olivia pratt korbel

LIVERPOOL A MANO ARMATA – LA CITTÀ È SOTTO CHOC PER IL BRUTALE OMICIDIO DI OLIVIA PRATT-KORBELL, LA BIMBA DI 9 ANNI UCCISA IN CASA SUA DURANTE UNA SPARATORIA TRA GANG: UN CRIMINALE È ENTRATO NELL’APPARTAMENTO DELLA FAMIGLIA PER TENTARE DI SCAPPARE AL RIVALE CHE, FREGANDOSENE DELLA PRESENZA DELLA MAMMA CON LA FIGLIA, HA FATTO FUOCO COLPENDO LA BIMBA AL PETTO – L’INTERA COMUNITÀ È MOBILITATA A CACCIA DELL’ASSASSINO E…

Paola De Carolis per il “Corriere della sera”

 

liverpool l'attacco in cui e' morta olivia pratt korbel

Gli agenti armati sulle strade, una dozzina di abitazioni private perquisite, lo sconcerto di una città intera e, a Kingheath Avenue, loro, i bambini. Si tengono per mano, piangono, lasciano mazzi di fiori, orsacchiotti, palloncini. Hanno perso un'amica, una compagna di scuola, una bimba che tutti oggi descrivono come «un raggio di sole» e che non aveva niente a che fare con quel mondo brutto e cattivo che le ha tolto la vita.

Olivia Pratt-Korbell aveva nove anni. È stata raggiunta da un proiettile a casa sua, ultima e più giovane vittima di una sanguinosa guerra tra gang che a Liverpool ha ucciso tre persone nel corso di una settimana.

olivia pratt korbel la bambina uccisa a liverpool 2

 

Maglietta a pois, salopette rosa pallido, un timido sorriso sulle labbra: la foto di Olivia ieri ha commosso il Regno Unito dalle prime pagine di tutti i giornali. Era pronta per andare a letto quando ha seguito la madre Cheryl che, sentendo rumori per strada, ha schiuso la porta di casa per capire cosa stava succedendo.

Un uomo si è infilato in casa sua per sfuggire al sicario che lo inseguiva. La madre di Olivia ha cercato di chiudere la porta ma l'assassino ha sparato lo stesso, tre volte, colpendo la donna sul polso e la bambina al petto.

olivia pratt korbel la bambina uccisa a liverpool 3

 

Nel quartiere di Dovecot la gente è sconvolta. Il Liverpool Echo , con il titolo «Da che parte state?», chiede la collaborazione della comunità: che venga spezzato il silenzio omertoso che protegge le gang e i criminali che continuano a versare sangue innocente sulle strade. «Questo non è il momento di tacere», ha aggiunto la commissaria Serena Kennedy, a capo delle indagini. «La famiglia di Olivia è distrutta. Dobbiamo trovare i responsabili, non solo chi ha sparato ma anche coloro che hanno fornito le armi, i mandanti di questa tragedia».

 

olivia pratt korbel la bambina uccisa a liverpool 1

La gente ha raccolto l'invito. Tre vittime in una settimana sono davvero tante. La piccola Olivia, una bambina che la preside della St Margaret Mary' s Catholic Junior School, Rebecca Wilkinson, descrive come «un cuore gentile», simpatica, adorata dai suoi compagni, ha sciolto le paure di chi non osava. Il nome del responsabile così emerge, sembra. Due fonti si sono fatte avanti per svelare l'identità dell'assassino. Hanno fatto lo stesso nome, ma la polizia del Merseyside lancia un nuovo appello. «Forse pensate che non ci sia bisogno della vostra testimonianza ma non è così», ha detto il commissario Mark Kameen. «Vogliamo ogni briciola di informazione, tutto è importante. Fatevi avanti».

 

L'uomo che era entrato in casa di Olivia e che è stato ferito dai colpi di pistola è stato arrestato. Joseph Nee, 35 anni, un ex spacciatore appena uscito di prigione, aveva violato i termini del suo rilascio e gli inquirenti lo vogliono interrogare sulla dinamica dell'attentato, che considerano premeditato. Il pesante bilancio degli ultimi giorni richiede senza dubbio un rinnovato impegno contro la criminalità organizzata e gli scontri tra bande rivali. «Stiamo mostrando i denti», ha spiegato Kameen. «Questi casi stanno ricevendo il massimo dell'attenzione, non permetteremo che i responsabili scappino».

olivia pratt korbel

 

È probabile che il sicario venga tradito dai suoi stessi mandanti: «C'è un codice etico anche tra i criminali», ha spiegato alla Bbc Paul James, esperto di criminalità organizzata. «Una cosa del genere - una bambina completamente al di fuori del giro uccisa a casa sua - non va giù a nessuno. Il responsabile verrà sicuramente indicato alle autorità. Dubito gli rimangano tanti amici». La voglia di giustizia non potrà alleviare il dolore della famiglia, che oggi piange una figlia, una sorella, una nipote. «Mi scuso per il mondo crudele in cui viviamo e i mostri che lo popolano», ha scritto sui social la cugina Rebecca Korbel.

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