UN BELL'ASSIST AL TERRORISMO – UNA PARTITA DI 4MILA PASSAPORTI DIFETTOSI NON È STATA DISTRUTTA MA GIRA ALLEGRAMENTE PER IL MEDIORIENTE – L’ALLERTA DELLA POLIZIA E L’INCHIESTA SU DIPENDENTI DEL POLIGRAFICO

Fiorenza Sarzanini e Mario Sensini per il “Corriere della Sera

 

Ci sono 4.000 passaporti stampati dal Poligrafico dello Stato e finiti sul mercato clandestino. Documenti d’identità che risultavano distrutti e invece sono stati ceduti illegalmente. Quanto basta per far scattare l’allarme rosso ai vertici degli apparati di sicurezza. Anche perché le prime segnalazioni dimostrano che almeno una parte del «lotto» è arrivata in Medio Oriente, usata da alcuni siriani per cercare di raggiungere l’Italia. 

QUESTURA 
MILANO
QUESTURA MILANO


Una circostanza sufficiente a comprendere perché i timori non riguardino soltanto l’utilizzo da parte dei trafficanti di uomini che gestiscono i canali dell’immigrazione, ma anche i fondamentalisti islamici. 


L’elenco completo con i numeri di serie è stato inserito nella «black list» internazionale — dall’Europa agli Stati Uniti sono state allertate le polizie di mezzo mondo — ma il timore forte è che gli utilizzatori possano sfuggire ai controlli. E soprattutto che quella «partita» non sia l’unica ad essere stata utilizzata in maniera illecita . 


La restituzione
La vicenda risale allo scorso anno quando al Poligrafico proviene da Milano un ordine di stampa. I 4.000 passaporti vengono creati e spediti dal Poligrafico alla questura del capoluogo lombardo, ma i funzionari si rendono subito conto che i documenti hanno un difetto evidente perché il microchip non risulta regolare e dunque può causare problemi di identificazione al momento del transito alle frontiere. Per questo compilano un verbale di restituzione che — questa è la procedura per legge — prevede pure la loro distruzione da parte della «zecca». E ciò avviene, almeno ufficialmente.

 

Negli uffici del Poligrafico si dispone che i passaporti vengano mandati al macero, come risulta da un documento protocollato firmato dai responsabili dell’ufficio competente, che lo inviano anche alla Questura di Milano proprio per dimostrare che si è seguito l’iter previsto. 

DOMENICO TUDINIDOMENICO TUDINI


Sembra tutto in regola: può accadere che una «partita» mostri dei difetti e si decida di annullarla proprio per evitare qualsiasi tipo di problema e quindi nessuno si insospettisce. 


La segnalazione
Dopo qualche settimana dalla Turchia parte una segnalazione nei confronti di due cittadini che — spacciandosi per italiani e utilizzando passaporti non regolari — hanno cercato di varcare la frontiera. Il numero di serie dei documenti viene trasmesso alla polizia di frontiera di Fiumicino e si decide di attivare anche i canali diplomatici perché risulta che qualcuno abbia fatto istanza all’ambasciata italiana in Turchia per ottenere il visto e recarsi in Nordamerica. Si scopre così che i passaporti utilizzati dagli stranieri sono in realtà parte di quel blocco che risulta distrutto. I due siriani non sono gli unici ad avere in mano un documento falso. 


Analoga richiesta di chiarimenti all’Italia proviene dopo qualche giorno dagli Stati Uniti. Altre si susseguono con il trascorrere delle settimane. Soltanto Istanbul trasmette una decina di istanze. E tanto basta per capire quanto grave è la vicenda — per quanto se ne sa, senza precedenti — e soprattutto le conseguenze che può avere in materia di sicurezza, in un momento così delicato a causa delle minacce dell’Isis. 

AEROPORTO ROMA FIUMICINO AEROPORTO ROMA FIUMICINO


Vengono convocate riunioni d’urgenza al ministero dell’Economia — da cui dipende il Poligrafico — e alla Farnesina. Scatta il massimo livello d’allarme e l’indagine, inizialmente avviata dalla Procura di Civitavecchia, competente visto che la prima segnalazione è arrivata a Fiumicino, viene poi trasmessa ai colleghi di Roma . 


L’indagine
Le verifiche sono affidate alla polizia di Fiumicino che collabora con gli altri reparti interessati. Il Dipartimento di pubblica sicurezza dispone una serie di controlli ulteriori, nel pool investigativo ci sono gli esperti del settore Immigrazione, naturalmente viene allertata anche la polizia di prevenzione. L’attenzione si concentra sull’ufficio del Poligrafico che doveva provvedere alla distruzione dei 4.000 passaporti. 


Sotto inchiesta finiscono due funzionari, ma gli accertamenti sono tuttora in corso. Altri dipendenti dell’Istituto, o distaccati al Poligrafico da altre amministrazioni, sono sotto osservazione. Il sospetto degli inquirenti è che la rete di complicità interna al Poligrafico sia ben più vasta di quella già individuata. E il timore più grande è che anche in passato possano essere accaduti episodi analoghi. 

TURISTI A FIUMICINO TURISTI A FIUMICINO


La lista con i numeri di serie dei documenti compresi in questa «partita» è nota, ma le verifiche adesso riguardano eventuali altri «lotti» distrutti in passato. 
E si lavora per scoprire se i canali illegali utilizzati possano aver fatto finire i passaporti italiani anche nelle mani dei fondamentalisti. 
 

 

Ultimi Dagoreport

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...