hanno ancora in mano i nostri servizi e/o altri soggetti di apparati stranieri? E chi e perché – anche se a spizzichi e bocconi – ha fatto uscire materiale segreto così dirompente?

 

È quello che si chiede oggi Salvini, che sa bene che lui stesso potrebbe essere stato registrato nel caso avesse chiamato il telefono del consulente.

 

antonio capuano 2

Il problema politico è triplice. Perché il segretario di un partito che si appresta a governare, invece di fare mea culpa per le sue frequentazioni pericolose, denuncia complotti. Ma la verità che da Gianluca Savoini, protagonista dello scandalo Metropol, all'avvocato Capuano è lui e la sua corte la causa primaria delle sue sventure.

savoini salvini

Ultimi Dagoreport

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO