
IN QUESTO MONDO DI MATTI, ANCHE VOLARE È DIVENTATO COMPLICATO - DOPO LO SCOPPIO DELLA GUERRA TRA IRAN E ISRAELE, GLI AEREI DI LINEA NON PASSANO PIÙ SOPRA I CIELI DI TEHERAN, MA SORVOLANO... L'AFGHANISTAN (CHE, STRANAMENTE, È LA SOLUZIONE PIÙ SICURA) - I PILOTI CHE TRANSITANO IN QUELLA ZONA DEL PIANETA VENGONO AVVERTITI CHE CORRONO IL RISCHIO DI SUBIRE INTERFERENZE ELETTRONICHE DOVUTE ALLA GUERRA - I VIDEO DEI PASSEGGERI DI UN AEREO DI LINEA CHE RIPRENDONO I MISSILI LANCIATI DALL'IRAN...
@la.repubblica Escono all'improvviso dalla linea dell'orizzone sopra le nuvole: le lunghe scie di fumo dei missili lanciati dall'Iran verso Israele domenica sera sono stati filmati da un aereo di linea che volava sopra la penisola arabica.
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Estratto dell'articolo di Luigi Grassia per www.lastampa.it
LANCIO DI MISSILI IRANIANI VISTO DA UN AEREO
Aspetti bizzarri della geopolitica applicati all’aviazione: per evitare la guerra, in questi giorni gli aerei di linea non passano più sull’Iran, però sorvolano (quello sì) l’Afghanistan.
Potrebbe non sembrare un grande vantaggio per la sicurezza dei voli, ma c’è un metodo in questa apparente follia: secondo il rapporto SafeAirSpace che viene costantemente aggiornato dalla rete internazionale OpsGroup e che fotografa la situazione del sistema aeronautico mondiale, al momento lo spazio aereo dell’Iran, al pari di quello di Israele (e anche della Giordania, della Siria e dell’Iraq, che stanno in mezzo), presenta un grado di pericolo 1 (il più alto) mentre lo spazio aereo dell’Afghanistan appartiene alla categoria 2.
In fin dei conti il cielo sopra l’Afghanistan non è teatro di battaglie aeree e missilistiche, benché non si possa mai dire, magari qualche gruppuscolo guerrigliero dotato di armi anti-aeree considera offensivo che un Airbus o un Boeing abbiano la sfrontatezza di passargli sopra la testa.
Esistono due rotte per evitare il teatro di guerra Israele-Iran: quella Nord passa dal Mar Caspio e (appunto) dall’Afghanistan mentre quella Sud è rappresentata dal corridoio Egitto-Mar Rosso-Arabia Saudita. Il rapporto SafeAirSpace segnala che anche un settore dello spazio aereo dell’Europa, cioè quello di Cipro, pur non essendo sulla direttrice Israele-Iran è così vicino alla zona di guerra da poter suscitare qualche preoccupazione, ma non ha subito grandi limitazioni per via dell’elevata domanda di voli da e per l’isola e attraverso i suoi cieli.
LANCIO DI MISSILI IRANIANI VISTO DA UN AEREO 2
I piloti in transito però sono avvertiti del rischio non tanto di missili quanto di interferenze elettroniche dovute alle attività belliche. C’è da segnalare che nelle zone limitrofe al conflitto anche a un Paese turistico come la Turchia è attribuito un codice di insicurezza, il livello 3 per il suo confine meridionale con la Siria, che è un Paese problematico di suo, anche a prescindere agli effetti indiretti della guerra Israele-Iran.
Osservando la carta geografica del mondo, la più vasta fra le macro-zone di colore rosso, che caratterizza il livello di rischio 1, è ovviamente quella composta da Russia a Ucraina; nelle stesse condizioni si trovano Libia, Sudan e Yemen, tutti Paesi coinvolti in guerre. Ma ci sono anche altre zone pericolose, e in particolare si segnala il rischio 2 del Pakistan (in arancione) e il rischio 3 dell’India (in giallo): qui la situazione potrebbe rapidamente degenerare visto che questi due Paesi, entrambi potenze nucleari, sono sull’orlo di una guerra aperta.
MAPPA DEI PAESI IL CUI SPAZIO AEREO E A RISCHIO
Tuttavia c’è un elemento di fragilità nel sistema aeronautico internazionale: non esiste un demiurgo mondiale col potere di stabilire dove si può volare e dove no per situazioni di pericolo. Sono i singoli Stati a decidere se il loro spazio aereo va (eventualmente) chiuso, e sono ancora gli Stati a sconsigliare o a proibire alle loro compagnie aeree di sorvolare altri Stati ritenuti a rischio. [...]
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LANCIO DI MISSILI IRANIANI VISTO DA UN AEREO