gay talese donald trump

“TRUMP È FAVOLOSAMENTE FALLACE” – LO SCRITTORE GAY TALESE: “CHI HA STUDIATO NELLE UNIVERSITÀ D’ELITE NON HA LA MINIMA IDEA DI COME SIA IL MONDO REALE. I GIORNALISTI CRITICANO TRUMP MA È LA LORO FORTUNA. SE FA LA PACE IN COREA MAGARI VINCE ANCHE IL NOBEL” – “SE GLI UOMINI NON GUARDASSERO LE DONNE NON CI SAREBBE PIÙ LA POPOLAZIONE MONDIALE. CON IL #METOO SIAMO TUTTI…”

GAY TALESE

Paolo Mastrolilli per la Stampa

 

L' America sta vivendo una fase di ipocrisia che ha pochi precedenti nella sua storia». Non fatelo neppure cominciare a discutere l' era del trumpismo, altrimenti l' inventore del «New Journalism» Gay Talese vi travolgerà.

 

Quando era stato eletto, lei aveva detto che Trump rappresentava l' essenza degli Usa. Lo pensa ancora?

«Certo. Incarna tutto ciò che i giornalisti cresciuti nel privilegio e nel culto della correttezza politica disprezzano, e quindi non riescono a vedere».

 

Cioè?

trump fucile 2

«Un uomo egotistico e rude. Non di strada, ma che viene dalla strada. Dai cantieri edili di suo padre, dove gli operai sudano, imprecano e guardano le donne. Chi lavora nei media, ha studiato nelle università d' elite, fa l' avvocato a Washington, non ha la minima idea di come sia il mondo reale.

 

Loro erano affezionati al professore di decoro Barack Obama, che aveva trasformato la Casa Banca in una classe di Harvard. Presidente ideale, padre ideale, che aveva scelto di essere nero, perché era nato da una donna bianca ma aveva deciso di sposare una nera.

 

GAY TALESE

Intelligente, anche lei laureata a Princeton. Ora invece si ritrovano un presidente "redneck" e fornicatore. Tanti altri lo sono stati, dai fratelli Kennedy a Martin Luther King. L' Fbi lo sapeva, ma allora non si diceva. Da Trump però non si accettano simili comportamenti, e sperano che a salvarli ci pensi il procuratore Mueller.

 

Lo vedono come Mosè. È una follia, perché è un uomo pieno di pregiudizi. Come Hoover, capo dell' Fbi ai tempi di Kennedy e King. Come tutti gli uomini dell' Fbi».

 

Perciò secondo lei regna l' ipocrisia?

«Totale ipocrisia. Trump è una figura favolosamente fallace. Uno sfacciato newyorchese, come Giuliani o il suo avvocato Cohen. Viene da un mondo di costruttori, ruffiani, fornicatori. Intorno a lui è nata un' industria di odiatori, oscuri giornalisti diventati celebrità. Lo criticano ma è la loro fortuna. Senza di lui avrebbero il blocco dello scrittore».

 

Però New York, con la California, è il cuore della resistenza.

DONALD TRUMP E STORMY DANIELS

«Perché è una città di liberal, gente istruita che fa un sacco di soldi ma non lo dice. I valori di Trump invece si identificano con la ricchezza. Lui la ostenta, e forse non è neppure vera, visto che nasconde la dichiarazione dei redditi. A New York per un uomo così possono avere simpatia solo gli operai e i poveracci».

 

Questo forse spiega l' avversione dei giornalisti per Trump, ma perché non hanno capito i suoi elettori?

«Sono giovani, intellettuali, vogliono stare vicino a persone intelligenti. Si vestono come se stessero ancora al college. Non vogliono passare il tempo con gente noiosa, ignorante, maleducata e paranoica, com' è l' americano medio. L' americano che non vive sulle due coste non fa nulla di interessante, tranne quando ammazza qualcuno o muore.

Gay Talese

 

Però è risentito perché fatica a vivere, e non sa neppure se riuscirà ad offrire un' esistenza migliore ai suoi figli. Chi può pagare le scuole private da 40.000 dollari all' anno, oltre agli avvocati e ai gangster di Wall Street? Oggi la storia americana è questa: caos, dramma, suspense. Un serial show che si svolge davanti a noi, giorno e notte».

 

Trump sta riuscendo a cambiare l' America?

«È il primo presidente che ha accettato di vedere il leader nordcoreano, ha tagliato le tasse, sta realizzando cose significative. Nonostante debba combattere ogni giorno con chi vuole distruggerlo. Forse non si aspettava di vincere, ma ora che ha vinto sta facendo quello che aveva promesso».

GAY TALESE SERENDIPITY

 

Ha pagato una pornostar per tacere sulla loro relazione. Perché i suoi elettori gli perdonano tutto?

«Se gli uomini non guardassero le donne non ci sarebbe più la popolazione mondiale, e neppure la civiltà. È così. Gli uomini devono essere aggressivi. Non dico stupratori o assassini, ma almeno non deboli. Invece ora, con il movimento #MeToo, abbiamo tutti questi uomini condannati all' inferno.

 

karen mcdougal, un'altra amante di trump

Alcuni se lo meritano, tipo Harvey Weinstein, ma in mezzo ci è finito anche Tom Brokaw, l' amato autore della "Generazione più Grande". Se in questo Paese avessimo la regola che solo i santi possono essere eletti alle cariche pubbliche, nessuno verrebbe eletto. Gli americani perdonano Trump perché è come loro.

 

Una moglie ordinaria sa che a fine giornata suo marito va con gli amici a guardare le spogliarelliste e a gonfiarsi di birra. Magari non è lo stile celebrato il venerdì sera alle riunioni del Rotary, ma è la vita vera. Oggi solo gli scrittori di fiction hanno il coraggio di raccontare la realtà, che siano Roth, Franzen, Carol Oates, o chi preferite.

 

I romanzieri ti dicono come sono gli uomini, le donne, gli adulteri. I giornalisti no: criticano gli altri ma dimenticano la sporcizia che hanno in casa. L' America oggi è così: un circo. Forse non una caccia alle streghe, ma certamente una fase di ipocrisia che ha avuto pochi paralleli».

donald trump

 

Sui temi razziali Trump non sta dividendo il Paese?

«Ma perché, Obama cosa ha fatto per i neri? Chicago, la sua città, è la capitale del caos.

Come dice Kanye West, i neri sanno che i democratici non hanno migliorato le loro vite».

 

E le migrazioni? Il muro? Gli ispanici?

«La città più razzista in America è New York. Non siamo a Birmingham nel 1965, ma abbiamo le scuole segregate: i ricchi vanno in quelle private, i poveri in quelle pubbliche.

Poi c' è la segregazione edilizia, perché non ci piace stare con chi non è come noi.

 

GAY TALESE

Gli americani predicano l' eguaglianza e la giustizia, ma non la praticano. Se avessimo onestà e integrità, aboliremmo le scuole private per garantire che tutti vengano istruiti nello stesso modo. Un' altra cosa che rimpiango è la leva militare.

Metteva nella stessa camerata i laureati di Harvard e gli operai, mescolando davvero l' America, ma i ricchi l' hanno cancellata».

 

Come finirà questo reality show, commedia, tragedia o successo?

«Se Trump fosse ucciso - e molti non se ne dispiacerebbero - o Mueller trovasse abbastanza porcherie per l' impeachment, i giornalisti dovrebbero trovarsi un altro lavoro. Al suo posto andrebbe Pence, che è l' uomo onorevole più noioso al mondo».

 

Ma a parte il giornalismo?

donald trump meme

«Ci ho pensato a lungo, e non vedo come Trump possa sopravvivere. Però ogni giorno sembra che la sua casa sia in fiamme, e lui sopravvive. Se fa la pace in Corea, magari vince anche il Nobel».

 

Quindi lei lo appoggia?

«Assolutamente no. Non condivido dove sta portando il Paese, ma questo non significa ignorare che lo sta portando dove vuole».

donald trump 3

 

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…