
PERCHÉ A STEFANO ARGENTINO, L’ASSASSINO DI SARA CAMPANELLA, CHE SI È SUICIDATO IN CARCERE, È STATA REVOCATA LA SORVEGLIANZA SOLO QUINDICI GIORNI FA? IL 27ENNE PER MESI AVEVA MANIFESTATO LA VOLONTÀ DI TOGLIERSI LA VITA, ANCHE SE DOPO I COLLOQUI CON PSICOLOGI E TERAPEUTI LA SITUAZIONE SEMBRAVA MIGLIORATA - AVEVA RIPRESO A MANGIARE DOPO AVER RIFIUTATO PER UN PERIODO IL CIBO E, ALLA FINE, ERA TORNATO A UN REGIME CARCERARIO ORDINARIO - L’AVVOCATO DI STEFANO ARGENTINO: “LO STATO DOVRÀ SENTIRSI RESPONSABILE. AVEVO CHIESTO UNA PERIZIA PSICHIATRICA…”
Da www.ansa.it
Si è suicidato in carcere Stefano Argentino, il femminicida di Sara Campanella, la ragazza uccisa a coltellate in strada a Messina dopo mesi di stalking.
Stefano Argentino, 27 anni, si è ucciso nel carcere di Gazzi: era stato sottoposto ad attenta sorveglianza, revocata 15 giorni fa, perché dai primi giorni della sua detenzione aveva manifestato intenti suicidi.
Poi dopo colloqui con psicologi e terapeuti la sua situazione era migliorata, aveva anche ripreso a mangiare dopo un periodo di rifiuto del cibo, ed era tornato ad un regime carcerario ordinario in cella con altri detenuti. Secondo quanto si è appreso, a trovarlo senza vita sarebbero stati agenti della polizia penitenziaria. Sull'accaduto ha aperto un'inchiesta la Procura di Messina.
"E' l'epilogo terribile di una storia terribile - ha commentato l'avvocata Concetta La Torre che assiste la mamma di Sara Campanella - ha deciso lui le sorti di due famiglie. Per noi è un colpo molto doloroso. Non possiamo che essere addolorati in questo momento. Non ci sono parole per descrive i sentimenti che stanno provando i familiari di Sara".
"È il triste, drammatico epilogo di una storia di cui si supponeva già il finale. Sara è stata uccisa, Stefano si è tolto la vita e l'unica responsabilità è da attribuire allo Stato", dice l'avvocato Stefano Cultrera, legale del 27enne. "Avevo chiesto una perizia psichiatrica perché avevo compreso Stefano e i suoi problemi... mi ero fatto portavoce degli stessi fuori dal carcere e il gip me l'ha negata. Avrebbe potuto salvare almeno una delle due vite, invece lo Stato dovrà sentirsi responsabile del misfatto".
Per il femminicidio di Sara Campanella, studentessa universitaria di 22 anni, uccisa a coltellate da Argentino, il 10 settembre prossimo si sarebbe dovuta tenere la prima udienza del processo davanti la Corte d'assise di Messina. Lo scorso 12 giugno il procuratore Antonio D'Amato aveva chiesto il giudizio immediato per Argentino, che era reo confesso, contestandogli anche le aggravanti della premeditazione e della crudeltà. Le indagini dei carabinieri hanno accertato che Sara Campanella il giorno del suo femminicidio si era accorta di esser seguita e aveva inviato un messaggio alle amiche con la scritta "il malato mi segue". Per documentare le molestie quel giorno la studentessa aveva attivato la registrazione audio sul suo cellulare.
RAGAZZA ACCOLTELLATA ALLA GOLA A MESSINA
"Non voglio nulla con te - aveva detto Sara a Stefano - spero ora, dopo un anno, di essere stata chiara. L'ultima volta ti ho detto di lasciarmi in pace, cosa hai capito di questa cosa? Tu te ne torni a casa tua, io continuo per la mia strada, o mi devi seguire fino… Mi stai seguendo". E alle contestazioni di lui era stata ancora più chiara: "Ti fai film come se noi avessimo avuto non lo so che cosa. Se c'è stato, c'è stato tipo un saluto e basta".
L'audio, confluito negli atti dell'inchiesta, documenta tutte le fasi che hanno preceduto il femminicidio fino alla coltellate, fatale una alla gola. Le indagini dei carabinieri del comando provinciale di Messina avevano anche dimostrato la premeditazione del femminicidio. Sul telefonino di Stefano Argentino i militari dell'Arma hanno trovato una foto di Sara, scarabocchiata, accompagnata da una frase che manifestava il proposito di ucciderla. Pedinava la compagna di facoltà Sara Campanella e sul cellulare scriveva "dal sognarmi, a essere il tuo peggiore incubo...".
RAGAZZA ACCOLTELLATA ALLA GOLA A MESSINA
Secondo l'accusa, avrebbe studiato sul web, diversi mesi prima, come colpirla e in quale parte del corpo. Per eseguire il suo progetto, secondo la Procura di Messina, Argentino avrebbe acquistato su Amazon un coltello, la cui scatola è stata successivamente recuperata nell'abitazione che occupava durante il periodo di studio a Messina. L'arma, mai ritrovata, sarebbe perfettamente compatibile, secondo l'accusa, con le ferite letali inferte a Sara. Argentino era stato arrestato la sera stessa del femminicidio: i carabinieri lo avevano rintracciato a Noto, dove viveva. Dopo la cattura aveva confessato di essere l'autore del delitto.
RAGAZZA ACCOLTELLATA ALLA GOLA A MESSINA
SARA CAMPANELLA
RAGAZZA ACCOLTELLATA ALLA GOLA A MESSINA