giulia ligresti

“IL PATTEGGIAMENTO ERA L’UNICO STRUMENTO PER USCIRE DA QUEL LUOGO INFERNALE” - PARLA GIULIA LIGRESTI, CHE HA APPENA OTTENUTO UN RISARCIMENTO DI 16MILA EURO PER I 16 GIORNI PASSATI IN CARCERE NOVE ANNI FA: “NON ACCETTO CHE LA VERITÀ VENGA DISTORTA IN QUESTO MODO ASSURDO: ARRESTATA, ASSOLTA CON FORMULA PIENA, RISARCITA MA SOLO IN PARTE PERCHÉ HO PATTEGGIATO. QUINDI SECONDO LA CORTE MI SONO IMPLICITAMENTE DICHIARATA COLPEVOLE DI UN FATTO CHE NON SUSSISTE” - “SONO ARRIVATA ALL'INTERROGATORIO DISPERATA. È STATO IN QUEL MOMENTO CHE…”

Fabio Savelli per il “Corriere della Sera”

 

giulia ligresti mostra love

Assolta dalle accuse di aggiotaggio e falso in bilancio perché «il fatto non sussiste». Ingiustamente detenuta, ma solo per i primi 16 giorni passati nel carcere di Vercelli tra luglio ed agosto di nove anni fa, per i quali Giulia Ligresti ha diritto ad un risarcimento di 16mila euro.

 

La sentenza della Corte d'Appello le ha riconosciuto la particolare «afflittività» della condizione carceraria, ma non le ha concesso l'indennizzo per i 21 giorni trascorsi a San Vittore nel 2018 per scontare quella pena per reati da cui pochi mesi dopo fu scagionata grazie alla revisione del processo. La richiesta di indennizzo era più alta, 1,3 milioni. Ma ha pesato la scelta di patteggiare: non le è stato riconosciuto l'errore giudiziario.

 

Contenta a metà?

GIULIA LIGRESTI

«Ho preso atto che i giudici abbiano almeno riconosciuto che io sia stata messa in carcere ingiustamente e utilizzerò il risarcimento per sostenere i progetti umanitari a favore di donne e bambini in difficolta di cui da sempre mi occupo.

 

Ma sono molto delusa del fatto che il mio patteggiamento sia stato considerato un'ammissione di colpa. Mi trovavo in un luogo infernale dove non sarei sopravvissuta un solo giorno in più. Leonardo, il più piccolo dei miei figli, aveva solo 11 anni, ero angosciata e disperata e mi era stato fatto capire che quella era l'unica strada, l'unico strumento per uscire da lì».

 

GIULIA LIGRESTI

All'epoca ricopriva la carica di vicepresidente di Fondiaria Sai, la compagnia di famiglia finita sotto la lente degli investigatori.

«Accuse infondate che si sono sciolte come neve al sole, nessuna falsificazione del bilancio né informazioni false al mercato. Tutto completamente folle. Ancor piu folle la mia carcerazione preventiva.

 

Io sono comunque una persona che guarda al futuro piu che al passato e ho accettato di considerare quei momenti terribili come un'esperienza che ha contribuito a farmi diventare la persona che sono.

 

LO SHOPPING DI GIULIA LIGRESTI

Ma non accetto che la verità venga distorta in questo modo assurdo: arrestata, assolta con formula piena, risarcita ma solo in parte perché ho patteggiato. Quindi secondo la Corte mi sono implicitamente dichiarata colpevole di un fatto che non sussiste. La mia vita va avanti ma mi sento di voler stimolare il dibattito pubblico perché l'Italia su temi così importanti, che riguardano la liberta delle persone, rischia di rimanere indietro».

 

rula jebreal e giulia ligresti

Lei però ha ottenuto un indennizzo. Non basta?

«Il passaggio della sentenza che più mi ha amareggiato è quello in cui si definisce il patteggiamento "una scelta personalissima dell'imputato che costituisce una precisa ed inequivocabile manifestazione di volontà".

 

SALVATORE LIGRESTI OLD STYLE

Non c'era alcun consenso, sono finita in una situazione kafkiana in cui, pur non avendo commesso nulla, sono stata costretta a cedere per tornare a casa dai miei figli. Ricordo ancora oggi il primo interrogatorio da detenuta: sono stata prelevata dal carcere all'alba, costretta dentro il recinto del furgone blindato fino al tribunale di Torino: un caldo atroce e il panico perché soffro di claustrofobia. Lì mi hanno fatto attendere per un tempo interminabile nelle celle dei sotterranei.

 

GIULIA LIGRESTI IN INDIA

Sono arrivata all'interrogatorio disperata. È stato in quel momento che mi è stato chiaramente detto che la mia detenzione sarebbe potuta durare mesi e che l'unica strada per uscire era patteggiare».

 

Sta dicendo di essere stata costretta?

«Gli avvocati Massimo Rossi e Pamela Picasso, nuovi difensori che mi stanno seguendo in questa fase, sostengono che il patteggiamento rappresenta una strategia difensiva che non può essere ricondotta ai concetti di colpa grave o dolo quali ostacoli all'indennizzo per la detenzione subita. Io sapevo di essere innocente ed ero annientata dalla condizione della privazione della libertà.

annamaria cancellieri

 

Ho scelto la "vita" facendo prevalere l'istinto materno di stare accanto ai miei figli Ginevra, Federico e Leonardo, che hanno dimostrato una forza straordinaria».

 

L'allora ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, sollecitò approfondimenti sulle sue condizioni di salute e per questo finì sotto accusa.

«Sono in molti a doverle chiedere scusa e mi auguro che l'attuale ministro della Giustizia, Marta Cartabia, che stimo molto, abbia la volontà di approfondire questi temi. Il mio è solo uno dei moltissimi casi in cui si annienta la vita di persone innocenti. Però molti, a differenza mia, non hanno la possibilità di difendersi che ho avuto io. Per loro sento di dover combattere».

GIULIA LIGRESTI ALLA MENSA DEI POVERI giulia ligresti e ginevra ligresti rossinijonella e giulia ligresti

Ultimi Dagoreport

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...