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le ragazze di hitler

“LE RAGAZZE DI HITLER” – UN FILMATO DEL 1939 GIRATO DENTRO UN CAMPEGGIO FEMMINILE ESTIVO SVELA COME IL TERZO REICH LAVAVA IL CERVELLO ALLE FANCIULLE IN FIORE - LE RAGAZZE ERANO SELEZIONATE PER LA L'APPARENZA E 'APPARTENENZA' ARIANA: DOVEVANO ESSERE DI DISCENDENZA ETNICA E RAZZIALE GERMANICA (VIDEO)

 

DAGONEWS 

 

le ragazze di hitler

In un filmato di repertorio appena riemerso possiamo osservare le attività che venivano svolte nei campeggi ariani femminili, dove le giovani appartenenti alla “Lega delle ragazze tedesche” (“Bund Deutscher Mädel”) – attentamente selezionate in base alla loro apparenza, oltre che 'appartenenza' ariana – andavano in vacanza per essere indottrinare agli ideali del Terzo Reich.

 

A prima vista sembra un qualsiasi campeggio estivo femminile. Ma guardando più attentamente, nel corso del girato le adolescenti, amabili e sorridenti, issano una bandiera con la croce uncinata e sollevano il braccio destro disposte ordinatamente in fila. È allora che capiamo di non trovarci di fronte a un qualsiasi 'camping' estivo.

 

le ragazze di hitler

Infatti, mentre il Partito Nazionalsocialista preparava l'orrore dei campi di concentramento, negli anni ’30 organizzava anche questi campi d’indottrinamento estivi per la sua gioventù.

 

Nel filmato, intitolato “Ragazze al Campo di Servizio Nazionale”, si vedono le attività svolte dalle ragazze – tutte tra i 14 e i 18 anni – tra cui la ginnastica, i lavori manuali, la cucina  e l’agricoltura (alle ultime due veniva data particolare rilevanza). 

 

Per unirsi alla "Lega" era necessario rispondere ai ristrettissimi criteri imposti dal regime: ogni ragazza doveva essere di discendenza etnica e razziale germanica, non essere portatrice sana di malattie ereditarie e avere la cittadinanza tedesca.

le ragazze di hitler

 

È grazie a questi campi ‘educativi’ dove veniva tramandato l’ideale "sangue e terra" ("Blut und Boden"), che Hitler sperava di resucitare nella popolazione tedesca il desiderio di un ritorno agli onesti valori della vita rurale, invece delle professioni urbane di stampo “giudaico”.

 

Queste ragazze innocenti subivano pertanto un vero e proprio lavaggio del cervello, venendo anche spesso incoraggiate a ribellarsi ai loro genitori e dununciarli qualora avessero delle idee in opposizione alla politica del Terzo Reich.  

 

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