rave modena

È INIZIATA L'OPERAZIONE DI SGOMBERO DEL CAPANNONE IN DISUSO USATO PER IL RAVE PARTY DI MODENA: I PARTECIPANTI STANNO LASCIANDO L'EDIFICIO - LE FORZE DELL'ORDINE IN TENUTA ANTISOMMOSSA SI SONO AVVICINATE ALL'EDIFICIO SENZA ENTRARE MENTRE UN FUNZIONARIO HA DETTO AL MEGAFONO: "NON SIAMO QUI PER VOI E NON ENTREREMO, L'EDIFICIO È SOTTO SEQUESTRO PERCHÉ PERICOLANTE, DOVETE ANDARVENE" - SONO CIRCA 600 LE PERSONE PER ORA IDENTIFICATE

 

RAVE PARTY MODENA

RAVE PARTY, OCCUPANTI COMINCIANO AD ANDARSENE

 (ANSA) - BOLOGNA, 31 OTT - Al rave party di Modena è iniziata l'operazione di sgombero del capannone in disuso di via Marino e i partecipanti stanno lasciando l'edificio. Molti si sono già riversati in autostrada con i loro mezzi. Intorno alle 10,30 le forze dell'ordine in tenuta antisommossa si sono avvicinate all'edificio senza entrare all'interno mentre un funzionario ha detto al megafono: "Non siamo qui per voi e non entreremo, l'edificio è sotto sequestro perché pericolante, dovete andarvene". Dopo un primo momento di tensioni, ma senza scontri, i partecipanti al party hanno iniziato a lasciare l'edificio. Dentro stanno smontando le casse.

RAVE PARTY MODENA

 

RAVE PARTY: AL VIA OPERAZIONI PER SEQUESTRO URGENTE STABILE

 (ANSA) - BOLOGNA, 31 OTT - Iniziati i servizi per la messa in sicurezza dell'area di Modena Nord interessata dal rave, che ha visto l'afflusso di giovani da diverse regioni e dall'estero. Secondo quanto si apprende dalla Questura di Modena le attività in corso daranno esecuzione al sequestro preventivo dell'immobile adottato di iniziativa e in via di urgenza, per motivi di sicurezza strutturale legati allo stato dei luoghi, dichiarati dal proprietario della struttura e certificati in ultimo da sopraluogo tecnico.

 

RAVE PARTY: PER ORA IDENTIFICATE CIRCA 600 PERSONE

RAVE PARTY MODENA

 (ANSA) - BOLOGNA, 31 OTT - Sono circa 600 le persone per ora identificate dalle forze dell'ordine per il rave party di Modena. Il dispositivo per eseguire il sequestro, approntato all'esito del Comitato Provinciale Ordine e sicurezza pubblica svolto ieri in Prefettura e del successivo Tavolo tecnico svolto in Questura alla presenza di tutti gli Uffici, Comandi ed enti interessati, vede il dispiegamento di forza pubblica, enti del soccorso sanitario e tecnico. Proseguono sul perimetro e sulle vie di deflusso le attività di identificazione dei raver e di controllo dei relativi mezzi, con il concorso di pattuglie territoriali dislocate a medio raggio, di più unità cinofile antidroga e della Polizia stradale.

 

TECHNO, DROGHE SINTETICHE E PIZZETTE "NOI QUESTO RAVE LO VOGLIAMO FINIRE"

RAVE PARTY MODENA

Filippo Fiorini per “la Stampa”

 

Fin dagli albori, la cultura dei teknoraver lo ha sempre voluto fare illegale. Se gli permettessero di farlo a norma, non lo vorrebbero. Così, 3.500 ragazzi per lo più ventenni con qualche eccezione, dalle prime ore di ieri stanno ballando in un capannone abbandonato alla periferia nord di Modena. Hanno creato rallentamenti tali sul nodo autostradale lì accanto, da spingere le autorità a chiudere due caselli per alcune ore (complice anche una fiera sullo sci molto frequentata).

 

Una volta arrivati, si sono installati su un campo di girasoli ormai mietuto, ci hanno montato le tende, hanno occultato la targa delle utilitarie con le magliette affinché nessuno potesse denunciarli, hanno aperto i battenti di vecchi camper scassati (tra camper invece nuovi e station-wagon tedesche di grossa cilindrata), e da lì ora vendono pizzette, birre, vin brulé, droghe sintetiche e magliette psichedeliche.

 

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Nonostante la proprietà abbia fatto una querela, il nuovo ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, abbia chiesto lo sgombero, qualcuno si sia sentito male e fuori i reparti di intervento celere facciano la guardia, loro continuano la festa.

 

Un rave di solito funziona così: si sceglie un'area industriale dismessa, possibilmente lontano dalle case (e questa lo è). Ci si dà appuntamento (stavolta la scusa è Halloween e il programma prevede di tirare dritto fino a domani), si fa girare la voce sui canali dell'ambiente, si arriva in massa e si occupa il posto.

 

All'interno del capannone maggiore c'è una pista da ballo enorme: pareti di altoparlanti presso cui i più cotti ballano avvicinando la testa ai subwoofer, luci stroboscopiche, installazioni artistiche create con ricambi meccanici riciclati, graffiti continui sulle pareti, ragazze e ragazzi che ballano, cani che scorrazzano. Fuori, nel villaggio improvvisato, un generatore, un mixer e qualche cassa artigianale bastano ad aprire una festicciola a margine, tra chi ha bisogno di qualche ora di sonno su un sedile reclinato.

rave party modena 2

 

Il dress code per il Witchtek (che va in scena da anni, sempre in un posto diverso), non c'è, ma un look eccentrico non guasta: uomini col velo da sposa, fanciulle truccate da mostri, luci led come aureole e, se ci si sente presi alla sprovvista, il torso nudo è la soluzione. L'ingresso è gratuito e il consumo di droga è libero: «Hashish, ketch, coltelli, pistole, Ak47», grida lo strillone di uno dei camper con davanti la fila di chi vuole comprare un po' di sballi. Naturalmente, i primi due prodotti del listino sono disponibili e richiestissimi, mentre gli ultimi non esistono, vengono annunciati solo per fare marketing.

 

rave party modena 3

Per «ketch» si intende la ketamina, un anestetico da assumere per inalazione. Per chi ha altri gusti sui paradisi artificiali, ci sono stimolanti, oppioidi o psicofarmaci. Sabrina, di Viterbo, siede a gambe incrociate con Chiara. Fanno quarant' anni in due e gli manca il tabacco per chiudere la canna. Fermano uno, gli chiedono una sigaretta, il ragazzo sembra un po' assente e gli domandano: «Tutto bene?». Lui conferma che è a posto e rigira la domanda: «Voi, tutto bene?», perché in fondo è sbagliato credere qui non esista la minima responsabilità: «Stiamo bene se ci prendiamo cura l'uno dell'altro, sennò non ci sta», spiega lei a suo modo. Tra gli stand di gastronomia spiccia e alcool da discount, per esempio, ci sono anche i banchetti per la cosiddetta «riduzione del danno».

 

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Se hai comprato droga, puoi fare un test per vedere quanto è pura e se contiene sostanze tossiche. Si ti manca una siringa o un preservativo, te lo danno gratis. Se ti senti male, ci sono i materassi con le termocoperte che si offrono ai naufraghi.

 

Italia, Francia, Germania, Svizzera, Belgio, Repubblica Ceca e Repubblica di San Marino: si capisce che la provenienza è varia dagli accenti e dalle targhe. Marion, 27 anni, di Nimes (Francia), si inciampa mentre cerca di saltare un fosso. Davanti a lei, ci sono le tre camionette dell'antisommossa e qualche volante che presidia. Sapeva che le forze dell'ordine sarebbero intervenute?

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«C'est n'est pas facile - spiega - è sempre così. Non vogliamo dare fastidio a nessuno, ma di certo non torneremo a casa prima della fine, con tutta la strada che abbiamo fatto».

Operai, carrozzai, commesse, bariste e party raver di professione: le occupazione sono varie come le nazionalità, ma dentro non si parla di lavoro. A parlarne, sono i ristoratori dei pressi, che hanno visto tutti i coperti della domenica sfumare nella chiusura del traffico sulla zona.

 

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«Oggi non si è visto nessuno, abbiamo aperto per niente», protesta Adam, origini arabe, menù modenese e figli con accento emiliano che battono il ristorante vuoto. Poi, entra uno dei raver e l'istinto per gli affari si sveglia: «Com' è la festa? Bella? C'è molta gente?». «Bisogna servire tutti i clienti - spiega appena è uscito - soprattutto quando non ce n'è». All'improvviso si sente uno scoppio uguale a quello che annuncia l'inizio di una carica di polizia. Tutti si voltano a vedere se il nuovo governo ha deciso di dare la sua prima prova di forza su questa mega festa di periferia. I bronci diventano subito sorrisi: sono solo i fuochi artificiali, nessuno pensa alla fedina penale o alla cartella clinica. A domani penseranno domani.

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