
OCCHIO A VANTARVI DELLE VOSTRE TROMBATE: RISCHIATE IL POSTO DI LAVORO – A MODENA UN DIPENDENTE DI UN CIRCOLO ESCLUSIVO È STATO LICENZIATO DOPO CHE SI È PAVONEGGIATO CON I COLLEGHI, SOSTENENDO DI AVERE UNA RELAZIONE SESSUALE CON UNA IMPORTANTE CLIENTE – QUANDO LA DONNA È VENUTA A SAPERE DEI PETTEGOLEZZI HA INFORMATO LA DIREZIONE DEL CLUB CHE LO HA MESSO ALLA PORTA: L’UOMO HA FATTO RICORSO IN TRIBUNALE, MA PER I GIUDICI IL LICENZIAMENTO È STATO GIUSTO …
Estratto dell'articolo di Vincenzo Brunelli per www.corriere.it
Vantarsi con gli amici e i colleghi di lavoro di avere una relazione con una donna sposata è costato molto caro al dipendente dii un circolo esclusivo di Modena.
Uno dei responsabili di bar e ristorante, nell'estate 2024 ha iniziato a compiacersi di avere una relazione sessuale con una cliente. La donna però è sposata e lui si è pavoneggiato per settimane con colleghi e clienti e addirittura col personal trainer della donna - anche con messaggi - di averla sedotta.
Non solo si è vantato della tresca amorosa con la signora ma era sceso nei particolari […] In una di queste occasioni, stando al processo civile, avrebbe avvicinato il personal trainer della donna per raccontare quello che secondo lui stava vivendo: addirittura chiedendo all’allenatore se pure lui fosse riuscito ad avere una storia con la stessa donna, scendendo in particolari decisamente volgari.
A fine agosto del 2024 la donna che è molto benvoluta all’interno del club viene a sapere tutto e inizia a raccogliere testimonianze negando categoricamente che abbia una relazione con questo signore. Raccolte tutte le testimonianze scrive alla direzione del club sottolineando che non intende rinnovare l'abbonamento per tutti questi motivi e che si tutelerà legalmente contro queste calunnie e diffamazioni. Il club modenese ha avviato un provvedimento disciplinare e a fine settembre ha licenziato il millantatore.
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L'uomo decide di impugnare in tribunale a Modena il licenziamento ma anche i giudici della terza sezione civile concordano con il club: licenziamento legittimo, e condannano l'uomo anche circa 5 mila euro di spese di giudizio.
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