angelo becciu papa francesco

“IL PROCESSO AD ANGELO BECCIU È UNA SCENEGGIATA” – DON FILIPPO DI GIACOMO SCODELLA TUTTE LE ANOMALIE E LE CONTRADDIZIONI DEL CASO PROCESSUALE CHE VEDE AL CENTRO L'EX SOSTITUTO ALLA SEGRETERIA DI STATO: “IL PROMOTORE DI GIUSTIZIA DIDDI RECITA A SOGGETTO. AL MOMENTO DELLA NOMINA DI BECCIU A SOSTITUTO, LA COMPAGNIA DI GIRO CHE SPOLPAVA LE CASSE VATICANE ERA GIÀ ALL’OPERA, ONNIPOTENTE E GARANTITA DA TUTTO IL CUCUZZARO. IL CARDINALE BECCIU NE È STATO VITTIMA, NON IL REGISTA COME DICE DIDDI, CHE HA DIMOSTRATO AMPIAMENTE DI ESSERE INCAPACE DI DISTINGUERE UN’OSTIA CONSACRATA DA UN UOVO AL TEGAMINO

Mario Nanni per https://beemagazine.it/

 

giovanni angelo becciu papa francesco bergoglio

Il processo in Vaticano al cardinale Giovanni Angelo Becciu, già Sostituto alla Segreteria di Stato poi cardinale e Prefetto della Congregazione per la cause dei Santi, è entrato nella fase finale, con i primi interventi delle parti civili. Poi seguiranno le arringhe dei difensori, per ultimi parleranno i difensori del cardinale, Maria Concetta Marzo e Fabio Viglione. La sentenza, prima di Natale.

 

La ripresa del processo ha segnato un cambio di atmosfera, di toni e di comportamenti processuali. La parte civile che rappresenta per voce dell’avv. Paola Severino la Segreteria di Stato in sei ore di discorso ha dedicato solo dieci minuti alla posizione del cardinale.

 

giovanni angelo becciu

La parte civile che rappresenta APSA per voce dell’avvocato Giovanni Maria Flick, ex ministro della Giustizia e presidente della Corte Costituzionale, su uno dei capi di imputazione – operazione liberazione della suora – non h chiesto la condanna di Becciu. Si registra insomma, rispetto al furore inquisitorio del promotore di giustizia nella prima parte del processo,  un cambio di atmosfera e di atteggiamento verso il cardinale, che fin dall’inizio di questo processo ha respinto tutte le accuse e ha protestato la propria innocenza.

 

Sentiamo su questo processo dalla voce autorevole di un sacerdote, ex docente di diritto canonico, oltre che esperto in utroque jure e giornalista, che conosce come pochi la dinamiche interne al Vaticano e il mondo ecclesiastico che idea si è fatto di questo processo. Don Filippo Di Giacomo, la sua esperienza, i suoi titoli, la sua conoscenza del mondo ecclesiastico mi fanno ritenere prezioso un suo contributo per gettare un fascio di luce sul processo che si sta svolgendo in Vaticano al cardinale Giovanni Angelo Becciu. Le vorrei chiedere intanto: può darci un giudizio complessivo su questo processo?

 

don filippo di giacomo foto di bacco

“In questo momento, il processo è nella fase in cui si ascoltano le parti civili. Poi ci saranno le varie arringhe delle difese e quindi si spera che avremo un giudizio finale entro Natale, come ha auspicato anche il presidente del Tribunale Vaticano, Giuseppe Pignatone.

 

Forse, solo allora comprenderemo quale codice procedurale è stato applicato, visto che tra leggi vaticane ad personam, leggi italiane mai recepite nell’ordinamento vaticano e improvvisazioni estemporanee, più che un processo, che qualcuno si ostina a definire “del secolo”, sembra una sceneggiata, con interpreti mediocri, dell’Ottocento”.

 

Quali le principali anomalie di questo processo?

«Prima di tutto, il processo ha visto l’intervento del Santo Padre con quattro rescritti che hanno, tra le altre cose, aumentato il potere discrezionale del Promotore di Giustizia e ampliato lo spettro delle investigazioni. La seconda anomalia è che si tratta di un processo che in realtà ne include almeno tre al suo interno (la vicenda del palazzo di Londra, quella della cooperativa SPES in Sardegna, quella della sedicente esperta di intelligence, Cecilia Marogna), e dunque si tratta di un processo che rischia di creare confusione su chi sia imputato di cosa e quali siano i capi di accusa. Poi, per quanto riguarda i capi di accusa, sarebbe da definire se alcuni di questi capi di accusa, validi per la normativa vigente in Vaticano, erano validi anche al tempo in cui si sono svolti i presunti fatti.

 

Giovanni Angelo Becciu

Come valuta il comportamento processuale del promotore di giustizia e la costruzione delle accuse?

 

La cosa che colpisce di più della requisitoria del promotore di Giustizia, Alessandro Diddi, è che sembra sia stata scritta tre anni fa, a procedimento avviato, e senza aver per niente tenuto in considerazione le testimonianze che sono emerse nel corso del dibattimento.

 

Secondo il promotore di Giustizia, il suo impianto accusatorio regge. Si può notare, però, che diverse cose sono cambiate in questi mesi di dibattimento, a partire dal ruolo di monsignor Perlasca, considerato una sorta di “super testimone” e ora quasi scomparso dalla scena dopo che alcune testimonianze avevano messo in luce che era soggetto a varie pressioni.

 

CECILIA MAROGNA

La Segreteria di Stato si è costituita parte civile nel processo contro Becciu, e altri imputati. Ma fu il segretario di Stato cardinale Parolin a dare l’ok per l’operazione compravendita del palazzo di Londra. Come spiega questa contraddizione?

 

La Segreteria di Stato ritiene di essere stata danneggiata dalla presunta estorsione del broker Emanuele Torzi e prima ancora dal fatto che il broker Raffaele Mincione, il primo gestore del palazzo, non avesse comunicato che sull’immobile gravava un mutuo. Dunque, al di là dell’ok dato all’operazione di recupero, la Segreteria di Stato ritiene si possa quantificare un danno pecuniario e di avere diritto a un risarcimento.

 

Di contraddizioni ce n’è anche un’altra ed è clamorosa: il Santo Padre ha invitato il cardinale Becciu a partecipare al Concistoro e al Sinodo, ritenendolo evidentemente degno. Viceversa, la Segreteria di Stato, il governo centrale della Chiesa fa chiedere dai suoi avvocati di parte civile la condanna del cardinale. Che succede in Vaticano? Siamo alla doppia verità, a un imbarazzante gioco delle parti?

 

La Segreteria di Stato non chiede la condanna di Becciu, chiede un risarcimento e non è detto che sia a Becciu, dato che il cardinale è entrato solo all’inizio dei fatti nell’operazione di Londra, per poi scomparire dalla scena quando il suo incarico da sostituto era cessato.

 

angelo becciu papa francesco

 Ognuno sta cercando di massimizzare il “guadagno”, se così possiamo chiamarlo, del processo. E non è detto che la verità processuale sia la verità dei fatti. Verrebbe da dire: al posto di far portare il cappello a un sostituto solo marginalmente coinvolto nell’affare, andassero a chiedere i danni a chi ha consigliato al Pontefice di chiudere il caso, spiegandoci perché sono stati così pavidi da non opporsi. Probabilmente, si ritroverebbero loro nella necessità di mettere le mani in tasca.

 

In questo processo, le 65 udienze finora svolte lo hanno mostrato, sono comparsi personaggi, anche di genere femminile, purtroppo noti alle cronache anche giudiziarie, piuttosto inquietanti, che si sono aggirati in un certo sottobosco vaticano tramando vendette e manovre alle spalle del cardinale Becciu. Com’è possibile che in Vaticano siano lasciati circolare personaggi pregiudicati e di dubbia credibilità, che millantano, e forse anche hanno, frequentazioni delle somme sfere vaticane?

 

ALESSANDRO DIDDI PAPA FRANCESCO

“Il mondo vaticano è un mondo piccolo, dove spesso i sacerdoti fanno i sacerdoti e sono facilmente raggirabili. Molte volte la presenza di personaggi di dubbia provenienza riguarda banali situazioni umane e fiducia mal riposta, non necessariamente una mala fede. Poi quando certe avventuriere, e certi avventurieri del Nuovo e Vecchio mondo, sono chiamate direttamente dal Papa a portare fango dentro le mura leonine…”

 

Una domanda questa volta all’avvocato versato in utroque jure: come giudica il comportamento del promotore di giustizia che ha posto gli omissis su oltre cento messaggi whatsapp e mail, che probabilmente avrebbero scoperchiato un vaso di Pandora facendo emergere manovre, maldicenze, spifferi perfino alle orecchi del Papa, sempre contro il cardinale Becciu?

 

È la conferma della recita a soggetto, su un copione scritto in anticipo. E comunque va detto che al momento della sua nomina a sostituto, la compagnia di giro che spolpava le casse vaticane era già all’opera, onnipotente, onnipresente e garantita da tutto il cucuzzaro. Il cardinale Becciu ne è stato vittima, non il regista come dice Diddi che oltretutto, per cultura, appartenenza e sensibilità oltre a non sapere cosa sia la Santa Sede ha anche dimostrato ampiamente di essere incapace di distinguere un’Ostia consacrata da un uovo al tegamino.

 

angelo becciu

Sull’animo del credente quale effetto potrà avere lo spettacolo di questo processo, su cui è stata costruita una bolla mediatica, che si è poi sgonfiata ma ha fatto tanti danni e non solo al cardinale?

 

Causerà un’enorme confusione tra Vaticano, istituzione strumentale per garantire la libertà del Papa, e la Santa Sede che per sua natura è lo strumento attraverso il quale il Sommo Pontefice esercita il Ministero petrino. Vedere la Santa Sede vaticanizzata, sottomessa cioè ad uno sbrindellato ordinamento statale, è come se il Papa stesse segando il ramo sul quale è seduto. Come sommo pastore della Chiesa, attraverso la Santa Sede, ente morale internazionale, ha rapporti praticamente con il mondo intero. Come capo di uno stato di 46 ettari, con poche centinaia di abitanti, una forma di governo quasi metafisica, senza economia e interscambio commerciale, chi lo prenderà in considerazione?

 

don filippo di giacomo foto di bacco (2)

Nel corso delle 65 udienze le accuse al cardinale Becciu sono giorno dopo giorno miseramente cadute, con carte e testimonianze. E tuttavia il promotore di giustizia è stato insolitamente duro e ha chiesto sette anni.

 

Più che altro, direi che quello che colpisce è il fatto che il promotore abbia chiaramente detto che l’unico per cui ha chiesto la pena massima è il cardinale perché il cardinale stesso non si sarebbe pentito ma anzi si sarebbe difeso durante il processo. In pratica, se uno si proclama innocente e cerca di difendersi non ha diritto, secondo questa argomentazione, nemmeno alle attenuanti generiche. Se non facesse piangere, farebbe ridere: un pubblico ministero che secreta le probabili prove favorevoli alla difesa che definisce “brutta persona” un vescovo cardinale della Chiesa davanti al tribunale vaticano. Il bue che dice cornuto all’asino.

 

Ci può dare un sintetico profilo del Cardinale Becciu, dell’uomo e del religioso?

 

Lo conosco dal 1980 e l’ho sempre considerato un figlio fedele, obbediente e operoso della Chiesa.

 

paola severino foto di bacco

Non Le domando come andrà a finire, ma Le faccio una domanda forse irrituale: in tutto questo il Papa, vedendo il disdoro che una vicenda costruita sul nulla sta portando all’immagine della Chiesa, che cosa può fare? O cosa potrebbe fare?

 

Una cosa molto semplice: visto che tiene tanto ad essere considerato innanzitutto “Vescovo di Roma”, ci spieghi perché nel caso Becciu, Pell, Barbarin, Aupetit, Voelki e tanti altri, essere cardinali di curia, di un’importante diocesi australiana, primate di Francia, arcivescovo di Parigi, primate di Germania non è mai contato nulla di fronte ad umiliazioni ingiuste e mediaticamente amplificate. Essere Vescovi della Chiesa Cattolica oggi è come ci insegna il Vaticano II oppure dobbiamo aggiornarci al ribasso e al dileggio?

 

giuseppe pignatone foto di baccocecilia marognaALESSANDRO DIDDIcardinale angelo becciu

Ultimi Dagoreport

vladimir putin roberto vannacci matteo salvini

DAGOREPORT: ALLARME VANNACCI! SE L’AMBIZIONE DETERMINATISSIMA PORTASSE IL GENERALISSIMO A FAR SUO IL MALCONCIO CARROCCIO, PER SALVINI SAREBBE LA FINE - E IL "VANNACCISMO ALLA VODKA", CIOE' FILO-RUSSO, ALLARMA NON POCO ANCHE GIORGIA MELONI – CON LA CONQUISTA DI CIRCA UN TERZO DEL CONSENSO ALLE EUROPEE, VANNACCI POTREBBE FAR DIVENTARE LA "PREVALENZA DEL CREMLINO" GIA PRESENTE NELLA LEGA DI “SALVINOVSKIJ” DEFINITIVAMENTE DOMINANTE - L’EX PARÀ SI BAGNA PARLANDO DI PUTIN: “NEGLI ULTIMI VENT’ANNI, HA FATTO RIFIORIRE LA RUSSIA’’ - SE RIUSCISSE A ESPUGNARE LA LEGA, IL GENERALISSIMO CHE FARÀ? MOLLERÀ LA "CAMALEONTE DELLA SGARBATELLA", CHE ABBRACCIA ZELENSKY E ELOGIA GLI UCRAINI PER LA LORO “RESISTENZA EROICA”, DECISO A SFIDARE I FRATELLINI SMIDOLLATI D’ITALIA CHE HANNO MESSO IN SOFFITTA IL BUSTO DEL DUCE E I SILURI DELLA DECIMA MAS? - I VOTI DELLA LEGA SONO IMPRESCINDIBILI PER VINCERE LE POLITICHE DEL 2027, DOVE L’ARMATA BRANCA-MELONI DUELLERA' CON UN INEDITO CENTROSINISTRA UNITO NELLA LOTTA...

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO