1. IL DISTURBATORE FACEVA SESSO A PAGAMENTO E PIPPAVA COCA CON TRE SEDICENNI 2. “FACCIAMO 15 EURO?”. “NO, DI PIÙ”. “ POSSO ARRIVARE FINO A 45 SE LO FAI DA DIETRO” 3. L’ARRESTO È SCATTATO DOPO CHE PAOLINI AVEVA INVIATO A UN LABORATORIO FOTOGRAFICO IMMAGINI E VIDEO DELLE SUE SCOPATE COI RAGAZZETTI PER FARNE STAMPE E DVD 3. SI TRATTA DI DUE ITALIANI E UN RUMENO, CONSENZIENTI E CONSAPEVOLI DI ESSERE RIPRESI 4. NEL 2012 PAOLINI AVEVA PROMOSSO SU FACEBOOK FIRME CONTRO PEDOFILI E STUPRATORI 5. DOPO LE BABY PROSTITUTE DEI PARIOLI, ROMA È ANCORA UNA VOLTA TEATRO DI UNA RACCAPRICCIANTE VICENDA CHE HA PER PROTAGONISTI TRE ADOLESCENTI IN VENDITA

1. DETTAGLI ARRESTO GABRIELE PAOLINI
Il comunicato stampa del Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma


I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno arrestato Gabriele Paolini, 34 anni, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Roma, Alessandrina Tudino, su richiesta dei PM della Procura della Repubblica di Roma, Maria Monteleone e Claudia Terracina, per i reati di prostituzione minorile e pornografia minorile in danno di due ragazzi sedicenni italiani, con cui l'arrestato risulta avere avuto rapporti sessuali a pagamento, riprendendoli con una videocamera.

I Carabinieri hanno avviato le indagini a seguito di una denuncia presentata dai titolari di un laboratorio fotografico di Riccione che avevano ricevuto per via telematica da un punto vendita di Roma, via Nomentana, alcuni file fotografici da stampare che ritraevano scene di sesso tra il Paolini e alcuni ragazzi che sembravano minorenni.

A seguito di ciò, i Carabinieri di Riccione informavano i colleghi del Nucleo Investigativo di via in Selci che procedevano agli immediati approfondimenti sulla vicenda, accertando che i file fotografici in argomento erano stati consegnati per la stampa personalmente dallo stesso Gabriele Paolini, il quale, nel tempo, si era servito del punto vendita di via Nomentana anche per la masterizzazione su DVD di alcuni video amatoriali da lui realizzati che non erano ancora stati cancellati dal server informatico del laboratorio fotografico.

I file digitali in questione sono dunque stati sequestrati e analizzati ed quindi è emerso che i video ritraevano scene di sesso tra il Paolini e vari ragazzi adolescenti che venivano indotti al compimento degli atti sessuali, dietro promessa di pagamento di somme di denaro e che erano consapevoli di essere video ripresi.

Il lavoro investigativo svolto dai Carabinieri di via in Selci ha quindi consentito di identificare con certezza due dei ragazzi video ripresi, accertando che si tratta di due minori di nazionalità italiana, entrambi sedicenni, studenti. Un terzo minore identificato, anch'egli sedicenne, romeno, studente, è stato ripreso nudo mentre il Paolini gli proponeva di avere un rapporto sessuale con lui.

Nel corso delle operazioni sono state effettuate perquisizioni domiciliari e sequestrato materiale, anche di natura informatica, ritenuto utile al proseguo delle indagini. E' stata anche individuata e sequestrata la cantina ove venivano portati i giovani in argomento per consumare i rapporti sessuali a pagamento.

L'arrestato è stato associato al carcere di Regina Coeli.

2 - ARRESTO PAOLINI: FECE CAMPAGNA ANTI-PEDOFILI, "FUI ABUSATO"
(ANSA) - Nel 2012 Gabriele Paolini, il disturbatore tv arrestato ieri per induzione e sfruttamento della prostituzione minorile, aveva promosso tramite Facebook una raccolta di firme contro pedofili e stupratori.

"Il motivo del raccogliere queste firme - scriveva - è per mettere fine alle crudeltà dei pedofili e degli stupratori. Avendo avuto anche io una brutta esperienza all'età di 15 anni, posso dirvi che queste persone che abusano di poveri bambini sono senza pietà e senza scrupolo ed è per questo che meritano la pena di morte. Quindi sì alla pena di morte per i pedofili e stupratori e sì alla felicità dei bambini".

3. "ALLORA FACCIAMO 15 EURO?". "NO, DI PIU'". " POSSO ARRIVARE FINO A 30 EURO, MASSIMO 45 SE LO FAI DA DIETRO"
Francesca Musacchio per "il Tempo"

Sesso, soldi e droga. È il vortice in cui Gabriele Paolini, arrestato ieri sera a Roma, trascinava adolescenti che, dietro pagamento, accettavano di avere rapporti intimi con il noto disturbatore televisivo.

Al momento sarebbero tre i minori individuati dagli investigatori, tutti residenti a Roma, che venivano usati dal 39enne per avere rapporti sessuali, che lo stesso documentava con foto e video. Non sono ancora chiare le modalità di adescamento dei minori che forse avveniva in rete o tramite conoscenze.

Quella che è certa, però, è la tendenza pedofila di Paolini incastrato proprio da alcuni video da lui stesso girati. In alcuni di questi, inoltre, emergerebbe una sorta di trattativa sulle cifre da pagare a fronte del rapporto. Un vero e proprio mercato del sesso che non raggiungeva grandi cifre. Il compenso, infatti, veniva pattuito di volta in volta, a seconda delle richieste dei minori. In uno degli incontri registrati, infatti, la cifra inizialmente pattuita era probabilmente di 15 euro. Ma il 39enne, ad un certo punto dell'incontro, era anche disposto a pagare più del doppio pur di trattenere la sua vittima.

«Quindici euro vuoi? - chiede - Ok». Il giovane, però, dopo un po' si ritrae. Allora Paolini, nel timore che potesse tirarsi indietro definitivamente, aumenta la cifra della prestazione. «Abbiamo fatto trenta, girati un attimo», dice. All'ennesimo rifiuto del minore insiste. Ma il giovane non vuole più saperne. Contemporaneamente però rilancia, chiedendo ed ottenendo, 45 euro per rimanere.

Una trattativa gestita al momento, dunque, in base alle circostanze o al tempo a disposizione. In un altro video infatti, sempre lo stesso ragazzo, durante l'atto sessuale fa notare che il tempo a disposizione è scaduto e Paolini, pur di continuare, offre altri 30 euro. Nell'ordinanza di custodia cautelare, infatti, il gip Alessandra Tudino, scrive: «Appare all'evidenza come siano proprio le offerte di denaro, iniziali e progressivamente proposte a rialzo, a vincere la resistenza delle parti offese, con ciò configurandosi una specifica modalità induttiva, idonea a condizionare la capacità di autodeterminazione delle vittime».

Una vera e propria induzione alla prostituzione minorile, dunque, che aveva come obiettivo giovanissimi ragazzi allettati, probabilmente, dal guadagno facile. In tutto questo vortice di follia, però, non poteva mancare la droga. Sempre nei video sequestrati, infatti, Paolini è in compagnia di uno dei minori e, probabilmente prima del rapporto sessuale, fanno uso di sostanze stupefacenti.

«Poi Angelo ce n'ha sette?», chiede il 39enne. «Di grammi», risponde il ragazzo. E ancora Paolini: «Quindi ne prendiamo un po' di più?». «Ehh!", aggiunge il giovane. Ad aggravare la posizione del «disturbatore» proprio quei video e quelle foto che, secondo gli inquirenti, potevano avere un mercato a parte. Nel negozio di Rimini, da dove è partita l'indagine, i carabinieri hanno sequestrato 72 fotografie.

Successivamente, il gestore del negozio di Roma da cui partivano le richieste di stampa e masterizzazione ha consegnato agli investigatori 94 scatti e 16 video che riprendevano Paolini in atti sessuali con diversi giovani in età adolescenziale, tra cui i tre che sono stati identificati. Resta da capire adesso quanti altri giovani sono finiti nella rete del «disturbatore» e soprattutto che fine hanno fatto eventuali video e fotografie in possesso di Paolini.

Reclutava e induceva alla prostituzione minorenni in cambio di denaro. Questa è l'accusa con cui è stato arrestato ieri sera a Roma dai carabinieri del nucleo investigativo di via In Selci, Gabriele Paolini, il personaggio televisivo noto per le sue apparizioni di disturbo durante collegamenti esterni in diretta di svariati programmi televisivi. Paolini, 39enne di origini milanesi, oltre ad intrattenere rapporti sessuali con ragazzi minorenni dietro pagamento, filmava e fotografava gli incontri che lui stesso aveva con gli stessi giovani. È l'ennesima brutta storia di sesso e soldi, iniziata presumibilmente a settembre del 2012, in cui sono rimasti coinvolti dei minori.

Dopo le baby prostitute dei Parioli, infatti, Roma è ancora una volta teatro di una raccapricciante vicenda che ha per protagonisti tre adolescenti. Tutto é iniziato lo scorso ottobre, quando a Riccione il gestore di un negozio fotografico ha denunciato ai carabinieri di aver ricevuto un ordine, per via telematica da un esercizio romano, di stampare 80 fotografie dal contenuto pedopornografico. Immediatamente sono scattate le indagini per risalire alla persona che aveva appunto commissionato l'ordine. Attraverso una serie di accertamenti condotti dalle forze dell'ordine si è arrivati all'esercizio della Capitale da cui, in automatico, era partito l'invio delle fotografie.

A quel punto è bastato davvero poco agli investigatori per risalire all'identità di Paolini, che nel frattempo aveva portato altre foto da stampare e dei video da masterizzare, sempre dello stesso tenore. Da quel momento in poi gli investigatori hanno lavorato per individuare i minori coinvolti. Ben presto, infatti, sono risaliti all'identità dei minori che comparivano anche in alcuni video, postati in rete da Paolini, tra cui uno che mostravano le immagini di una giornata al mare. Comparando i volti, infatti, hanno scoperto che gli adolescenti erano le stesse persone che comparivano nelle riprese e nelle foto pedopornografiche.

Insomma, una perversione portata all'esasperazione e che, a quanto pare, andava avanti da qualche tempo. La «consumazione di gravi forme di divulgazione, propiziate dalla perdurante dedizione a pratiche analoghe» e il pericolo della reiterazione del reato, sono infatti alla base dell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Alessandra Tudino. Il rischio che Paolini potesse commercializzare le immagini, secondo gli inquirenti, è altissimo. Il mercato pedopornografico, infatti, è molto florido e trova nella rete la sua massima commercializzazione.

Dalle indagini, poi, è emerso un ulteriore profilo che ha reso ancora più preoccupante il comportamento di Paolini: la pressione psicologica che il 39enne esercitava sui minori per indurli a tenere rapporti omosessuali con lui, anche contro la loro volontà. La costante nella condotta, ovviamente, era sempre la documentazione tramite video e foto che lo stesso faceva durante gli incontri. In una delle riprese, infatti, Paolini è in compagnia di uno dei minori.

Dalle parole e dai gesti, secondo gli inquirenti, è chiaro l'intento: tenta di coinvolgerlo in pratiche sessuali: «... la difficoltà, cioè nel senso ... sapendo anche quali sono i miei gusti ... - dice il Paolini - è proprio una cosa che ti da fastidio? L'idea di un domani ... un domani, magari fra un giorno o fra 10 anni, relazionarti in maniera un po' più intima con un uomo, ti da fastidio a pelle, ma non sei razzista». Vista la resistenza del ragazzo Paolini desiste dal suo intento non senza un pizzico di delusione: «Quindi lo escludi in maniera categorica. Ho capito. D'altronde è giusto anche avere le idee chiare».

Un vero e proprio giro di pedofilia e pedopornografia dunque che, non si esclude, possa aver coinvolto anche altri minori. La abitudini del noto disturbatore televisivo, infatti, non sono ancora del tutto chiare. A parte i suoi intenti sabotatori di questa o quella diretta tv, Paolini a Roma non aveva una residenza ufficiale. A quanto pare, infatti..

 

 

Gabriele Paolini Paolini Gabriele Paolini con la mamma Paolini con i Cugini di Campagna Paolini spiega al pubblico il suo gesto Paolini fotografato dal pubblico Paolini dentro la Fontana di Trevi Paolini con la multa gabriele paolini nudo sulla fontana IL DISTURBATORE TELEVISIVO GABRIELE PAOLINI FOTO ANDREA ARRIGA GABRIELE PAOLINI PARLA CON UN CANE FOTO ANDREA ARRIGA Gabriele Paolini Paolini firma autografi Gabriele Paolini e Giada Da Vinci intervengono contro la Pedofilia GABRIELE PAOLINI GABRIELE PAOLINI GABRIELE PAOLINI

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