virginia raggi

ROMA & IL SOLITO CLAN CLAN - I CASAMONICA E IL PIANO DI UN ATTENTATO CONTRO VIRGINIA RAGGI: “TROVIAMO L’ESPLOSIVO PER LA SINDACA” – IL MAGISTRATO SABELLA: “IPOTIZZARE UN ATTENTATO DINAMITARDO CON USO DI ESPLOSIVI PRESUPPONE UNA FORZA MILITARE CHE I CASAMONICA NON HANNO. MI AUGURO CHE SI ACCERTI CHE SI TRATTI DI UNA NOTIZIA INFONDATA. C’È ANCHE QUALCOSA DI ANOMALO IN QUESTA NOTIZIA, PERCHÉ... - E POI PARLA DI OSTIA

1 - UNA RIUNIONE DEI CASAMONICA. IL PIANO DEL CLAN

raggi casal bruciato

Da “il Messaggero”

 

Una riunione tra componenti del clan Casamonica, durante la quale si è parlato di «esplosivo da reperire» per preparare un attentato contro la sindaca Virginia Raggi e contro alcuni pm della procura di Roma. È quello che una fonte confidenziale ha raccontato alla Finanza. La segnalazione è stata inviata alla Prefettura dai magistrati e la scorta della prima cittadina è stata rinforzata per motivi di sicurezza. La Procura, però, non ha aperto nessun fascicolo d' indagine.

 

Nel frattempo, ieri, alla Raggi sono arrivati attestati di solidarietà bipartisan: dal leader M5S Di Maio ma anche dal segretario del Pd Zingaretti, dal ministro dell' Interno Salvini, dal presidente pentastellato della commissione parlamentare Antimafia Morra.

VIRGINIA RAGGI

 

2 - SABELLA: “MINACCE A RAGGI? IPOTIZZARE UN ATTENTATO DINAMITARDO CON USO DI ESPLOSIVI PRESUPPONE…”

Da www.radiocusanocampus.it

 

raggi alla demolizione delle ville dei casamonica 3

Il magistrato Alfonso Sabella è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

raggi

 

raggi alla demolizione delle ville dei casamonica 1

Sulle minacce a Raggi da parte dei Casamonica che hanno portato al rafforzamento della scorta alla sindaca di Roma. “Esprimo la mia solidarietà a Virginia Raggi, non tanto come sindaco ma come mamma e come donna –ha affermato Sabella-. Essere costretta a vivere con la scorta, in una macchina blindata, con limiti di spostamenti è una cosa che non auguro a nessuno. Ciò premesso, chiaro che si tratta di una notizia confidenziale e che lascia il tempo che trova. Ipotizzare un attentato dinamitardo con uso di esplosivi presuppone una forza militare molto ben organizzata e poi non si sa a chi converrebbe. L’esperienza di questi anni dimostra che incattivire lo Stato significa farlo reagire in maniera più pesante di quanto sta facendo oggi.

donne casamonica

 

Mi auguro che si accerti a breve che si tratti di una notizia infondata e che la sindaca Raggi possa tornare a vivere nella normalità. Attualmente non credo che i Casamonica abbiano la potenza per fare quel tipo di attentati, questi attentati in Italia li ha fatti solo Cosa Nostra. E quelle operazioni non gli hanno certo fatto bene, visto che adesso la potenza militare di Cosa nostra è scesa moltissimo e ha perso anche il primato nelle mafie italiane. C’è anche qualcosa di anomalo in questa notizia, perché ho letto che il pm nel mirino sarebbe il collega Mario Palazzi, che è un collega che ha fatto un lavoro straordinario a Ostia, ma mi pare che dei Casamonica non si sia mai occupato”.

 

raggi di maio

Su Ostia. “A Ostia c’è una sorta di controllo del territorio, a differenza di altre parti di Roma, che rende in qualche modo tutto possibile. Ricordiamo che in questo municipio abbiamo avuto il caso recente del povero Manuel. Al di là di quelle che possono essere le operazioni di facciata, quando si portano gli elicotteri per mezz’ora, credo che serva rafforzare le operazioni ordinarie. Io sono contrario alla militarizzazione del territorio e alle operazioni a favor di telecamera, non credo che vadano adottati strumenti eccezionali, vanno adottati strumenti ordinari e vanno istituzionalizzati, noi la mafia in Sicilia l’abbiamo combattuta così e l’abbiamo ridotta ai minimi termini. Venire a Ostia due giorni, portando l’esercito e facendo riprendere due elicotteri dalle telecamere, non credo faccia un grande servizio ai cittadini. C’è bisogno di più controlli, di telecamere di sorveglianza che lo Stato si riprenda quel controllo del territorio di cui i clan si sono appropriati”.

raggi alla demolizione delle ville dei casamonica 5raggi alla demolizione delle ville dei casamonica 2virginia raggi visita la famiglia rom a casal bruciato 13casamonicaIL TESORO DEI CASAMONICA virginia raggi visita la famiglia rom a casal bruciato 9raggi alla demolizione delle ville dei casamonica 7virginia raggi all'altare della patria per il 25 aprile 4virginia raggi all'altare della patria per il 25 aprile 2virginia raggi all'altare della patria per il 25 aprile 1virginia raggi all'altare della patria per il 25 aprile 5virginia raggi visita la famiglia rom a casal bruciato 10virginia raggi porta san paolo 25 aprile festa della liberazione 1virginia raggi porta san paolo 25 aprile festa della liberazione 3virginia raggi pranza da sola dopo le manifestazioni per il 25 aprile 5virginia raggi pranza da sola dopo le manifestazioni per il 25 aprile 3virginia raggi pranza da sola dopo le manifestazioni per il 25 aprile 2virginia raggi pranza da sola dopo le manifestazioni per il 25 aprile 1virginia raggi visita la famiglia rom a casal bruciato 8virginia raggi visita la famiglia rom a casal bruciato 14

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO