incoronazione di frederik di danimarca, moglie mary i figli reali danesi

TUTTO PER LA CORONA, ANCHE L'IPOCRISIA - FREDERIK X È STATO INCORONATO RE DI DANIMARCA, MA TUTTI GLI OCCHI ERANO PUNTATI SULLA MOGLIE MARY CHE, INSIEME AI FIGLI, SI È PRESENTATA SUL BALCONE DEL PALAZZO DI CHRISTIANSBORG PER IL SALUTO ALLA FOLLA – DOPO LA NOTIZIA DELLE PRESUNTE CORNA DEL SOVRANO CON UNA SOCIALITE ARGENTINA, TUTTI SI ASPETTAVANO FREDDEZZA TRA I DUE. E INVECE LEI E' STATA AL GIOCO E HA… - VIDEO

 

Estratto dell’articolo di Eva Grippa per “la Repubblica”

 

re frederik di danimarca 1

Dietro re Frederik X compare una figura femminile in bianco. Lui le prende la mano, la folla esplode in un boato. Salutano, si guardano negli occhi e si baciano: la nuova coppia reale sembra promettere davanti a milioni di danesi di restare unita, la monarchia è salva. La regina consorte Mary è stata la vera sorpresa della giornata freddissima che passerà alla Storia di Danimarca per la successione al trono: dopo la firma dei documenti per l’abdicazione, la regina Margrethe II, 83 anni, ha abbandonato la scena con il suo consueto, pacifico sorriso, mentre la premier Mette Frederiksen proclamava re suo figlio con il nome di Frederik X dal balcone del Palazzo di Christiansborg.

 

re frederik mary di danimarca e i figli 3

Comprensibile la commozione della folla (i 52 anni sul trono di Margrethe sono un record), ma inaspettato è stato l’affetto riservato a lei, la regina consorte. «Non è nata qui, né nella famiglia reale, ci ha scelto. Ci ama davvero», afferma una donna, Freia, da Helsingør. Tra tante bandiere bianche e rosse, spuntano quelle dell’Australia: in tanti sono giunti dall’altro capo del mondo per sostenere Mary Donaldson, nata in Tasmania 52 anni fa e prima regina australiana della storia.

 

incoronazione di re frederik e mary di danimarca 6

Contrariamente a quanto annunciato, Mary è comparsa accanto al marito già in auto, al suo arrivo a Palazzo; Frederik l’ha voluta accanto a sé, o forse qualcuno gli ha suggerito fosse meglio così per mettere a tacere ogni voce di crisi dopo il presunto tradimento di lui nel novembre scorso.

 

[…] «Quel bacio è premeditato, non spontaneo», insinua qualche giornale, ma alla gente non importa: «Poteva andarsene, Mary, dopo quel che ha fatto il marito, eppure ha scelto di adempiere al suo dovere», ci dice una donna.

incoronazione di re frederik e mary di danimarca 5

La popolarità di Mary è un valore aggiunto cui la corona danese non può rinunciare: accolta con iniziale freddezza, la commoner straniera si è guadagnata la stima dei danesi grazie alla sua professionalità, riuscendo in breve tempo perfino a parlare la lingua «senza inflessione». […]

incoronazione di re frederik e mary di danimarca 4mary di danimarca 3mary di danimarca 4incoronazione di re frederik e mary di danimarca 0LA REGINA DI DANIMARCA MARGRETHE CON IL FIGLIO FREDERIKfrederik di danimarca, la moglie mary e la regina margrethe 1re frederik mary di danimarca e i figli 4re frederik mary di danimarca e i figli 1re frederik mary di danimarca e i figli 2margrethe ii e il figlio frederikre frederik e i figli 2re frederik e i figli 1re frederik di danimarca 3re frederik di danimarca 2frederik di danimarca e la moglie mary 1frederik di danimarca e la moglie mary 2frederik di danimarca, la moglie mary e i figli 1mary di danimarca 2incoronazione di re frederik e mary di danimarca 1incoronazione di re frederik e mary di danimarca 3incoronazione di re frederik e mary di danimarca 2mary di danimarca 1

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…