AVERE GUAI CON LA GIUSTIZIA? È UN REQUISITO PER FARE POLITICA IN SUDAMERICA – DINA BOLUARTE, PRESIDENTE DEL PERÙ, È STATA DESTITUITA CON L’IMPEACHMENT A CAUSA DI UNA SERIE DI SCANDALI – LA 63ENNE È ACCUSATA DI ARRICCHIMENTO ILLECITO, DOPO CHE È STATA SCOPERTA LA SUA COLLEZIONE DI 14 OROLOGI DI LUSSO (DI CUI NON HA MAI SPIEGATO L’ORIGINE), E DI VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI PER LA DURISSIMA REPRESSIONE, CON DECINE DI MORTI, DURANTE LE MANIFESTAZIONI DOPO LA DESTITUZIONE DELL’EX PRESIDENTE CASTILLO – BOLUARTE SI E' ANCHE SOTTOPOSTA A UN LIFTING A SPESE DEI CONTRIBUENTI - MA IL MANDATO DEL NEO-PRESIDENTE AD INTERIM, JOSÉ JERÍ, POTREBBE AVERE VITA BREVEVISTO CHE ANCHE LUI È INDAGATO PER ARRICCHIMENTO ILLECITO…
Estratto dell’articolo di Sara Gandolfi per il “Corriere della Sera”
È finita la presidenza della (odiatissima) Dina Boluarte in Perù. I deputati l’hanno rimossa dall’incarico «per incapacità morale permanente» e hanno insediato al suo posto il presidente del Congresso, José Jerí, un avvocato di 38 anni. È il settimo presidente in meno di nove anni, molti dei quali finiti sotto inchiesta. […]
Boluarte, 63 anni, era una delle leader meno popolari del mondo, sommersa fin dall’inizio del suo mandato da diverse accuse di corruzione oltre che di violazione dei diritti umani per la durissima repressione, con decine di morti, ordinata durante le manifestazioni di fine 2022 e inizio 2023, quando prese il potere dopo la destituzione dell’ex presidente Castillo. […]
È sopravvissuta a numerosi scandali, tra cui l’uso di orologi di lusso di cui non ha mai spiegato l’origine e una rinoplastica a spese dei contribuenti, e ha superato ben otto richieste di impeachment , grazie al sostegno di un’eterogenea coalizione composta dal partito di destra Fuerza Popular di Keiko Fujimori, figlia dell’ex presidente Alberto, dal partito Alianza para el Progreso e dal partito Renovación Popular.
A settembre, però, il suo indice di impopolarità ha superato il 90 per cento, soprattutto a causa della criminalità dilagante. […] Boluarte è salita al potere nel dicembre 2022, dopo il tentato golpe del «presidente-contadino» Pedro Castillo, un sindacalista di sinistra di cui era vicepresidente e che ora si trova agli arresti in attesa di processo.
Il neo-presidente ad interim, José Jerí, ieri ha promesso la «riconciliazione» e ha garantito «la neutralità» in vista delle elezioni del prossimo aprile. Anche lui, però, rischia di non arrivare alla fine del suo breve mandato presidenziale perché indagato dalla Procura per arricchimento illecito.
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JOSE JERI
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