costantino della gherardesca

IL CULO E’ UNA COSA SERIA - COSTANTINO DELLA GHERARDESCA RACCONTA LA SUA EDUCAZIONE SENTIMENTALE: “UNA VOLTA, PIÙ DI VENT’ANNI FA, ROBERTO D’AGOSTINO MI PRESE DA PARTE E MI DISSE: “TU SEI FROCIO, NON TI MISCHIARE CON QUESTI GAY”. È UNA DISTINZIONE CHE A MOLTE PERSONE SFUGGE DEL TUTTO. UN FROCIO PUNTA A DISSIPARE SENZA RIMORSI CAPITALI PROPRI E ALTRUI. UN GAY SOGNA UN BRAVO MARITO E UNA PROLE NUMEROSA. LORO RISPARMIANO PER GARANTIRE UN FUTURO AI PROPRI FIGLI. NOI SPERPERIAMO IN GIOIELLI CONVINTI CHE CI FARANNO RIMORCHIARE I GIOVANI FIGLI DI QUALCUN ALTRO. LORO COLLEZIONANO UTERI DA FECONDARE, NOI..."

Costantino della Gherardesca per “Il Foglio”

 

Una volta, più di vent’anni fa, Roberto D’Agostino mi prese da parte e mi disse: “Tu sei frocio, non ti mischiare con questi gay”. È una distinzione che mi onora, ma che a molte persone – sia omosessuali dell’ultima ora sia etero genuini – sfugge del tutto.

costantino della gherardesca

 

Qualche giorno fa, per esempio, ho dovuto spiegarla al mio manager, Umberto Chiaramonte. Umberto è sempre pronto a darmi una mano, soprattutto quando si tratta di proteggermi da me stesso, quindi mi è sembrato giusto, per una volta, ricambiargli il favore aiutandolo a identificare i pericolosissimi gay. D’altronde, da vent’anni a questa parte, raggirano agenti e casting director di tutto l’occidente celando la propria mancanza di talento dietro al loro orientamento sessuale.

roberto d'agostino

 

Per sfondare le resistenze della sua mente etero, ho dovuto ricorrere a un espediente retorico che un frocio radicale come me teme e rifugge più della monogamia: la metafora calcistica.

 

Per essere certo che Umberto cogliesse l’abisso semantico che separa noi froci da loro gay, ho dovuto usare un termine di paragone a lui familiare: il derby Roma-Lazio, una partita nella quale si scontrano due squadre che, agli occhi di chiunque viva a nord di Terni, sono essenzialmente la stessa cosa, ma che per chi è nato fra Formia e Tarquinia sono diverse quanto una poltrona Chippendale e uno sgabello di Kartell.

 

pechino express 2022 costantino della gherardesca

Mentre un frocio spera di essere trasportato in carrozzina come una Liz Taylor in pieno coma farmacologico, i gay sognano di sposarsi in chiesa per poi portare in passeggino i loro figli biologici battezzati. Un frocio punta a dissipare senza rimorsi capitali propri e altrui.

 

Un gay sogna un bravo marito e una prole numerosa, proprio come una quindicenne mennonita. Loro, i gay, ascoltano i podcast di Nicola Lagioia prodotti da Mario Calabresi. Noi, i froci, leggiamo Richard Hawkins che chiacchiera con Dennis Cooper di twink che si segano su OnlyFans.

dago a piazzapulita 6

 

Loro collezionano uteri da fecondare. Noi collezioniamo vasi (rigorosamente senza fiori: le presenze floreali comunicano al malcapitato ospite che il tuo vaso non può essere rivenduto sul mercato secondario).

 

Loro risparmiano per garantire un futuro ai propri figli. Noi sperperiamo in gioielli convinti che ci faranno rimorchiare i giovani figli di qualcun altro.

Loro vanno in vacanza in un agriturismo a Noto. Noi ci compriamo svariate camice a maniche corte da Prada, così le possiamo mettere alla sauna Babylon di Bangkok. Ma poi passiamo le vacanze a Lugano a farci un qualche interventino.

 

costantino della gherardesca

Loro, quando hanno gente a cena, non sanno dove nascondere i passeggini. Noi, quando alla porta c’è il rider che ci consegna il gelato, non sappiamo dove nascondere i cadaveri delle marchette.

 

Loro vanno in palestra. Noi di queste palestre ne abbiamo sentito parlare. Ce le nomina sempre il concierge quando soggiorniamo al Claridge’s.

 

Se penso che negli anni Settanta il povero Michel Foucault si era illuso che noi froci avremmo convertito gli etero alla libertà sessuale… Chissà che magone gli prenderebbe se vedesse da che generazione di gay siamo stati soppiantati: un esercito di cripto-etero palestrati con i denti bianchi come le piastrelle di un cesso, tutti eccitati all’idea di sposarsi in una chiesetta di montagna.

 

costantino della gherardesca

Un esteta irredento come Cristopher Gibbs si rivolterebbe nella sua tomba nel cimitero di Tangeri se sapesse che, anziché dilapidare ingenti somme di denaro per arredare divinamente un rudere nel cuore della casba, questi gay scriteriati non fanno altro che mettere da parte i soldi necessari per fecondare una povera ragazzotta di Winnipeg che gli sforni un bambino da sfoggiare in testa ai cortei dei loro gay pride, probabilmente sponsorizzati da una multinazionale che fa biberon ma, per fortuna, anche sigarette.

 

Come posso io – brutto, povero e infedele – vivere sereno in un’èra in cui da un onesto omosessuale ci si aspetta che si iscriva a pilates, abbia il sorriso di Bradley Cooper e metta su famiglia? Come posso fiorire e prosperare in una società che da me non si aspetta più commenti tranchant sul look di tizio e caio, ma consigli su come caricare in maniera ottimale la lavastoviglie? 

costantino della gherardesca

  Nel caso non l’abbiate ancora capito, io sono frocio e il mio manager è della Lazio.

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO