antonino antonio nastasi pasquale aglieco david rossi

QUANTE BALLE CI HANNO DETTO SULLA MORTE DI DAVID ROSSI ? - IL RACCONTO DEL COLONNELLO DEI CARABINIERI, PASQUALE AGLIECO, DURANTE L’AUDIZIONE IN COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA, SVELA LE OMISSIONI DELLA PROCURA DI SIENA E TUTTE LE CARENZE INVESTIGATIVE - OGGETTI SPOSTATI SULLA SCENA DEL CRIMINE, IL PM NASTASI CHE RISPONDE AL TELEFONO DI DAVID ROSSI, PROVE PERSE, I FAZZOLETTI SPORCHI DI SANGUE MAI ANALIZZATI - “LA MAGISTRATURA AVREBBE DOVUTO RENDERE NITIDO L’ACCADUTO E LO HA CONFUSO. CON L’AGGRAVANTE DI AVER POI, PER OTTO ANNI, NEGATO OGNI RESPONSABILITÀ…”

PASQUALE AGLIECO

Davide Vecchi per il “Corriere di Siena”

 

Fino a due giorni fa sapevamo che gli inquirenti titolari dell’indagine sulla morte di David Rossi, avvenuta la sera del 6 marzo, avevano fatto male il loro mestiere, commettendo errori di ogni genere (e gravità). Ma nessuno si è mai preso le responsabilità delle carenze investigative. Nessuno, tra gli oltre dieci soggetti che hanno inquinato (ormai è certificato) l’ufficio dove il manager di Mps trascorse le ultime ore della sua vita, si è fatto avanti dicendo “ho sbagliato io”.

 

ANTONINO NASTASI

Certo, il pm di turno e titolare del fascicolo era Nicola Marini, ma con lui in quella stanza sono entrati anche altri due magistrati (Antonino Nastasi e Aldo Natalini), oltre a personale della Questura, della polizia giudiziaria e chissà quanti altri. Da giovedì sera, a distanza di otto anni, un nome lo abbiamo: Antonino Nastasi. A farlo è stato il colonnello dei Carabinieri, Pasquale Aglieco, nel corso dell’audizione pubblica in Commissione parlamentare d’inchiesta.

 

Aglieco ha raccontato di aver accompagnato i pm nella stanza e di essere rimasto lì durante il sopralluogo. Ma già questo stride con quanto per otto anni la Procura di Siena ha raccontato: la presenza di Aglieco in Mps non è mai stata registrata e, soprattutto, si è sempre parlato di un generico e rapido sopralluogo con successiva immediata sigillatura dell’ufficio, in attesa dell’arrivo della Polizia Scientifica, che però avviene a mezzanotte: dopo tre ore. Da due giorni sappiamo altro.

 

aldo natalini

Aglieco, infatti, racconta che poco dopo le 21 lui, insieme ai pm, entra nell’ufficio e qui Nastasi si siede sulla sedia di Rossi (e sposta così la giacca del manager lì lasciata), che muove oggetti e quanto c’è sulla scrivania, che risponde ad almeno una telefonata dal telefono di Rossi. Il tutto senza indossare guanti né avendo alcuna accortezza (“una pennina”) per non inquinare eventuali prove. Non è tutto. Perché quella sera è freddo. E la finestra dalla quale poco prima è volato David è aperta, ovviamente. Quindi viene chiusa. Sempre senza guanti: altre possibili prove perse.

 

autopsia david rossi colpi in faccia

Basta così? Macché. Aglieco aggiunge che il cestino nel quale erano pure i sette fazzoletti di carta sporchi di sangue (mai sequestrati, mai analizzati e distrutti dai pm prima ancora dell’archiviazione della prima indagine) viene svuotato girandolo sulla scrivania. Io immagino i parenti di David, la moglie Antonella Tognazzi, i fratelli, in particolare Ranieri, che negli anni successivi hanno investito tempo e risorse in periti che aiutassero a comprendere l’accaduto; periti che hanno dedicato mesi a studiare anche le foto scattate dalla scientifica a quel cestino per tentare di ricostruire, in base all’altezza in cui erano i fazzoletti, a che ora David li aveva buttati.

 

ANTONINO NASTASI

Ora sappiamo che le foto scattate dalla scientifica a mezzanotte non ritraevano l’immagine fedele del cestino lasciato da David ma quello “riordinato” dai pm dopo averlo svuotato, alla carlona, sulla scrivania. È aberrante. Per una serie di motivi che è impossibile elencare.

 

Uno per tutti: la magistratura che avrebbe dovuto rendere nitido l’accaduto lo ha confuso. Con l’aggravante di aver poi, per otto lunghi anni, negato ogni propria responsabilità, giustificando gli errori con una alzata di spalle, come ha fatto sempre in commissione d’inchiesta, il procuratore Capo di Siena, Salvatore Vitello: “Sono state commesse alcune leggerezze”. Sì, è oggettivamente aberrante.

 

autopsia david rossi il segno dell orologio

Ma possiamo aggrapparci alla speranza che sia tutto falso: del resto questa è la versione di Aglieco. E potrebbe essere smentita. Ma Aglieco non è una persona qualunque. È un Colonnello dei Carabinieri, un ufficiale con 43 anni di esperienza ed è difficile immaginare che abbia mentito, che si sia inventato tutto e così e proprio ora. Possibile, per carità. Ma se così fosse si aprirebbero altri scenari ancora più inquietanti.

 

Ci si dovrebbe chiedere perché di tutti i magistrati presenti (Natalini, Marini, Nastasi) a distanza di otto anni Aglieco attribuisce gli errori commessi solo e soltanto a Nastasi? Fra l’altro dicendo di averlo visto, perché era presente, nella stanza, in quell’ufficio la sera del 6 marzo 2013 quando un uomo di nome David Rossi è morto e chi doveva scoprire la verità ha mischiato le carte. Le ha mischiate male. E le ha nascoste. Male.

davide vecchiSIMULAZIONE MORTE DAVID ROSSIla morte di david rossi mps 3david rossila morte di david rossi mps 13LA FINESTRA DA CUI E CADUTO DAVID ROSSIla morte di david rossi mps 8IL CADAVERE DI DAVID ROSSILA FINESTRA DA CUI E CADUTO DAVID ROSSI DAVID ROSSIPASQUALE AGLIECO

Ultimi Dagoreport

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...