maurizio costanzo maria de filippi

“NON C’ERANO AVVISAGLIE” – LO CHOC DI MARIA DE FILIPPI PER LA MORTE DI MAURIZIO COSTANZO, CHE SI È SPENTO A 84 ANNI ALLA CLINICA PAIDEIA DI ROMA DOPO UN RICOVERO DI 12 GIORNI: CHI LE STA VICINO RACCONTA CHE LA PRESENTATRICE È MOLTO PROVATA. L’OPERAZIONE AL COLON ERA ANDATA BENE (“UN PROBLEMINO FASTIDIOSO, MA NON GRAVE”) E LEI LO ANDAVA A TROVARE MATTINA E SERA FACENDO LA SPOLA CON GLI STUDI PER REGISTRARE “AMICI” – LA LORO UNIONE SI ERA TRASFORMATA IN UN’ALLEANZA: PRIMA LUI POTENTISSIMO E LEI UNA SIGNORA NESSUNO DIVENTATA UN PILASTRO DI MEDIASET. DE FILIPPI: “ERO CONSIDERATA UN’IDIOTA, LI CAPIVO. PENSAVANO: LASCIAMO A COSTANZO LO SFIZIO DI MANDARLA IN VIDEO” – CAZZULLO: “COME MOLIÈRE, È MORTO IN SCENA. SENZA MAI SMETTERE DI LAVORARE, CHE PER LUI SIGNIFICAVA VIVERE…”

1. AMORE E ASCOLTI, L’ALLEANZA CON MARIA

Estratto dell’articolo di Renato Franco per il “Corriere della Sera”

 

Maurizio Costanzo Maria De Filippi nel giorno delle nozze

Molto provata, scioccata, basita. È questo lo spettro di sentimenti che attraversa l’animo di Maria De Filippi, che è stata colta di sorpresa dalla morte di Maurizio Costanzo. Non se lo aspettava, non c’erano avvisaglie. Lui era stato ricoverato in una clinica romana per un piccolo intervento, «un problemino fastidioso, ma non grave». Lei lo andava a trovare mattina e sera, poi come sempre al lavoro, a registrare Amici. Una routine normale ed eccezionale li legava ogni giorno da 33 anni. La cena insieme, sempre, ma anche le vacanze (tranne in montagna a sciare, andava solo lei), una convivenza quasi simbiotica che il Covid aveva cementato ancor di più. Con il tempo lei era diventata il suo sergente di ferro — come scherzavano tra loro: controllava dieta e salute, centellinava cibi e dolci.

Maurizio Costanzo Maria De Filippi

 

Il loro è stato un amore (insieme hanno avuto un figlio adottivo Gabriele, oggi 30enne), ma anche un’alleanza e una staffetta. L’intesa che si rinsalda in un passaggio di testimone. Prima lui potentissimo e lei una signora nessuno, ma con tanta stoffa. Infatti cresce alla velocità della luce. Arriva il momento in cui in coppia sono «la» televisione, ascolti & potere. Un sodalizio (non solo sentimentale) che continua finché lei — forte dei 23 anni in meno — diventa il pilastro di Mediaset come un tempo era stato lui. Costanzo & De Filippi, un marchio, un brand, una coppia indissolubile, la più potente della tv. […]

maria de filippi maurizio costanzo

 

All’inizio Queen Mary era ancora una principessa povera: «Quando ancora non ero popolare, e arrivavamo nei posti, mi sentivo messa da parte, direi sicuramente di essere stata gelosa di Maurizio. Poi ho imparato che Maurizio sa esserci, è un punto fermo, penso che mi abbia rasserenato. Io avevo due lati diversi. Uno molto forte, la certezza di saper fare, mentre dal punto di vista emotivo ero insicura».

 

La scelta di mandarla per la prima volta in onda è sua: «Ero considerata un’idiota... Però, sia chiaro, li capivo, gli altri. Pensavano è quella del momento, lasciamo a Costanzo lo sfizio di mandarla in video, l’anno prossimo ce ne sarà un’altra». Quanto si sbagliavano.

maurizio costanzo maria de filippi

 

[…]

2. COSTANZO IL SALOTTO IN TV

Estratto dell’articolo di Aldo Cazzullo per il "Corriere della Sera"

Come Molière, Maurizio Costanzo è morto in scena. O, se si preferisce un’espressione di Renzo Piano, è morto nel cantiere. Senza mai smettere di lavorare; che per lui significava vivere.

Ha fatto un sacco di cose, quasi tutte (anche se non tutte) molto bene. Fu il primo a invitare in televisione i capi del partito comunista. A Bontà loro chiedeva a ogni ospite: «Cosa c’è dietro l’angolo?». Giancarlo Pajetta rispose: «Un altro angolo». Il suo grande rivale Giorgio Amendola, ingelosito, volle essere intervistato pure lui.

 

Scrisse Una giornata particolare per Scola e Se telefonando per Mina. Lavorò a Paese Sera con Mughini e Dario Argento, firmando Maurice Costance per far credere di essere francese. Inventò un genere, la tv popolare, parlando pochissimo: bastava una sua battuta in un romanesco sminuzzato per far aprire una persona e un mondo. Si iscrisse alla P2, diresse un giornale della Rizzoli piduista, ma a differenza di altri ammise di aver sbagliato. Inventò Vittorio Sgarbi e Maria De Filippi, forse l’uomo e la donna più conosciuti d’Italia. Distrusse Pippo Baudo divenuto improvvidamente direttore di Canale 5; il vero capo di Canale 5 era lui; i rapporti di forza furono presto ristabiliti. Introdusse Giovanni Falcone al grande pubblico. La mafia tentò di ammazzarlo.

nozze di maurizio costanzo e maria de filippi, celebra francesco rutelli

Di oltre mezzo secolo di carriera, quello fu il momento più tragico e nello stesso tempo epico.

 

Lui era convinto di essere stato salvato da suo padre, anzi da «papà mio», come diceva in romanesco. […]

Il padre morì che Maurizio aveva ventidue anni. Il suo grande rimpianto era che non avesse potuto vedere quello che aveva fatto. «Ogni mattina al risveglio penso a papà mio. È come un angelo protettore. Spero tanto di rivedere lui e la mamma». Quindi crede nell’Aldilà? «Ci spero. Credo un po’ anche alla reincarnazione: da secoli siamo sempre gli stessi. Io ad esempio penso di essere stato un monsignore. Ma mi sarebbe piaciuto vivere a Betlemme, e veder arrivare i Re Magi».

maurizio costanzo e maria de filippi

 

Il Costanzo Show all’inizio era settimanale, su Rete 4. Berlusconi comprò tutto con lui dentro. Lo chiamò a Portofino, c’era pure Freccero, e disse: d’ora in poi lo facciamo tutti i giorni […]

Al Costanzo Show cominciarono gli Uno contro tutti. Per Bossi scoppiò una rissa: «Si menarono proprio, leghisti contro gli altri, sotto gli occhi dell’Umberto. Carmelo Bene invece litigò con il pubblico, e si prese gli insulti e gli sputi della prima fila». Alda Merini venne a raccontare gli elettrochoc che aveva subito, disse che l’avevano sfrattata, Costanzo lanciò una sottoscrizione in diretta e le salvò la casa. Una sera Platinette si tolse la parrucca, e rivelò di essere Mauro Coruzzi. Arrivò un ragazzo di Correggio con la chitarra, il pubblico non apprezzò le canzoni, Costanzo disse: questo ha un grande avvenire. Era Ligabue. […]

 

maria de filippi e maurizio costanzo

Da cronista intervistò Pier Paolo Pasolini e Curzio Malaparte, che viveva in albergo, circondato dai suoi bassotti, tra cui uno chiamato Curtino. Da allora pure lui ha sempre avuto bassotti.

Pochi mesi dopo la bomba ci fu la discesa in campo di Berlusconi. «Ci chiamò tutti ad Arcore, c’erano anche Mentana e Giuliano Ferrara.

Alla fine lo presi da parte e gli dissi: io non ti voterò mai, ma non dirò mai una parola contro di te».

 

costanzo de filippi

A un certo punto Costanzo consigliava contemporaneamente Berlusconi e Rutelli, che erano entrambi candidati a Palazzo Chigi, e conduceva una trasmissione su Mediaset e una sulla Rai, che in teoria erano concorrenti.

Come tutti sanno non era bello, di persona il suo aspetto per dirla tutta era particolarmente sgraziato — la testa enorme quasi senza collo —, eppure era come i cavalli di razza, che brutti non sono mai. Non a caso ha avuto una vita sentimentale da divo di Hollywood, sempre accanto a donne bellissime, e con fidanzate insospettabili dietro le quinte. Il matrimonio giusto fu il quarto. Incontrò Maria De Filippi a Venezia, in un convegno. […]

 

maurizio costanzo e maria de filippi

Andare ospite di Costanzo era un rito. Ti portavano in uno sgabuzzino a bagno d’ombra, dove lui ti riceveva in modo sbrigativo eppure accurato, consegnandoti una tartarughina portafortuna in ceramica — animale totemico, cui in effetti somigliava — e dicendo poche parole il cui senso era: ti ringrazio per essere venuto, ma dovresti essere tu a ringraziare me. Era uomo di straordinaria rapidità mentale. A lungo ha avuto molto potere, anche se come ogni vero potente negava di esserlo: «Mica sono Andreotti. Io al massimo posso lanciare un cantante».

maria de filippi

 

Sapeva individuare il talento al volo e non sbagliava quasi mai. Non parlava male quasi mai di nessuno, ma poteva essere feroce. Ognuno di noi gli deve qualcosa; anche solo una serata di svago, o una certa idea del nostro Paese. […]

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