cop 26 greta thunberg vanessa nakate

‘STO COP26 È SOLO UN “BLA BLA BLA”? - NONOSTANTE IL COMPROMESSO AL RIBASSO CON CINA E INDIA SUL CARBONE, PER LA PRIMA VOLTA C'È UN IMPEGNO GLOBALE PER LA RIDUZIONE (MA NON L'ELIMINAZIONE, COME VOLUTO NELLA BOZZA ORIGINALE) DEL CARBONE SENZA SISTEMI DI CATTURA – FURIOSA GRETA THUNBERG: “È STATO UN FALLIMENTO. FATE ATTENZIONE ALLE GIRAVOLTE DEI MEDIA PER DEFINIRE IL RISULTATO COME ‘UN PASSO NELLA GIUSTA DIREZIONE’” – L’ATTIVISTA UGANDESE VANESSA NAKATE: “ANCHE SE I LEADER MANTERRANNO LE PROMESSE, NON BASTERÀ A PREVENIRE…”

alok sharma cop26

1 - RISULTATI, DELUSIONI E INCOGNITE: COSA CAMBIA L'INTESA DI GLASGOW

Sara Gandolfi per il “Corriere della Sera”

 

1 Cosa significa il compromesso sul carbone? 

È stato un colpo di scena finale per alcuni inatteso, ma chi conosce bene i negoziati si aspettava qualcosa di simile. I cinesi fino all'ultimo sembravano quelli da convincere per far approvare il testo ma alla fine hanno lasciato uscire allo scoperto l'India che ha puntato i piedi. 

 

Anche se annacquato, però, nel Patto di Glasgow per la prima volta c'è un impegno globale ad «intensificare gli sforzi verso la riduzione (e non più eliminazione come nella bozza, ndr) del carbone senza sistemi di cattura (CO2) e la fine dei sussidi ai combustibili fossili inefficienti». 

emissioni

 

2 Qual è il risultato migliore di questa COP? 

«È il segnale di accelerazione rispetto ai tagli alle emissioni nel breve periodo: nel 2022 i Paesi devono tornare al tavolo con piani per il 2030 più ambiziosi - spiega l'analista italiano Luca Bergamaschi, cofondatore della think tank ECCO -. Il Patto è un buon testo di compromesso, un consenso di questa portata non era scontato». 

 

Concorda anche la direttrice di Oxfam International, Gabriela Bucher: «Il lavoro inizia ora. I grandi emettitori, in particolare i Paesi ricchi, devono ascoltare la chiamata e allineare i loro obiettivi per darci le migliori possibilità di mantenere 1,5° a portata di mano. Nonostante anni di colloqui, le emissioni continuano ad aumentare». 

PROTESTE COP26

 

3 E il risultato peggiore? 

«La COP26 ha mostrato un nuovo livello di riconoscimento politico della necessità di un maggiore sostegno ai Paesi vulnerabili per affrontare gli impatti climatici devastanti. Ma ha lasciato il compito chiave di mettere i soldi sul tavolo alla prossima COP in Egitto - spiega Alex Scott, analista della think tank europea E3G -. 

 

Ci sono stati alcuni progressi con la decisione sul raddoppio dei finanziamenti per l'adattamento entro il 2025 e il finanziamento di una rete per aiutare i Paesi a elaborare piani per affrontare perdite e danni. Ma i Paesi sviluppati non hanno accettato di proporre uno strumento di finanziamento per affrontare adeguatamente perdite e danni devastanti». 

mario draghi cop26

 

4 Qual è stato il ruolo dell'Italia, co-organizzatrice di COP26? 

«L'Italia ha giocato, forse per la prima volta, un vero ruolo di leadership internazionale - assicura Luca Bergamaschi -. Sia prima della COP26, preparando il terreno con il consenso del G20, che a Glasgow. La sfida dell'Italia è ora riuscire a tradurre questa leadership internazionale nell'attuazione domestica e in una posizione ambiziosa sul pacchetto europeo "Fit for 55" dei prossimi 10 anni e sulla tassonomia per definire gli investimenti verdi». 

 

gli aerei privati in volo su glasgow

5 Quanto inquina Cop26? 

Si stima che il vertice abbia generato emissioni equivalenti a circa 102.500 tonnellate di anidride carbonica, secondo una ricerca pubblicata da The Scotsman.

 

2 - LA DELUSIONE DI GRETA E DEI GIOVANI ATTIVISTI: «È UN FALLIMENTO»

Andrea Marinelli per il “Corriere della Sera”

 

Alla fine, secondo Greta Thunberg, non è stato altro che un grande, deludente «bla bla bla». Poche ora prima che gli inviati di quasi 200 Paesi annunciassero il raggiungimento di un accordo, per quanto vago, sulla lotta al cambiamento climatico, la giovane attivista svedese aveva già messo in guardia i suoi 5 milioni di follower su Twitter, ma anche i 100 mila compagni che hanno manifestato insieme a lei a Glasgow e tutti gli altri - i giovani del Fridays for Future e gli adulti - che hanno sostenuto la battaglia a distanza. 

COP 26 GRETA THUNBERG VANESSA NAKATE

 

«Ora che la Cop26 sta volgendo al termine - ha scritto in serata su Twitter la leader delle proteste - fate attenzione allo tsunami di greenwashing e alle giravolte dei media per definire in qualche modo il risultato come "buono", "un progresso", "ottimista" o come "un passo nella giusta direzione"». Non vi fidate, insomma, delle dichiarazioni dei politici e di ciò che leggerete sui media, ha avvertito Greta, che già nei giorni scorsi aveva definito la conferenza sul clima «un fallimento», nient' altro che una campagna di pubbliche relazioni per imprese e politici. 

 

PROTESTE COP26

«Siamo così lontani da ciò di cui abbiamo bisogno», aveva spiegato a Glasgow, «che potremmo considerare la Cop un successo soltanto se la gente capisse che è stata un fallimento». Mercoledì, insieme ad altri giovani attivisti, la 18enne di Stoccolma ha anche promosso una petizione per chiedere al segretario generale dell'Onu Antonio Guterres di dichiarare formalmente il surriscaldamento globale una «emergenza di livello 3», la più alta delle Nazioni Unite, la stessa usata per la pandemia e che permetterebbe di inviare risorse ai Paesi più a rischio nell'emergenza climatica. 

PROTESTE COP26

 

«Anche se i leader manterranno le promesse che hanno fatto qua a Glasgow, non basterà a prevenire la distruzione di comunità come la mia», ha confermato l'attivista ugandese Vanessa Nakate, 24 anni. «Al momento, con il riscaldamento a 1,2°, la siccità e le alluvioni stanno uccidendo persone in Uganda. Solo un drastico e immediato taglio delle emissioni ci può dare speranza, ma i leader mondiali hanno fallito. Le persone si stanno però unendo al nostro movimento, e sta montando la pressione». 

GRETA THUNBERG COP2

 

Questa Cop, ha chiarito Luisa Neubauer, 25 anni, della sezione tedesca dei Fridays for Future, «ha fallito nell'introdurre i cambiamenti sistemici di cui avevamo un bisogno disperato. I capi di Stato non hanno raggiunto l'obiettivo, ma il nostro movimento per il clima sta crescendo».

joe biden 1alberto di monaco alla cop26PROTESTE COP26principe carlo alla cop26 di glasgowcamilla e carlo cop26joe biden john kerry angela merkel alla cop26mario draghi parla alla cop26 di glasgowil principe carlo inciampa mentre sale sul palco alla cop26 2pedro sanchez mario draghi cop26mario draghi boris johnson cop26 glasgow mario draghi boris johnson cop26 glasgow boris johnson e il premier indiano modi alla cop26 di glasgow 4boris johnson e il premier indiano modi alla cop26 di glasgow 3boris johnson e il premier indiano modi alla cop26 di glasgow 2GRETA THUNBERG COP26 PROTESTE COP26joe biden 2

 

ursula von der leyenla regina elisabetta alla cop26mario draghi cop26joe biden raffreddato alla cop26joe biden si addormenta alla cop26 2principe carlo mario draghi cop26carlo e camilla cop26camilla parker bowls cop26

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...