piero gamacchio

TOH, FINALMENTE ANCHE I GIORNALONI SI SONO ACCORTI DELLA STORIA DEL GIUDICE SCROCCONE PIERO GAMACCHIO SVELATA DA GIANLUIGI NUZZI E RILANCIATA DA DAGOSPIA (E SI SCRIVE “DAGOSPIA” NON “SITI”, “ALCUNI SOCIAL”: I QUOTIDIANI HANNO DIFFICOLTA’ A CITARE QUESTO DISGRAZIATO SITO) - ORA SI EVOCANO VENDETTE CONTRO DI LUI PER LA PENSIONE RIMANDATA, PER IL SUO GARANTISMO, L’ASSOLUZIONE DEI VERTICI SAIPEM, DEI RIVA PER ILVA. MA INTANTO NON PAGAVA IL DOVUTO E NON SALDAVA I DEBITI IN PIENO STILE MARCHESE DEL GRILLO…

Luca Fazzo per “il Giornale”

 

piero gamacchio

Una cosa è certa: se ci fossero stati ancora Saverio Borrelli o Livia Pomodoro, con le loro asprezze caratteriali, tutto questo non sarebbe accaduto. Perché solo in un clima plumbeo di anarchia è possibile quanto sta accadendo in questi giorni nel palazzo di giustizia di Milano: che è, comunque lo si guardi, prima e dopo Mani Pulite, un' icona della giustizia nel nostro Paese. E che ora è divenuto un palazzo dei veleni, dove si incrociano guerre per bande e killeraggi organizzati, in un groviglio di interessi personali, di categoria e di fazione di cui non si vede la fine.

 

L' ultimo ad andarci di mezzo è Piero Gamacchio, 67 anni, giudice di Corte d' appello. Un magistrato fin troppo intelligente, protagonista di processi storici come quello del Banco Ambrosiano, punto di riferimento di una generazione di giudici.

 

Che finisce sui siti per una storia antipatica di conti non pagati e di debiti non restituiti: sulle prime senza che si faccia il suo nome, con allusioni sempre più precise. Ieri arrivano nome e cognome, e Gamacchio si deve mettere in aspettativa. «Si è trattato di un comportamento di grave leggerezza di cui mi pento profondamente e al quale porrò al più presto rimedio», scrive il giudice. Letta così, sembra un gossip gustoso della Casta con la toga. Invece l' operazione che affossa Gamacchio è l' ultima puntata dei veleni che ammorbano i corridoi e le stanze del colosso di marmo di corso di Porta Vittoria.

 

piero gamacchio

Gli attacchi a Gamacchio sono iniziati quando ha assolto gli imputati di processi istruiti con risalto e risorse: prima il caso Finmeccanica, poi il processo ai Riva per il crac dell' Ilva di Taranto. Prima sottovoce, poi più esplicitamente, Gamacchio veniva accusato di inspiegabili eccessi di garantismo. E poco conta che le sentenze non le avesse decise da solo, né che fossero state entrambe confermate in Cassazione.

 

Poi il brontolio si era esteso al suo superiore diretto, il presidente vicario della Corte d' appello Giuseppe Ondei, colpevole non solo di non controllare Gamacchio ma di avere preso personalmente una decisione indigesta, l' assoluzione dei vertici di Saipem per le presunte tangenti in Algeria.

 

il giudice scroccone scovato da nuzzi 2

Sane, fisiologiche diversità di valutazione tra organi giudiziari, venivano raccontate come tradimenti: o peggio. E l' allarme è cresciuto quando si è saputo che Gamacchio aveva rinviato la pensione per celebrare un altro processo delicato, quello ai vertici del Monte dei Paschi di Siena, previsto per l' autunno. A quel punto qualcuno, dentro il Palazzo, ha pensato bene di affossarlo definitivamente, facendo uscire la storia dei debiti. Risultato raggiunto, il processo Mps lo farà un altro giudice. Impossibile indicare chi abbia fatto scattare l' operazione.

 

Ma è evidente che un simile regolamento di conti può avvenire solo in un contesto fuori controllo. Basti pensare al precedente più recente, il tentativo di eliminare dalla scena il giudice Marco Tremolada, presidente del processo Eni, cui un «pentito» attribuì rapporti privilegiati con alcuni legali: chi abbia ispirato il «pentito» non si sa, ma anche in quel caso c' era di mezzo un processo a rischio di assoluzione. Come puntualmente accaduto.

il giudice scroccone scovato da nuzzi

 

Le chat interne alla Procura, divulgate dal Giornale il mese scorso, raccontano bene lo sconcerto e le spaccature che regnano anche tra i pubblici ministeri: anche perché esistono fascicoli d' inchiesta ancora segretati sul cui contenuto circolano voci incontrollate e incontrollabili. Molte delle voci ruotano intorno al caso Eni, la sconfitta più bruciante subita in questi anni dalla Procura, e al presunto complotto per delegittimare l' autore dell' indagine, il procuratore aggiunto Fabio De Pasquale. Nello sfogatoio delle chat, un pm si lamenta contro «il metodo dell' insinuazione, dello schizzo di fango».

 

Ora lo schizzo di fango colpisce ad alto livello, con l' attacco a Gamacchio. E non c' è da illudersi che finisca presto. Perché sullo sfondo c' è la successione a Francesco Greco, il capo della Procura che tra pochi mesi andrà in pensione.

il giudice scroccone scovato da nuzzi 1

 

Greco in queste settimane ha difeso a spada tratta De Pasquale, che proprio lui ha voluto a capo del pool che si occupa di corruzione internazionale. Ma cosa accadrà quando lui non ci sarà più? La scelta da parte del Consiglio superiore della magistratura si annuncia lunga e complicata, nel frattempo la Procura verrà retta dal più anziano tra gli «aggiunti», Riccardo Targetti. Ma è chiaro che un lungo interregno rischia di lasciare ancora più ingovernate le fazioni in lizza.

il giudice scroccone scovato da nuzzi

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…