LA PALAZZOPOLI MILANESE FINISCE A TARALLUCCI E VINO – SECONDO LA CASSAZIONE, “NON CI SONO INDIZI DI CORRUZIONE TRA MANFERDI CATELLA E ALESSANDRO SCANDURRA” – LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA CHE HA DICHIARATO INAMMISSIBILE IL RICORSO DEI PM DI MILANO CONTRO LA REVOCA DEGLI ARRESTI PER CATELLA: “I PAGAMENTI ESEGUITI DA COIMA (LA SOCIETÀ DI CATELLA) NON HANNO COSTITUITO UNA ILLECITA REMUNERAZIONE PER IL PUBBLICO UFFICIALE” – GIORGIA MELONI RINGRAZIA: È TUTTA PUBBLICITÀ NEGATIVA PER I MAGISTRATI, IN VISTA DEL REFERENDUM SULLA GIUSTIZIA...
Cassazione su urbanistica, 'nessun indizio di corruzione su Catella'
manfredi catella alla presentazione del villaggio olimpico di milano foto lapresse.
(ANSA) - MILANO, 18 DIC - I "pagamenti eseguiti da Coima per gli incarichi professionali conferiti all'architetto Scandurra" non hanno "costituito una illecita remunerazione per il pubblico ufficiale". Lo scrive la Cassazione nelle motivazioni della sentenza con cui, il 13 novembre, ha dichiarato inammissibile il ricorso dei pm di Milano nelle indagini sull'urbanistica contro la revoca degli arresti, decisa dal Riesame, per lo sviluppatore immobiliare Manfredi Catella, per l'ex componente della Commissione paesaggio Alessandro Scandurra e per l'imprenditore Andrea Bezziccheri. Per la Suprema Corte è corretta la decisione del Riesame che ha sostenuto che non ci sono "indizi" di corruzione tra Catella e Scandurra
Alessandro Scandurra
manfredi catella
architetto Alessandro Scandurra
I PROTAGONISTI DELL INCHIESTA DELLA PROCURA DI MILANO SULL URBANISTICA
alessandro scandurra
manfredi catella con matteo salvini alla presentazione del villaggio olimpico foto lapresse