
“LA MIA ASSISTITA VUOLE ESSERE IN AULA PER LA SENTENZA” - GIULIA BONGIORNO ANNUNCIA CHE LA RAGAZZA CHE HA ACCUSATO CIRO GRILLO E I SUOI AMICI DI VIOLENZA SESSUALE DI GRUPPO SPINGE PER ESSERE PRESENTE AL TRIBUNALE DI TEMPIO PAUSANIA ALLE LETTURA DEL VERDETTO ATTESO PER DOMANI - IL PM, CHE CHIEDE 9 ANNI PER I RAGAZZI, RIFERISCE: “LEI LI SENTIVA DIRE: "PRENDILA, ADESSO TOCCA A ME. LA RAGAZZA LO HA DETTO SUBITO, AL RISVEGLIO ALLA SUA AMICA: "MI HANNO VIOLENTATO TUTTI"
Giusi Fasano per corriere.it - Estratti
«Mi ha chiesto di venire qui per ascoltare la lettura della sentenza. Vorrebbe esserci». Giulia Bongiorno annuncia che la sua assistita, Silvia, vorrebbe – appunto – essere presente in aula, nel tribunale di Tempio Pausania, per la sentenza sul caso Grillo, attesa per domani (salvo possibili rinvii di un giorno).
E se davvero lei e la sua legale decideranno per la sua presenza alla lettura del verdetto allora sarebbe la prima volta che la ragazza si mostra senza la protezione delle porte chiuse.
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È in gioco il futuro giudiziario di quattro ragazzi, fra i quali il figlio di Beppe Grillo, Ciro. Sono tutti accusati di violenza sessuale di gruppo e i fatti risalgono al 17 luglio del 2019. Ad accusare Ciro e i suoi amici genovesi Edorardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia, sono Silvia (il nome è inventato) e Roberta.
Francesco Corsiglia al tribunale di TEmpio Pausania
Le due ragazze, lo ricordiamo, hanno conosciuto i quattro imputati in discoteca, al Billionaire di Briatore, e poi hanno deciso di spostarsi tutti a casa loro, a Cala di Volpe. È lì che sarebbe avvenuta la violenza sessuale. Silvia ha raccontato con la sua denuncia di essere stata violentata da tutti e quattro, ripetutamente.
«La ragazza fin da subito, dopo la violenza, fa i nomi di tutti. Sente dire a uno di loro: "Prendila, adesso tocca a me". È lei a dire: "Ricordo che tutti parlavano con tutti, li sentivo tutti attorno a me, vedevo con la coda dell'occhio anche le gambe". È sempre lei che testimonia la presenza di tutti», riferisce il Procuratore capo di Tempio Pausania, Gregorio Capasso, nel corso delle repliche al processo.
EDOARDO CAPITTA E VITTORIO LAURIA AL TRIBUNALE DI TEMPIO PAUSANIA
«La ragazza lo ha detto subito, al risveglio - sottolinea il Procuratore capo -. Ha detto alla sua amica: "Mi hanno violentato tutti". Era sconvolta. È la prima cosa che dice, si è svegliata cosi la ragazza. Vi invito a riflettere sulla descrizione dettagliata. Al di là della denuncia fatta otto giorni dopo».
ciro grillo in tribunale a tempio pausania con il suo avvocato andrea vernazza
Roberta invece dormiva sul divano quando tre dei quattro ragazzi hanno scattato accanto a lei fotografie a sfondo sessuale: da qui l’accusa di violenza. «La ragazza dopo la violenza riuscirà a scendere dal letto perché Franesco Corsiglia si distrae e lei ne approfitta e cerca di andarsene. Ma troverà l'opposizione degli altri tre ragazzi. Subito dopo seguirà l'episodio violento nella doccia», riporta ancora Capasso nel corso delle repliche.
Il pubblico ministero Capasso nella sua requisitoria ha chiesto 9 anni di reclusione per ciascuno degli imputati, più l’interdizione dai pubblici uffici per la durata della pena.
Silvia vuole venire di fronte ai giudici ed esserci mentre il presidente leggerà la sentenza, anche se la sua avvocata, Giulia Bongiorno, dice che «lei vorrebbe, sono io che ci sto pensando».
manifestazione femminista fuori dal tribunale di tempio pausania - processo a ciro grillo
ciro beppe grillo
vittorio lauria scherza con la presunta vittima di stupro
vittorio lauria ciro grillo
vittorio lauria
ciro grillo
BEPPE GRILLO - PARVYN Tadjk ALLA LAUREA DEL FIGLIO CIRO