cannibale

INTERVISTA CON IL CANNIBALE - FACCIA A FACCIA CON NEGROMONTE, IL DOCENTE BRASILIANO CHE CUCINAVA LE SUE VITTIME E VENDEVA IN STRADA LE TORTE DI CARNE UMANA MACINATA PER PURIFICARE IL MONDO

Matt Roper per “Daily Mail”

 

negromonte in prigionenegromonte in prigione

L’uomo seduto al tavolo si lecca le labbra ad ogni parola. Un gesto inquietante visto che si tratta di uno dei più noti assassini al mondo, che macellava senza pietà le giovani vittime e  poi le mangiava, condite con cipolle e origano oppure le faceva al vapore con verdure.

 

negromonte e la bambina a cui diede da mangiare la madrenegromonte e la bambina a cui diede da mangiare la madre

Il cannibale Jorge Beltrao Negromonte oggi ha 54 anni, non mangia carne umana da tre anni e io devo passare le prossime quattro ore con lui. E’ chiamato lo “Sweeney Todd brasiliano” perché macinava le vittime e ci farciva le torte salate, poi le vendeva a ignari clienti per le strade di Guaranhuns, nel nord del Brasile. Una volta ammazzò una madre davanti alla figlia di 18 mesi, e il giorno dopo gliela servì per pranzo.

 

nel giardino dei cannibalinel giardino dei cannibali

Negromonte, ex professore universitario, ha giustificato le sue azioni dicendo che uccideva solo donne che avrebbero dato alla nascita futuri ladri e farabutti. Divorando la loro carne, si purificava dal peccato di omicidio. Insieme a sua moglie Isabel Pires e alla giovane amante Bruna da Silva, creò un macabro culto, convinto di aiutare il mondo a liberarsi dalle energie negative.

 

Dietro questo, c’era anche il forte risentimento per la sua incapacità di avere figli. Attualmente è in cella, che divide con altri 33 detenuti. Qui resterà per altri venti anni. Viene scortato da me, ammanettato, rasato a zero. Mi allunga la mano e cerca un contatto visivo. E’ un tipo controllato, freddo, non alza la voce, è calmo, parla in modo erudito. Le guardie confermano che si comporta bene, fa battute, scherza sul fatto che vorrebbe lavorare nelle cucine della prigione, ma lui stesso rivela di essere pronto ad uccidere di nuovo: «E’ un bene che io stia qui dentro. E’ per la sicurezza delle persone. Se uscissi oggi, poteri rifarlo».

la strega brunala strega brunanegromonte e la amante brunanegromonte e la amante bruna

 

Riguardo al sapore della carne umana ammette: «Per me non è diversa da quella di manzo. Ha lo stesso sapore e la stessa consistenza succulenta. Nè più né meno deliziosa del manzo. A prepararla erano le donne. La cucinavamo nella  “guisada” messicana insieme alle verdure. Isabel chiamava il piatto “Macaxeira”. La carne durava tre o quattro giorni, la mangiavamo a pranzo e cena finché non finiva».

la prigione di recifela prigione di recife

 

E’ stato condannato per l’omicidio di tre giovani donne, di 17, 20 e 21 anni. Insieme alle due complici era a capo di una setta religiosa che predicava il controllo della popolazione e la purificazione del mondo. L’ispirazione veniva da un libro di riti satanici. Il trio scovava le donne incinte e si proponeva di fare babysitting, per poi banchettare coi loro corpi in un orrido rituale. Furono scoperti nel 2012 e gli abitanti della zona appresero di aver mangiato inconsapevolmente carne umana nelle “empanadas” vendute in strada dalla moglie Isabel.

 

la cannibale isabel piresla cannibale isabel pires

In tribunale Negromonte dichiarò che non era sua intenzione uccidere. Era controllato dall’amante Bruna, 27 anni, che era una strega e approfittava dei suoi attacchi psicotici. Lui ricorda: «Mia moglie ha perso un un figlio, poi un altro. Dopo essere andati dai medici non è più riuscita a restare incinta. Ma poi ti guardi in giro ed è pieno di gente ignorante che sforna un figlio dietro l’altro e non ha niente di buono da trasmettere. Vengono qui a trovare i loro figli e non sanno parlare nemmeno il portoghese. Mi disturba sentire le persone che parlano in modo non corretto. Per il governo più sono ignoranti, meglio è. Non so se le mie vittime fossero innocenti o meno. Lo sa Bruna. Per quanto riguarda il dolore delle loro famiglie, be’, è lo stesso che provo io che una famiglia non ce l’ho. Anche io mi sento una vittima».

jessica mangiata dai cannibalijessica mangiata dai cannibali

 

Megalomania e narcisismo vanno spesso a braccio con la psicopatia. Negromonte non fa che ripetere le sue qualifiche accademiche, definirsi una “mente superiore con la vocazione di educare gli altri”. Durante l’intervista si paragona a Leonardo da Vinci, Einstein, Nerone e Mosè. Però ammette anche di essere malato, uno schizofrenico paranoico: «Quando ho un attacco vedo ombre intorno a me, sento voci che parlano e mi dicono cosa fare. Non ho controllo su quello che faccio, altre persone possono usarmi come vogliono. Bruna mi convinse a smettere di prendere le medicine ed ebbe l’idea di mangiare le vittime. Lei mi dominava, io eseguivo».

 

il cannibale negromonteil cannibale negromonte

Psicopatico sin da bambino, vedeva cose che altri non vedevano. Eppure era un eccellente studente, sempre primo della classe, figlio di due persone colte, maestro di arti marziali, attivista contro la dittatura e oratore per i diritti umani. Dopo dieci anni di matrimonio, scoprì che con Isabel c’era un amore fraterno. Accolsero in casa l’amante Bruna e poco dopo cominciarono i crimini. La prima fu Jessica. Lui la uccise e le altre due seppellirono le ossa in giardino, infilarono i pezzi di corpo nel frigorifero e in seguito li cucinarono. Si trasferirono in un’altra città dove fondarono il culto “Il cartello”.

i disegni di negromontei disegni di negromonte

 

i resti delle vittime dei cannibalii resti delle vittime dei cannibali

Negromonte scriveva sul diario: «E’ un sollievo vedere il corpo senza vita di un adolescente malefico». La seconda vittima fu Gicelly. Bruna gli disse che non era una buona cristiana, lui la sgozzò in bagno. E di nuovo ebbero la cena. La terza vittima e il terzo pasto fu Alexandra. Grazie alla sua scomparsa, la polizia rintracciò i criminali. Nel giardino trovarono altre due fosse pronte per ospitare le successive due vittime.

 

Prosegue il serial killer: «Continuo a guardare il cielo e a dire che tutto questo non è realtà. Come è potuto accadere? Sono una persona buona, aiuto gli altri. Vorrei non aver mai incontrato Bruna». Intanto sta formando una nuova setta in galera: «Ci incontriamo il sabato, suoniamo la chitarra e cantiamo al Signore. Dal pulpito insegno cosa è giusto e cosa è sbagliato. Uccidere è peccato». Ma non mostra alcun rimorso per le sue vittime.

gicelly mangiata dai cannibaligicelly mangiata dai cannibaliempanadas di carne umanaempanadas di carne umanaalexandta magiata dai cannibalialexandta magiata dai cannibaliarresto bruna e isabelarresto bruna e isabelarresto negromontearresto negromontecasa degli orrori in brasilecasa degli orrori in brasilefunerale di gisellyfunerale di giselly

 

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...