vladimir putin nato

PUTIN, TE C’HANNO MAI MAN-NATO? – “MAD VLAD”, CHE FACCIA DI BRONZO: FRIGNA CONTRO L’EVENTUALE INGRESSO DELL’UCRAINA NELLA ALLEANZA ATLANTICA, PERCHÉ PREOCCUPATO DEGLI “INTERESSI DI SICUREZZA A LUNGO TERMINE DELLA RUSSIA”, MA NEL FRATTEMPO CONTINUA A BOMBARDARE E INVIARE TRUPPE SUL FRONTE – ZELENSKY: “PUTIN NON VUOLE PORRE FINE A QUESTO CONFLITTO, È UN DATO DI FATTO. LUI VOLEVA QUESTA GUERRA FIN DALL'INIZIO…”

1 - PUTIN, 'MOSCA CONTRARIA A INGRESSO DI KIEV NELLA NATO'

VLADIMIR PUTIN E LA NATO MEME

(ANSA) - Il presidente russo Vladimir Putin ha ribadito che Mosca si oppone a un eventuale ingresso dell'Ucraina nella Nato a causa di quelli che sostiene essere "interessi di sicurezza a lungo termine della Russia". Lo riporta la Tass.

 

2 - UCRAINA: PUTIN, TRUPPE NATO SUL TERRITORIO SAREBBERO OBIETTIVO LEGITTIMO

(LaPresse) - Le truppe Nato, nel caso in cui comparissero in UCraina, diventerebbero obiettivi legittimi per l'esercito russo. Lo ha affermato il presidente russo, Vladimir Putin, durante la sessione plenaria dell'East Economic Forum, come riporta la Tass.

 

vladimir putin

"Per quanto riguarda i possibili contingenti militari in Ucraina, questo è uno dei motivi principali per attirare l'Ucraina nella Nato. Pertanto, se alcune truppe dovessero comparire lì, specialmente ora, durante le operazioni militari, partiremo dal presupposto che questi saranno obiettivi legittimi da distruggere", ha affermato Putin.

 

4 - UCRAINA: ZELENSKY, PUTIN NON VUOLE FINE GUERRA, NESSUNO SI FIDA DI LUI

(LaPresse) - "Putin non vuole porre fine a questo conflitto, è un dato di fatto. Lui voleva questa guerra fin dall'inizio e noi ci siamo difesi e grazie ai vostri Paesi ce l'abbiamo fatta. Il primo step per concludere qualunque guerra è un cessate il fuoco. Se ci saranno garanzie di sicurezza e sanzioni questo potrebbe spingerlo dalla parte giusta, però nessuno si fida dei russi".

 

VOLODYMYR ZELENSKY 2

Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, aprendo il Forum Teha a Cernobbio, collegato in videoconferenza. "Però non è questione di fiducia, dobbiamo mettere pressione su Putin affinché ponga fine al conflitto. C'è bisogno di Europa, Usa e Paesi del Sud Globale, che purtroppo ora non sono coinvolti, ma ci lavoreremo", ha concluso.

 

4 - PUTIN, 'SE SI RAGGIUNGE LA PACE, NESSUN BISOGNO DI TRUPPE'

(ANSA-AFP) - Il presidente russo, Vladimir Putin, ha affermato che, se si potesse raggiungere un accordo di pace sull'Ucraina, non ci sarebbe bisogno di truppe straniere. "Se si raggiungessero decisioni che portassero alla pace, a una pace a lungo termine, allora semplicemente non vedo il motivo della loro presenza sul territorio ucraino. Perché se si raggiungessero accordi, nessuno dubiti che la Russia li rispetterebbe pienamente", ha affermato il leader del Cremlino, parlando a Vladivostok, nell'Estremo oriente russo, all'Eastern Economic Forum (Eef).

VLADIMIR PUTIN - DRONI MILITARI

 

5 - KIEV, 'PESANTE ATTACCO DI DRONI RUSSI SU FABBRICA A DNIPRO'

(ANSA) - Un pesante raid di droni russi ha colpito durante la notte un impianto industriale nella città di Dnipro, nell'oblast di Dnipropetrovsk, provocando forti incendi, ma senza vittime. Colpito anche il distretto di Nikopol, nella stessa regione, in particolare la cittadina di Pokrovsk, anche qui senza morti o feriti. Lo fa sapere su Telegram il governatore dell'oblast, Serhi Lysak, citato da Ukrinform e Rbc-Ukraine.

 

6 - LE BOMBE DI PUTIN SUGLI SMINATORI MOSCA: NON ACCETTEREMO STRANIERI

Estratto dell’articolo di Lorenzo Cremonesi per il “Corriere della Sera”

vladimir putin

 

In parallelo agli esercizi della diplomazia i soldati sulle prime linee vedono che la guerra continua a macinare distruzioni, dolore e morti come se non dovesse terminare mai. E non solo sul fronte. Ieri pomeriggio la notizia più ripresa in Ucraina era quella del missile russo che ha centrato un gruppo di artificieri nelle zone attorno alla città di Chernihiv.

 

Il loro compito era bonificare dalle mine vaste aree agricole che erano state invase dai russi nei primi mesi di guerra. Almeno due sono morti, altri tre feriti: tutti sminatori ucraini che lavoravano per un’organizzazione umanitaria danese.

 

Il ministero della Difesa a Mosca sostiene di avere centrato una base di droni. Ma le autorità ucraine ribadiscono che era una missione civile. «I russi compiono un nuovo grave attacco contro un’associazione umanitaria», condanna il capo della commissione parlamentare per i diritti umani, Dmytro Lubinets.

vladimir putin con i soldati russi

 

Che del resto qualsiasi tipo di accordo per il cessate il fuoco sia ancora molto lontano è ribadito dalle parole della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che durante un convegno a Vladivostok ha rifiutato senza mezze parole la proposta franco-britannica di inviare soldati europei come «forza di rassicurazione» per gli ucraini.

 

«La Russia non accetterà alcun intervento straniero in qualsiasi forma. Non discuteremo neppure il tema», ha dichiarato, aggiungendo che in questo formato le «garanzie di sicurezza» diventano invece «garanzie di pericolo per gli europei». Su questo punto, del resto, la posizione di Mosca non è affatto nuova.

URSULA VON DER LEYEN SALE IN AEREO

 

Sin dall’inizio dell’invasione nel febbraio 2022 sia Putin che tutti i dirigenti e portavoce del suo regime hanno costantemente ribadito la più netta chiusura a qualsiasi forma di presenza di soldati occidentali sul suolo ucraino. Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, replica che non sta ai russi decidere sulle modalità di aiuto alleato a Kiev, ma ovviamente il tema pesa sui negoziati. E intanto ancora la Zakharova torna a negare il coinvolgimento russo nel blocco del sistema di navigazione Gps, che domenica scorsa aveva interferito sull’aereo della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in atterraggio in Bulgaria.

 

putin droni

[…] Varsavia sostiene che almeno due droni non identificati abbiano sorvolato il suo territori mettendo in allarme le difese. Intanto lo Stato maggiore di Kiev denuncia una forte concentrazione di truppe russe, pare oltre 110.000 uomini con tank e artiglierie, posizionati per attaccare il Donbass. Almeno 8 civili hanno perso la vita sotto le bombe nella città ormai semideserta di Kostyantynivka. Mosca annuncia la cattura del villaggio di Novoselivka nella regione Zaporizhzhia.

scoglio nato vignetta by rolli il giornalone la stampa VLADIMIR PUTIN E L'ADESIONE DI FINLANDIA E SVEZIA ALLA NATO - MEME

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…