
È TORNATO IL CORONA SHOW IN TRIBUNALE – AL PROCESSO A MILANO IN CUI “FURBIZIO” È ACCUSATO DI BANCAROTTA PER LA SUA EX SOCIETÀ “FENICE”, L’EX AGENTE FOTOGRAFICO SI È RIVOLTO AL PM: “VUOLE CHIEDERE UNA CONDANNA A 5 ANNI PERCHÉ HO PAGATO 5 MILIONI DI TASSE?” – POI HA ATTACCATO L'AVVOCATO GABRIELE MINNITI, DIFENSORE DI UN CREDITORE E NOTO PER ESSERE IL LEGALE DI FEDEZ, E HA LANCIATO UNA FRECCIATA AL RAPPER: “SÌ, CERTO, MIA MAMMA FA LA PRESTANOME, COME QUELLA DI FEDEZ… VERGOGNATI, VI DISTRUGGIAMO” – AL CENTRO DELL’INDAGINE C’È LA CASA MILANESE DA 2 MILIONI DI EURO CHE, SECONDO GLI INQUIRENTI, CORONA HA INTESTATO "FITTIZIAMENTE" A UN COLLABORATORE…
(ANSA) - MILANO, 12 GIU - Altro show difensivo di Fabrizio Corona in Tribunale a Milano, dove l'ex agente fotografico, che ha già scontato tutte le pene definitive e che negli ultimi processi ha portato a casa anche assoluzioni, rischia un'altra condanna pesante per bancarotta.
"Vuole chiedere una condanna magari a 5 anni, perché ho pagato 5 milioni di tasse, di cui tre di interessi?", ha detto l'ex re dei paparazzi rivolto al pm in un passaggio del suo esame in aula, prima di attaccare pesantemente anche l'avvocato Gabriele Minniti, nel processo legale di parte civile per un creditore, ma in generale noto anche come legale di Fedez, con cui Corona negli ultimi mesi ha avuto numerosi contrasti pure via social.
L'accusa di bancarotta, portata a processo dal pm Luigi Luzi davanti ai giudici della seconda penale, riguarda un'ex società di Corona, la Fenice, e, in particolare, la sua vecchia casa di via De Cristoforis, zona della movida milanese, a due passi da corso Como.
Per gli inquirenti l'abitazione sarebbe stata intestata "fittiziamente" dall'ex agente fotografico ad un collaboratore e così distratta dal patrimonio della società. "Noi non abbiamo debiti con nessuno, non abbiamo mai rubato niente a nessuno, anzi avevamo crediti che non ci sono stati pagati", è stata la difesa a tutto tondo di Corona, assistito dai legali Ivano Chiesa e Cristina Morrone.
Momenti di tensione in aula ci sono stati quando a fare le domande è stato l'avvocato Minniti, a cui in pratica Corona non ha voluto rispondere, se non a tratti dicendo, tra le altre cose, frasi come "sì mia mamma fa la prestanome, come quella di Fedez". E al legale, ad esame concluso, ha rivolto espressioni come "vergognati, vi distruggiamo". Avvocato che non ha raccolto le provocazioni e che, al presidente del collegio Nicola Clivio che gli chiedeva se volesse far mettere qualcosa a verbale, ha risposto che non c'era necessità.
fedez con la madre annamaria berrinzaghi
Per la Procura quella casa, del valore di circa due milioni di euro, sarebbe stata "distratta" dai beni della srl. Per la difesa, invece, quell'appartamento gli venne confiscato nel 2018 dalla Sezione misure di prevenzione nell'ambito della nota vicenda dei contanti, per circa 2,6 milioni di euro, che gli furono trovati nel controsoffitto.
Un caso da cui l'ex re dei paparazzi venne assolto, in particolare dall'accusa principale di intestazione fittizia di beni e 1,9 milioni di euro gli furono restituiti. Per la difesa, dunque, si tratterebbe semmai di una "bancarotta risarcita": per Corona sarebbe stato impossibile far rientrare quel bene nella società fallita, anche perché la casa era stata confiscata "ed era già andata allo Stato".
L'ex fotografo dei vip, con già una condanna alle spalle e scontata per bancarotta, ha ripercorso tutte le sue vicende, spiegando che quella casa intestata all'ex collaboratore "fu inserita in tutti i bilanci come credito verso terzi dal 2007 al 2021".
Il vero attacco, però, Corona l'ha riservato al legale di Fedez, rapper che non c'entra nulla con questo processo. "Noi abbiamo avuto grandi problematiche legali - ha detto l'imputato, riferendosi ai contrasti col cantante e sempre rivolto al legale -. L'abbiamo anche salvato, perché ci ha denunciato per stalking con richiesta d'arresto e poi mi avete detto 'non denunciarlo per calunnia, ti prego!'".
A fine udienza il pm ha mosso anche una contestazione aggiuntiva di bancarotta fraudolenta per Corona, relativa a pagamenti per poco più di un milione "a favore della società correlata Athena". A dicembre, dopo i testi della difesa, dovrebbero esserci le discussioni delle parti.
FABRIZIO CORONA IN TRIBUNALE
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