spaccio

OGNI CITTÀ HA IL SUO ''BOSCHETTO'' - C'È ROGOREDO A MILANO E VIA DEI LUCANI A ROMA DOVE È MORTA DESIRÉE. MA TUTTA ITALIA È PIENA DI ''BUCHI NERI'' DELLO SPACCIO DOVE LE AUTORITÀ NON ENTRANO. NELLA SOLA MACERATA DOVE MORÌ PAMELA MASTROPIETRO SONO STATI INDIVIDUATI 100 SPACCIATORI NIGERIANI - TORINO, GENOVA BOLOGNA, FIRENZE, ROMA, NAPOLI, BARI, PALERMO E CAGLIARI: LA MAPPA PUBBLICATA DA ''VOI''

VOI LA MAPPA DELLO SPACCIO

 

Marco Gregoretti per il settimanale ''Voi''

 

Arianna Macrì, 25 anni, cameriera: il 26 gennaio scorso il suo fidanzato, tornando a casa, a Vittorio Veneto, in provincia di Treviso, l‘ha trovata stesa a terra. Morta. Si era iniettata una dose della micidiale eroina gialla, quella venduta a prezzi stracciati dai pusher della mafia nigeriana. A volte la regalano per “schiavizzare” ragazze come la povera Desiré Mariottini, 16 anni, uccisa nella notte del 19 ottobre scorso, a Roma, in uno stabile in disuso di San Lorenzo trasformato in luogo di spaccio e di abbandono. Arianna è l’ultima di una serie di giovani vite stroncate da questa sostanza, che si sta insinuando velocemente tra gli adolescenti. D’altronde gli ultimi dati del Dipartimento antidroga della Presidenza del consiglio dei ministri sono da capogiro.

 

RICORDATI LA LAVATRICE

LA MAPPA DELLO SPACCIO IN ITALIA

In Italia in un anno sono stati sequestrati quasi 19 tonnellate di hashish, 90 di marijuana, oltre 4 di cocaina, 600 quintali di eroina, 265mila piantine di cannabis, 21.500 pasticche (il quadruplo rispetto al 2013), quasi 9 quintali di nuove droghe (shaboo, eroina gialla…). Il volume d’affari del mercato degli stupefacenti è di 14,4 miliardi di euro: quasi l’1 per cento del Pil. Più di 11mila persone sono state condannate e si trovano in carcere per reati connessi alla produzione, al traffico e alla detenzione: il 73 per cento dei 39 mila, denunciati ha meno di 30 anni.

 

ECSTASY

La fredda fotografia di questo traffico che non guarda in faccia nessuno è vissuto sulla strada tutti giorni, 24 ore su 24, dalle Forze dell’ordine impegnate in una difficile battaglia, che in alcuni momenti assume i contorni di una vera e propria guerra. L’organizzazione emergente è quella nigeriana ma, come attesta una recente operazione dei Carabinieri di Milano, le bande di fuorilegge albanesi agiscono in modo capillare e usando parole e frasi in codice: “Prendiamo un caffè”, “portami cinque persone per il calcetto”, “ricordati la lavatrice”.

 

SPACCIO

Voi ha fatto un viaggio nell’Italia dei pusher da strada. E ha scoperto che ogni città italiana ha il suo boschetto di Rogoredo, o il suo Parco delle Groane, le due zone franche milanesi dove, in mezzo a rifiuti e degrado, puoi morire senza che nessuno se ne accorga e dove perfino il pirotecnico Fabrizio Corona, in veste di cronista giustiziere, è stato aggredito e malmenato.  Massimo allarme visto che, per il controllo del boschetto di Rogoredo, la Prefettura di Milano ha costituito un Comitato interforze.

 

VIA DEI LUCANI

IL PUSHER DEL CASO MEREDITH

Da Trento a Palermo, passando per Torino, Genova Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo e Cagliari, lo spaccio al dettaglio ha invaso strade, vicoli, piazze, giardini pubblici. Anche in piccole città di provincia il mercato della droga segna e condiziona la quotidianità delle persone. Nella sola Macerata, nei giorni successivi alla morte di Pamela Mastropietro (30 gennaio 2018) la troupe della trasmissione di Quarto Grado (Rete 4) aveva scovato 100 pusher nigeriani.

boschetto di rogoredo 6

 

E che dire di Perugia? Da icona della vivibilità, negli anni Settanta e Ottanta, a crocevia del traffico di stupefacenti, dove si incontrano mafie etniche, ’ndrangheta e camorra. La pista dei pusher da strada fu battuta anche per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher (1° novembre 2007). Gli inquirenti erano sulle tracce di uno spacciatore di cocaina. «Purtroppo ci sfuggì», dice a Voi Giuliano Mignini, il Pm del caso che divise l’Italia.

 

I NUOVI VIAGGI SINTETICI

Penterone, Ketamina, Crystal Meth, Krokodil... Sono alcuni dei principi attivi e delle nuove droghe che stanno inebetendo e uccidendo le nuove generazioni in tutto il mondo. In Italia, oltre al terrificante boom dell’eroina gialla, si sta prendendo importanti fette di mercato la Shaboo, nota anche come “droga dei filippini”. È metanfetamina che da iperattività e toglie il sonno. Con le ovvie conseguenze.

boschetto di rogoredo 1bosco rogoredo

 

la morte di desiree mariottini via dei lucani boschetto di rogoredo 9la morte di desiree mariottini via dei lucani

 

la morte di desiree mariottini via dei lucani boschetto di rogoredo 8boschetto di rogoredo 12la morte di desiree mariottini via dei lucani la morte di desiree mariottini via dei lucani

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO