duomo milano ragazze molestate

SI STRINGE IL CERCHIO SUI MOLESTATORI DI PIAZZA DUOMO - DUE FERMATI PER LE AGGRESSIONI DI MILANO A CAPODANNO, SONO ITALIANI DI SECONDA GENERAZIONE E STAVANO SCAPPANDO: SECONDO I PM HANNO COMPIUTO "PESANTI VIOLENZE SESSUALI QUASI COMPLETE ACCOMPAGNATE DA RAPINE DI CELLULARI E BORSETTE" - IN TUTTO PERQUISITI 18 RAGAZZI DAI 15 AI 21 ANNI, ITALIANI E NORDAFRICANI, TRA TORINO E MILANO - LE VITTIME CERTE SONO NOVE, MA POTREBBERO ESSERE DI PIÙ: "VIOLENZE ORRIBILI. SIAMO STATE TRATTATE COME OGGETTI, COME BAMBOLE DI PEZZA"

PERQUISITI GLI AGGRESSORI DI PIAZZA DUOMO 2

1 - AGGRESSIONI IN DUOMO: DUE FERMATI

(ANSA) - Ci sono due fermati nell'indagine coordinata dalla Procura di Milano e condotta dalla Squadra mobile sulle aggressioni e molestie avvenute la notte di Capodanno a Milano nei confronti di almeno nove ragazze. Ieri sono stati perquisiti 18 giovani ritenuti gli autori delle violenze.

 

2 - AGGRESSIONI DUOMO: PM, FERMI PER VIOLENZE SESSUALI

(ANSA) - I due giovani fermati su decreto della Procura di Milano avrebbero compiuto "pesanti violenze sessuali quasi complete accompagnate da rapine di cellulari e borsette": lo ha spiegato il procuratore milanese facente funzione Riccardo Targetti che ha reso noto il fermo dei due giovani, uno a Milano e uno a Torino di 21 e 18 anni, aggiungendo che entrambi sono "italiani di seconda generazione".

 

PERQUISITI GLI AGGRESSORI DI PIAZZA DUOMO 1

I provvedimenti sono stati eseguiti per un "consistente e concreto pericolo di fuga e gravi indizi". I due, infatti, non sono stati ritracciati ieri durante le perquisizioni e stavano scappando.

 

3 - VIOLENZE IN PIAZZA DUOMO, SOTTO ACCUSA 12 ADOLESCENTI

Claudia Guasco "Il Messaggero"

 

Le vittime della notte folle di Capodanno in piazza del Duomo sono nove. Per ora. «Probabilmente sono molte di più. Ci arrivano continuamente segnalazioni e le approfondiamo una per una, l'onda emotiva è molto forte», dicono gli investigatori.

 

ragazze molestate a milano in piazza duomo 8

In queste ore hanno esaminato i filmati di decine di telecamere, raccolto foto e messaggi dai social, ascoltato testimoni. E grazie al Sari, il Sistema automatico di riconoscimento immagini della polizia, hanno stretto un primo cerchio attorno ai presunti responsabili (con precedenti): diciotto ragazzi tra i 15 e i 21 anni sono stati perquisiti ieri a Milano e Torino, dodici sono indagati.

 

ragazze molestate a milano in piazza duomo 9

Come per le parti offese, il numero degli aggressori potrebbe aumentare. «Spero li trovino e che sia fatta giustizia per noi e per tutte le altre ragazze molestate quella sera», afferma una delle studentesse tedesche gettata a terra dal branco.

 

ALTRI AGGUATI

L'ipotesi su cui lavora la Procura è che, oltre ai casi denunciati dalle nove ragazze, altri agguati si siano verificati nelle ore precedenti e forse anche nei giorni prima del veglione.

 

ragazze molestate a milano in piazza duomo 7

Gli indagati per violenza sessuale di gruppo, rapina e lesioni aggravate sono tutti giovanissimi o minorenni, le perquisizioni hanno riguardato dieci italiani e otto nordafricani: l'obiettivo erano i loro telefoni e i vestiti che indossavano quella notte, immortalati nei video.

 

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Proprio incrociando gli abiti con le immagini delle telecamere sono stati identificati, «ora dobbiamo accertare con esattezza le responsabilità di ciascuno nei fatti di violenza, chi ha fatto cosa, chi molestava e chi guardava», riflettono gli inquirenti.

 

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Fondamentali inoltre i profili social e le chat, perché qualche indagato ha fatto riferimento alle violenze compiute. «Non c'è nessuna regia, si tratta di gruppi diversi», precisa il capo della squadra mobile milanese Marco Calì.

 

Secondo quanto ricostruito, i nove ragazzi provenienti da Torino sono arrivati al mattino con il treno e giunti in Duomo hanno incontrato gli altri giovani, unendo le forze e trasformandosi in branco.

 

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Il primo episodio avviene a mezzanotte e mezza, all'ingresso della Galleria: gli aggressori puntano cinque amiche che festeggiano, circondano una di loro, le strappano il cellulare e la molestano. Le altre amiche provano a intervenire in suo soccorso, si avvicinano, ma finiscono per essere trascinate nel groviglio di mani e braccia.

 

VITTIME IN PROCURA

Poi tocca alla diciannovenne che indossa un giubbino rosso, assalita davanti al McDonald's. Dapprima crede sia una rapina e consegna la sua borsetta, in realtà è lei che vogliono: viene avvicinata da un giovane che le rivolge apprezzamenti pesanti, mentre è con un'amica - anche lei molestata ma salvata da un giovane della comitiva - viene trascinata via.

 

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Un assalto brutale, a salvarla sono gli agenti in tenuta anti sommossa. È sconvolta: ha i pantaloni abbassati e il maglione strappato, è lei la prima a denunciare. Dopo l'una tocca alle ventenni tedesche: «Ho pensato che stessero per stuprarmi. Vedevano che piangevo, li supplicavo di fermarsi, ma andavano avanti e ridevano».

 

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Ieri le vittime sono state ascoltate una dopo l'altra negli uffici della Procura, alcune in videoconferenza, fino a tarda sera. Hanno ricostruito gli abusi subiti dai fermi immagine, hanno riconosciuto i loro aggressori dai volti ma anche dagli indumenti sequestrati nel blitz della polizia.

 

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I racconti sono carichi di angoscia: «Sono state violenze orribili - riferiscono -. Siamo state trattate come oggetti, come bambole di pezza». Un gruppo di aggressori arrivava da Torino e ci sarebbero similitudini con i ragazzi che dallo scorso giugno imperversano nel centro del capoluogo piemontese, le cosiddette «bande fluide» provenienti dalla periferia.

 

aggressioni in piazza duomo a milano a capodanno 5

Il fenomeno è emerso nell'inchiesta sul disastro di piazza San Carlo, come fattore scatenante delle ondate di panico la sera del 3 luglio 2017, durante la proiezione su maxi schermo della finale Champions tra Juventus e Real Madrid.

 

aggressioni in piazza duomo a milano a capodanno 4

Ma anche nelle indagini sui saccheggi nei negozi del centro dell'ottobre 2020, al termine di una manifestazione anti lockdown. Polizia e carabinieri hanno identificato centinaia di giovani sospettati di fare parte di queste bande, denunciandone alcuni per le azioni violente compiute in particolare nella zona dell'università.

 

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