
A GAZA E' IN CORSO UNA ECATOMBE UMANITARIA - PER NON FAR PRECIPITARE LA STRISCIA NELLA FASE PIÙ GRAVE DELLA CARESTIA OCCORREREBBE INONDARLA DI CIBO E FARMACI - I MORTI SONO GIÀ 60MILA. DA APRILE PIÙ DI 20MILA BAMBINI SONO STATI RICOVERATI PER MALNUTRIZIONE - NETANYAHU NEGA CHE I GAZAWI SIANO ALLA FAME, ACCUSA HAMAS DI CONTROLLARE LE RAZIONI DI CIBO, MA È L’ESERCITO ISRAELIANO CHE CONTROLLA L’80% DELLA STRISCIA, TUTTI I VALICHI E GLI INGRESSI DI AIUTI…
Estratto dell’articolo di G.COL. per "la Repubblica"
STRISCIA DI GAZA - PALESTINESI AFFAMATI
Bisogna inondare Gaza di cibo e medicine prima che sia troppo tardi perché «il peggiore scenario possibile», ovvero la «carestia» si sta già verificando.
Nel giorno in cui le autorità di Gaza diffondono il drammatico bilancio della guerra che ha superato i 60mila morti, l'Integrated Food Security Phase Classification, un gruppo di esperti di sicurezza alimentare a cui fanno riferimento le Nazioni Unite, avverte che la situazione può rapidamente peggiorare.
I ricercatori hanno raccolto dati e prove che certificano la diffusione di fame, malnutrizione e malattie collegate alla mancanza di cibo nella Striscia a livelli allarmanti.
bambino di 18 mesi denutrito nella striscia di gaza
Solo nell'ultimo mese almeno 63 persone sono morte perché non hanno mangiato abbastanza per sopravvivere, da metà aprile a metà luglio (dati del Gaza Nutrition Cluster, di cui fanno parte agenzie Onu) più di 20mila bambini sono stati ricoverati per malnutrizione acuta.
Le Nazioni Unite non hanno ancora dichiarato ufficialmente la carestia, ci sono dei parametri perché questo avvenga: almeno il 20% delle famiglie soffre una carenza estrema di cibo, il 30% dei bambini di malnutrizione acuta, si registrano due morti ogni 10mila abitanti al giorno a causa della fame. Ma la dichiarazione ufficiale di carestia avviene quasi sempre ex-post, quando i fatti sono già accaduti.
benjamin netanyahu su un carro armato israeliano
Successe per esempio nel 2011, in Somalia: quando fu dichiarata la carestia, erano già morte 130mila persone. Quello che gli esperti stanno dicendo è: fate presto, la finestra di tempo per evitare morti di fame in massa a Gaza si sta chiudendo.
«I fatti sono chiari e innegabili. I palestinesi di Gaza stanno subendo una catastrofe umanitaria di proporzioni epiche», denuncia il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres. […] . Dopo lo stop di marzo, a maggio Israele ha parzialmente rimosso il blocco degli aiuti umanitari, ma il nuovo sistema militarizzato e affidato alla controversa fondazione Ghf non sta funzionando.
Il governo israeliano accusa Hamas di boicottarlo per tenere sotto scacco la popolazione e avere potere negoziale, ma è l'esercito israeliano che controlla l'80% della Striscia, tutti i valichi, qualsiasi cosa entri o si muova nel territorio di Gaza.
Netanyahu respinge le accuse - a Gaza non c'è «la fame», dice - ma ha dovuto in parte cedere alle crescenti pressioni internazionali consentendo l'ingresso di convogli umanitari.
Non sufficienti, tuttavia, a sfamare e curare oltre 2 milioni di persone. A Ginevra, durante un incontro con i giornalisti, il direttore delle emergenze del Wfp, Ross Smith, ha spiegato che quello che accade a Gaza «è diverso da qualsiasi altra cosa abbiamo visto in questo secolo […] ».
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medici senza frontiere a gaza
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STRISCIA DI GAZA - LA MAPPA