nuzzi fittipaldi chaouqui vallejo

LA PASSERELLA DEL VATILEAKS - I DIFENSORI DI FRANCESCA CHAOUQUI CHIAMANO IN AULA A TESTIMONIARE LA ROMA BENE - ALL’ULTIMO MOMENTO SONO SPARITI DALLA LISTA BISIGNANI E GIANNI LETTA - GIANLUIGI NUZZI CHIAMA PAOLO MIELI E PAOLO MONDANI, FITTIPALDI NESSUNO

FRANCESCA CHAOUQUI E VALLEJO BALDAFRANCESCA CHAOUQUI E VALLEJO BALDA

Ilario Lombardo per “la Stampa”

 

La prossima settimana ci potrebbe essere una lunga passerella di vip nell' aula del tribunale della Santa Sede dove si sta celebrando il capitolo secondo di Vatileaks. Domani, giorno dell' interrogatorio di monsignor Lucio Vallejo Balda e di Francesca Chaouqui, verranno anche presentati i testimoni delle difese dei cinque coimputati.

 

La pierre calabrese, che con il prelato spagnolo è accusata di aver fornito materiale segreto ai due giornalisti Emiliano Fittipaldi e Gianluigi Nuzzi, ne presenterà una decina, da quanto è dato sapere, tra loro c' erano fino a ieri anche il sottosegretario di Palazzo Chigi, Gianni Letta, uomo di fiducia di Silvio Berlusconi, e Luigi Bisignani, faccendiere, tirato in ballo più e più volte nelle trame vaticane e anello di congiunzione tra Chaouqui e la contessa-madrina Marisa Pinto Olori del Poggio. «Abbiamo poi preferito toglierli dalla lista», spiega lei.

 

nuzzi e fittipaldi sul banco degli imputati in vaticano accanto a francesca chaouqui e vallejo balda nuzzi e fittipaldi sul banco degli imputati in vaticano accanto a francesca chaouqui e vallejo balda

Balda di testimoni ne presenterà solo quattro. Nessuno invece Fittipaldi, mentre Nuzzi chiamerà quattro persone, tra i quali il giornalista di Report, Paolo Mondani, che aveva già confermato di aver incontrato Balda per la trasmissione di Raitre, e l'attuale presidente di Rcs Libri Paolo Mieli, contattato, come ci spiega lo stesso ex direttore del Corriere della Sera, a fine luglio in qualità di editore: «Nuzzi - racconta Mieli - aveva saputo della pubblicazione di un altro libro simile al suo e voleva chiedermi un consiglio su come fosse meglio organizzare la data di uscita. Mi disse di non conoscere personalmente Fittipaldi».

E' questo il punto su cui insisterà la difesa per smontare l' ipotesi di un reato in concorso, commesso secondo una catena che partiva da Balda e attraverso la Chaouqui sarebbe arrivata ai due giornalisti.

gianluigi nuzzigianluigi nuzzi

 

"Avarizia" di Fittipaldi e "Via Crucis" di Nuzzi usciranno quasi in contemporanea, agli inizi di novembre e all' indomani degli arresti del prelato e della pierre, entrambi ex membri della Commissione finanziaria voluta da papa Francesco, accusati di aver divulgato di nascosto notizie e documenti «concernenti gli interessi fondamentali della Santa Sede». Nonostante le tante, incredibili coincidenze, però, i legali dei giornalisti sosterranno la stessa tesi difensiva: i due giornalisti non si conoscevano, e avrebbero lavorato in maniera parallela su fonti autonome.

 

Domani, alla vigilia dell' inizio del Giubileo, gli imputati si ritroveranno di fronte ai loro accusatori. Per primo verrà sentito Balda. Poi Chaouqui. Successivamente giudici della Santa Sede, che avrebbero voluto chiudere in fretta un processo che rischiava di oscurare la data di inizio del grande evento religioso, ascolteranno l' ex collaboratore del monsignore, Nicola Maio, anche lui coimputato, e i due giornalisti.

 

gianluigi nuzzi e emiliano fittipaldigianluigi nuzzi e emiliano fittipaldi

Potrebbero arrivare a sentenza già domenica prossima, e segue ndo il filo dell' inchiesta, l' impressione anche dei diretti interessati è che l' assoluzione, in un processo che segue logiche lontane da quelle italiane, non sia così scontata. Sarà poi l' altra indagine, quella aperta dalla Procura di Roma, a ricostruire chi sia realmente la Chaouqui, quale sia stato il suo ruolo e quello del marito Corrado Lanino, al centro di una rete che, secondo i pm, hackerava e accumulava informazioni per ricattare e costruire carriere all' ombra di San Pietro.

gianni e maddalena lettagianni e maddalena lettaPAOLO MIELI A SABAUDIAPAOLO MIELI A SABAUDIAluigi bisignani (2)luigi bisignani (2)

Ultimi Dagoreport

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)

orazio schillaci gemmato meloni ministero salute

DAGOREPORT – ALLA SALUTE DI GIORGIA! IL FEDELISSIMO DELLA MELONI, IL SOTTOSEGRETARIO MARCELLO GEMMATO, È DESTINATO A ESSERE PROMOSSO A VICEMINISTRO DELLA SALUTE – MA A FRENARE LA SUA NOMINA È IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI, CHE NUTRE DUBBI SUL POSSIBILE CONFLITTO D’INTERESSI DEL SOTTOSEGRETARIO, TITOLARE DI UNA FARMACIA IN PUGLIA – BASTA VEDERE IL PROVVEDIMENTO CHE HA FATTO FELICI I FARMACISTI: ORA POSSONO VENDERE CON RICCHI MARGINI DI GUADAGNO UNA SERIE DI FARMACI CHE PRIMA ERANO NELLA CATEGORIA “ASSISTENZA DIRETTA” ED ERANO DISTRIBUITI DAGLI OSPEDALI – LA DUCETTA HA CAPITO CHE ANCHE MATTARELLA POTREBBE STORCERE IL NASO DAVANTI ALLA NOMINA DI GEMMATO, E PER ORA PRENDE TEMPO…

beppe sala manfredi catella giancarlo tancredi stefano boeri

MILANO TREMA: L’INCHIESTA SU “PALAZZOPOLI” POTREBBE INGROSSARSI – NELLA CAPITALE A-MORALE DEL PAESE, IMPRENDITORI, POLITICI E BUSINESSMAN SONO AMMUTOLITI E TERRORIZZATI DALLE POSSIBILI INDAGINI – SE IL GIP, DOPO GLI INTERROGATORI DI OGGI, DOVESSE CONFERMARE LE MISURE CAUTELARI RICHIESTE DALLA PROCURA, L’INCHIESTA TROVEREBBE NUOVO VIGORE, E LO SCANDALO ESPLODEREBBE IN MODO ANCORA PIÙ DECISO. A QUEL PUNTO IN TANTI, DI FRONTE AL RISCHIO DI FINIRE INDAGATI E INGUAIATI, POTREBBERO INIZIARE A PARLARE…

luigi lovaglio giorgia meloni giancarlo giorgetti alberto nagel milleri caltagirone

FLASH! – ENTRO LA FINE DI LUGLIO, AL MASSIMO ENTRO L’8 SETTEMBRE, ARRIVERÀ IL VERDETTO DELLA PROCURA DI MILANO SULL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO BPM, ANIMA SGR, LA DELFIN DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO E CALTAGIRONE AD ACQUISTARE IL 15% DI AZIONI MPS ATTRAVERSO BANCA AKROS, MERCHANT BANK DEL BPM SU SPECIFICO MANDATO DEL MINISTERO DEL TESORO DI GIORGETTI – UN VERDETTO CONTRO L’OPERAZIONE MPS È RIMASTO L’ULTIMA SPERANZA PER MEDIOBANCA E GENERALI DI NON FINIRE NELLE FAUCI DI CALTARICCONE…