marco balich

"VI SPIEGO PERCHE' GLI EVENTI SPORTIVI SONO GLI UNICI CHE I GIOVANI GUARDANO IN TV" – IL GRAN CERIMONIERE MARCO BALICH: “HO PRODOTTO MOLTI SPETTACOLI MUSICALI PER LA TV, NON L'ASPETTO MIGLIORE DELLA CULTURA ITALIANA. LA TELEVISIONE MANCA DI EMOZIONE - LA MESSA CELEBRATA DA PAPA FRANCESCO DURANTE IL COVID, INVECE, E' L'ESEMPIO DI QUALCOSA DI SPECIALE. UN VECCHIO SEDUTO SUL TRONO A IMPARTIRE LA BENEDIZIONE..." - E SULLA CERIMONIA DI APERTURA DEI GIOCHI DI MILANO-CORTINA RIVELA...

Alain Elkann per “Specchio – La Stampa”

 

MARCO BALICH TOKYO 2020

Marco Balich è il fondatore, presidente e principale creativo del Balich Wonder Studio. Nato nel 1962, ha studiato legge prima di organizzare nel 1989 lo straordinario concerto dei Pink Floyd su un palco galleggiante a Venezia, il suo esordio nel mondo dei grandi eventi. Oggi vanta la direzione di 14 cerimonie olimpiche e 12 di Giochi regionali, un record.

 

Come si definirebbe?

«Non ho ancora trovato la definizione giusta. Sono un produttore e creativo curioso. Mi piace creare grandi manifestazioni emotive che influenzano centinaia di milioni di persone. Sono sempre stato affascinato da grandi eventi che creano un senso di emozione all'unisono, il brivido e l'eccitazione che lega le persone. Nonostante abbia 60 anni disprezzo il cinismo, e sono innamorato delle energie fresche e delle emozioni da pelle d'oca, indipendentemente dal fatto che nascano dalla cultura, dalla celebrazione di una nazione o di un anniversario».

BALICH 3

 

Come ha inventato il suo lavoro?

«Sono sempre stato molto curioso, e negli anni '80 c'era il boom dei grandi tour: U2, Pink Floyd, Rolling Stones. Prima, tranne Woodstock o altri eventi mitologici, i concerti non venivano prodotti bene, non era un'industria. Per me, erano stati il primo assaggio di quel momento di pura gioia che si può vivere insieme a tante altre persone».

 

Lei ha lavorato per la televisione, le è piaciuto?

olimpiadi sochi 2014 by balich

«Ho prodotto molti spettacoli musicali per la televisione italiana, non l'aspetto migliore della cultura italiana. Fu però una bella esperienza, perché praticamente tutto quello che facciamo oggi viene trasmesso dalla TV e sapere come funziona è importante. Però manca di emozione, la sensazione di essere lì in quel momento, a una cerimonia olimpica per esempio, non viene colta dalle telecamere. 

 

Per esempio, la messa celebrata da papa Francesco durante il Covid, nella piazza vuota, era un'emozione fortissima. Un vecchio seduto sul trono a impartire la benedizione, un'immagine potentissima perfino per uno non molto religioso come me. Ecco, quello è un esempio perfetto di qualcosa di speciale. È per questo che gli eventi sportivi sono gli unici che i giovani guardano in televisione, perché accade lì, in quel preciso momento, ora».

 

olimpiadi torino 2006 by balich

Nel 2002 lei aveva creato le cerimonie di apertura e di chiusura delle Olimpiadi invernali a Salt Lake City e quindi a Torino nel 2006. Ne sono seguiti numerosi altri, Brasile, Messico, Tokyo, Kazakhstan, Arabia Saudita, Turkmenistan, l'Expo 2015 a Milano Come ha iniziato? 

«Ero nella nazionale giovanile di scherma, perciò ho sempre avuto un grande amore per le Olimpiadi. A Salt Lake City doveva esserci la cerimonia per la prossima città olimpionica, Torino, e non potevamo fare nulla perché c'era appena stato l'11 settembre e i voli per gli Usa erano bloccati. Ero arrivato con un team piccolissimo in una nazione ferita e ansiosa di ripartire, e le Olimpiadi erano l'occasione per farlo. Ci inventammo le proiezioni sul ghiaccio, fu la prima volta che venivano usate in una cerimonia olimpica».

 

olimpiadi sochi 2014 by balich.

E poi?

«Avevo capito che era quello che volevo fare, le persone migliori, la musica e la coreografia più bella, tutto insieme. Torino 2006 furono le prime Olimpiadi invernali a diventare importanti quanto quelle estive per scala, numeri, impatto e quantità di nazioni in cui sono stati trasmessi. Il momento in cui Pavarotti disse addio al mondo cantando Nessun Dorma è stato incredibile! C'era la Ferrari rossa che disegnò i cinque anelli sul suolo dello stadio. C'era il danzatore Roberto Bolle. Un momento bellissimo».

Balich

 

Quanto tempo avete impiegato per preparare Torino 2006?

«Io mi ci sono dedicato completamente per tre anni. Oggi riesco a fare lo stesso lavoro in due anni: i primi sei mesi per creare l'idea e il team creativo della nazione ospitante, i secondi sei mesi per fare il budget e iniziare a chiedere i permessi, a comporre la musica ecc. Poi, altri sei mesi per i prototipi dei costumi, gli effetti speciali, i macchinari di scena, e infine sei mesi per le prove. Lo stesso procedimento di un grande film di Hollywood».

 

marco balich

Quante persone partecipano a un evento olimpico?

«A Rio avevamo circa 900 persone dietro le quinte e 12 000 tra danzatori e coreografi, e quindi 12 mila paia di scarpe da produrre in tre fabbriche che per sei mesi lavorano solo per noi. Il mio lavoro richiede una certa flessibilità: arriva sempre il momento difficile in cui un coreografo esce pazzo e lascia le prove, e il compositore litiga con il direttore musicale e devi negoziare con il capo di un servizio segreto di uno dei tanti capi di Stato ospiti. Quello che rende divertente il tutto è la varietà delle persone che conosci, in un paio d'anni impari una nuova lingua e una nuova cultura». 

albero della vita expo by balich

 

Le vostre proposte devono rispondere alle peculiarità del Paese ospitante? 

«Ogni nazione ha i suoi simboli. Noi prendiamo i migliori coreografi, registi e stilisti del Paese, e li aiutiamo a produrre un grande evento, il cui scopo è quello di rendere il Paese orgoglioso, di trasmettere valori e simboli in maniera molto comprensibile». 

 

Le cerimonie olimpiche durano ore, come si riesce a mantenere alta l'attenzione? 

«Il ritmo cambia ogni 5 minuti. Quasi il 60% del tempo viene dedicato alla sfilata degli atleti, considerata la parte più noiosa, però ogni nazione aspetta di vedere passare i propri eroi.

 

Marco Balich

Il Comitato olimpico cerca sempre di accorciare la sfilata, ma è impossibile perché ci sono 203 nazioni, con delegazioni in media di 30-40 persone. Vanno messe in fila, tutti con la bandiera giusta, e trattate tutte allo stesso modo. È bellissimo che i Paesi ricchi e quelli poveri alle Olimpiadi hanno gli stessi diritti e competono nello stesso modo». 

 

Sarà lei a fare anche la cerimonia di apertura dei Giochi di Milano Cortina nel febbraio 2026? 

«Mi piacerebbe fare quella esperienza, e cercherei di incoraggiare giovani registi. Mancano tre anni, la decisione verrà presa presto e sarò felicissimo se la scelta cadrà su di noi». 

papa francesco messa covid

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…