wuhan laboratorio mercato covid

TRE STUDI COMBINATI SULLE ORIGINI DEL COVID-19 SMONTANO L’IPOTESI DEL VIRUS CREATO NEL LABORATORIO CINESE E CONCORDANO NELL'INDIVIDUARE L'EPICENTRO DELLA PANDEMIA NELLA MERCATO HUANAN DI WUHAN – L’ORIGINE SAREBBE SIMILE A QUELLA DELL'HIV, DEL VIRUS ZIKA, DI EBOLA E DI NUMEROSI VIRUS INFLUENZALI – MA IL DIBATTITO NON È ANCORA CHIUSO: ALCUNI VIROLOGI, AFFERMANO CHE LE PROVE RACCOLTE NON ESCLUDONO UN'IPOTESI ALTERNATIVA…

mercato wuhan 1

Eugenia Tognotti per “la Stampa”

 

Il mercato di Wuhan come Ground zero del Covid-19. Il crollo della pista del laboratorio. L'ipotesi del cane-procione come responsabile dello spillover. Non si può ancora parlare di "pistola fumante", parlando delle nuovissime prove fornite dai tre nuovi studi di scienziati di diverse organizzazioni e paesi, che concordano nell'individuare l'epicentro della pandemia nella zona del mercato Huanan a Wuhan, riservata alla vendita di animali vivi. 

 

mercato wuhan 2

Cosa che assesta un ulteriore colpo alle teorie di Trump che aveva battezzato, da par suo, col nome di "kung flu" il coronavirus, sostenendo che fosse un "prodotto" di laboratorio made in China. La notizia dei risultati appena acquisiti - con il corollario di implicazioni geopolitiche - è di tale rilevanza da essere subito balzata in primo piano nel dibattito scientifico, lo stesso giorno dell'accorato appello di 600 scienziati russi contro la guerra di aggressione di Putin in Ucraina: una minaccia alla libertà di studio e di ricerca, denunciata con fermezza anche dalla Federazione delle accademie scientifiche e umanistiche europee. 

mercato di wuhan

 

Ma che cosa aggiungono di nuovo questi studi rispetto a quanto si sapeva sul ruolo del mercato all'ingrosso di pesce di Huanan, subito identificato come la potenziale fonte di un focolaio virale? C'è da dire intanto, che le tre ricerche si basano su una pluralità di fonti e dati, tra cui le analisi genetiche dei campioni raccolti all'interno del mercato e tra le persone infettate da Covid-19 a cavallo tra il 2019 e il 2020; nonché sui dati della geolocalizzazione che ricostruiscono gli spostamenti dei primi casi. 

 

Laboratorio di Wuhan

All'inizio, nella speranza di arginare l'epidemia, le autorità cinesi avevano chiuso quel mercato dove erano stati raccolti, nella caccia dei ricercatori all'agente patogeno, un'infinità di campioni: pollame, serpenti, coccodrilli siamesi e altri animali in vendita. Inoltre, avevano sigillato gli scarichi, le gabbie, i servizi igienici e le bancarelle dei venditori. 

 

Stando al discusso rapporto divulgato un anno fa degli scienziati dell'Oms che avevano condotto un'indagine in Cina, era risultato che quasi tutti i duecento campioni prelevati dagli animali erano negativi, mentre circa mille campioni ambientali, provenienti dai banchi di vendita e da altre aree del mercato, erano positivi. 

 

Laboratorio di Wuhan 2

Nel primo pre-print, pubblicato on line , un gruppo di ricercatori del Cdc cinese ha dimostrato che contenevano sequenze di Sars-CoV-2 quasi identiche a quelle degli esseri umani e che erano presenti due lignaggi del virus, A e B. L'uscita di quel rapporto ha spinto il virologo Kristian Andersen - Research Institute, La Jolla, California - a pubblicare, quasi contemporaneamente, i risultati di due studi a più mani. 

 

mercato di wuhan 2

Uno di essi prende in esame la sezione sud-occidentale di quel mercato dove gli animali vivi erano in commercio al tempo. I risultati dei tre studi combinati tra loro, se confermati, "raccontano" una storia di origine zoonotica simile a quella dell'Hiv, del virus Zika, di Ebola e di numerosi virus influenzali e portano direttamente a quella stessa zona del mercato dove venivano venduti animali vivi. Il virus è probabilmente con almeno due trasmissioni animali, con un mammifero come un procione responsabile dello spillover. 

 

controlli sanitari al mercato di wuhan

Non si chiude qui il dibattito sulle origini del virus, già in corso. Alcuni virologi, ad esempio, affermano che le prove raccolte non escludono un'ipotesi alternativa. Piuttosto che il luogo dello spillover originale, il mercato potrebbe essere stato il posto in cui si è verificato un evento di amplificazione, partendo da un individuo infetto che ha diffuso il virus e innescando la funesta catena del contagio. 

 

mercato di wuhan

Altri ricercatori di vari paesi e istituzioni, pur segnalando gli eccellenti risultati di questi studi, avanzano riserve e dubbi. Giusto così. Sperando che non vengano mai a mancare l'autonomia e la libertà della ricerca, nonché la collaborazione internazionale tra scienziati, che in questi giorni sperimentano lo choc dell'incursione militare della Russia in Ucraina, gravido di tante implicazioni per le comunità accademiche e scientifiche dei due paesi.

mercato di wuhanLABORATORIO WUHAN 2serpenti al mercato di wuhananimali al mercato di wuhan LABORATORIO DI WUHAN laboratorio di wuhanwuhan laboratoriolaboratorio di wuhanLaboratorio di Wuhan

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”