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LA RICERCA DEL PIACERE PERDUTO – SI CHIAMANO MORENA E IVANO, SONO SPOSATI E SONO LE MENTI DIETRO “LE SEX EN ROSE”, UN BLOG SU INSTAGRAM IN CUI POTER PARLARE DI ORGASMO, MASTURBAZIONE E SEX TOYS – ABBATTENDO OGNI GENERE DI TABÙ I FOLLOWER PONGONO DOMANDE CHE DIVENTANO TEMI DA SVISCERARE SENZA PREGIUDIZI – LA PRIMA LEZIONE? “DIMENTICATI L'IMENE E LA VERGINITÀ E PARLIAMO DEL CLITORIDE: È UN CENTRO DEL PIACERE TUTTO DA ESPLORARE E…”

Alessandra del Zotto per "it.mashable.com"

 

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Orgasmo. Masturbazione. Sex toys. Quanti di voi hanno pronunciato queste parole a tavola, ad esempio durante un pranzo di famiglia? Mamma, papà, fratelli, sorelle, magari anche nonni e qualche zio. In pochi immagino.

 

Questo perché - al di là di mere questioni di bon ton - vogliamo tutti evitare scenari apocalittici o da Santa Inquisizione. E poi perché sono parole che rientrano tutte nella sfera semantica di quel gran tabù che è il sesso. Badate bene, non sto formulando una qualche forma di giudizio, l'omertà è una brutta bestia per tutti.

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Ecco se dovessi immaginare di parlare di sesso attorno a un tavolo probabilmente vorrei che fosse quello di Morena e Ivano, in arte Le Sex En Rose, più che un blog uno spazio sicuro dove è possibile entrare - lasciando tabù e pregiudizi all'ingresso - per confrontarsi sui temi della sessualità in generale e della ricerca del piacere in particolare.

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L'obiettivo dichiarato del blog è proprio questo: "Scrivere di tutto quello che di naturale, interessante e divertente abbia a che fare con il piacere", scardinando quel meccanismo che generalmente porta a declinare l'argomento in due modalità quantomeno limitate: quella triviale e quella medico/scolastica.

 

"Ci spiegano come proteggerci dalla sessualità, ma nessuno ci dice come vivere il piacere e nemmeno che abbiamo il diritto di viverlo - spiega Morena - E questo è vero soprattutto per le donne: nasciamo con l'idea che nel corso della nostra vita dovremo sopportare dolore, nessuno ci dice che invece abbiamo un corpo che può provare piacere e che questa possibilità è da esplorare".

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Con Morena, che ha appena tradotto il libro Generazione Slut di Karley Sciortino, iniziamo quella che più di una rubrica si propone di essere un viaggio nel mondo delle sex blogger (declinarlo al maschile è ancora piuttosto difficile per carenza di esempi) e della sex positivity, intesa come visione positiva della sessualità che mette sullo stesso piano salute, diritti e piacere. Un piacere condiviso e senza giudizio.

 

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Nonostante le molte pecche che possiamo riconoscere al web in generale e ai social network in particolare, negli ultimi anni blog e profili social come quelli di Le Sex En Rose hanno permesso a molte persone di uscire dalla propria zona comfort sessuale, di rompere il silenzio e di ritrovarsi all'interno di uno spazio sicuro dove conoscere e riconoscere un altro modo per vivere la propria sessualità al di là di qualsivoglia stereotipo e della trasgressione vissuta di nascosto, sospendendo il giudizio (anche e soprattutto verso se stessi) e aprendosi alla consapevolezza.

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"L'obiettivo del blog è proprio questo: creare uno spazio sicuro dove trovare delle informazioni", spiega Morena. "Non ci poniamo come esperti - assicura - Semplicemente noi ci siamo aiutati a vicenda ad aprirci alla sessualità e ad abbattere i tabù che la circondano e pensiamo che tutti abbiano bisogno di un'altra persona che l'aiuti a farlo.

 

In mancanza di quella persona c'è il nostro blog, uno spazio in cui si parla di sessualità e piacere in modo assolutamente naturale. Vogliamo dire semplicemente che il piacere esiste, è bello e si può vivere in maniera positiva e gioiosa al di fuori di tutti i tabù che sono stati creati".

 

Chi sono Morena e Ivano e come è nato Le Sex En Rose?

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L'idea nasce da un risveglio sessuale di coppia che ci ha portato a fare dei ragionamenti, a interrogarci sulla sessualità dandole sempre più spazio nella nostra vita.

 

La vostra relazione era arrivata a un punto di stop?

No, volevamo evitarlo. A un certo punto ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti: "Ok parliamoci chiaramente, diciamoci cosa ci piace, conosciamoci a un livello di profondità maggiore rispetto a quello raggiunto fino ad oggi". E per oggi intendo dopo sette o otto anni di relazione. Lì abbiamo preso due decisioni: la prima è stata quella di sposarci, la seconda quello di aprire Le Sex En Rose.

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Insomma è stato un po' il vostro regalo di nozze?

[Ride] Non l'avevo mai vista in questo modo, ma in effetti

Quando parli del tuo lavoro con le persone, che reazioni susciti?

Il blog è diventato il nostro lavoro, la nostra vita. Siamo quelli che parlano di sessualità. Durante le cene tra amici quando ci siamo noi si parla solo di quello, le persone si aprono e scopriamo un sacco di cose. [Ve l'avevo detto che le cene con loro devono essere divertenti, ndr].

 

C'è la coppia che vuole iniziare a usare i sex toys perché vede che ne parliamo in modo allegro, naturale e gioioso. Oppure c'è la ragazza che ci racconta che dopo 12 anni di relazione monogama ha scoperto il poliamore e che a 30 anni ha iniziato vivere la sessualità in maniera completamente diversa.

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Riuscite a portare a galla delle storie che difficilmente la gente racconta

Esatto è questa la cosa bella, viene fuori tutta quella parte di sessualità sommersa che è bellissima. Perché il problema con i tabù sulla sessualità è proprio questo: che nessuno ne parla, ognuno la vive in maniera privata senza confrontarsi con gli altri, senza riferimenti e senza bussole. Ci barcameniamo con quello che riusciamo a sapere da soli.

 

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Quella dei social come strumento di divulgazione è una scelta precisa, anche nei temi e nei contenuti. Come vi muovete?

All'inizio abbiamo deciso di partire dal piacere e dalla masturbazione femminile perché è quella parte di sessualità più soggetta a tabù, pregiudizi e disinformazione. Poi dipende, spesso si tratta di argomenti che affrontiamo in privato; tutto parte dalla curiosità verso determinate tematiche che rivelano sfaccettature inaspettate.

 

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Talvolta decidiamo di sottoporle al nostro audience, ovvero i nostri follower, con cui magari riusciamo a intavolare delle belle chiacchiere in privato che poi trovano spazio nel blog e sui social. Oppure molte domande ora ci arrivano dalle persone: per motivi che non conosciamo ci sono periodi in cui tutti mostrano curiosità per uno stesso tema. Infine ci sono casi come quello della non monogamia, un argomento che sembra andare sempre di moda.

 

Ti propongo un gioco: immagina di fare una ideale lezione di educazione sessuale alla te stessa ragazzina. Cosa ti diresti?

Per prima cosa mi direi: dimenticati l'imene e la verginità, quella te l'hanno spiegata a scuola, a casa e in qualsiasi altro posto ti abbiano parlato del sesso. Parliamo del clitoride: il clitoride esiste ed è un centro del piacere tutto da esplorare. Sposterei il focus sull'importanza di conoscere il proprio corpo, di assecondare le sensazioni che nascono spontaneamente.

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Da dove arriva questo tabù sul piacere femminile, perché in pochi ne parlano?

La televisione, la cultura di massa, tutti ci dicono che è qualcosa di proibito. Quante volte abbiamo visto al cinema scene in cui un ragazzino che si masturba viene scoperto da un familiare? Eppure questa scena non viene mai declinata al femminile, non si vede. E se non si vede non esiste.

 

Come (ti) consiglieresti di abbattere questi tabù?

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L'unico modo per arrivare a riconoscersi il diritto di esplorarsi è quello di condividere le proprie esperienze personali con le altre persone: parlare, parlarne sempre di più. Ovviamente devono arrivare persone che si mettono in gioco più delle altre e raccontano le proprie storie personali, condividendo cose molto intime e dandoti in questo modo la "scusa" per fare lo stesso. Che poi il punto è questo: abbiamo bisogno di qualcuno che ci autorizzi a toccare un argomento "proibito", che metta in discussione il bagaglio di sensi di colpa e di vergogna che ci portiamo dietro e che ci impongono di reprimere un'esperienza come quella della masturbazione e del piacere femminile in generale.

 

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Quando si parla di donne, sesso e piacere generalmente veniamo divise in due categorie, le sposine e le donne facili. Questa dicotomia porta con sé un giudizio che è frutto di questi tabù

Ragioniamo ancora secondo ruoli di genere super stereotipati per cui l'uomo deve dare dimostrazione di machismo e la donna di disinteresse. Quando parliamo di donne facili generalmente le descriviamo come donne incoscienti che vivono la propria sessualità in modo casuale.

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In realtà dovremmo entrare nell'ordine di idee che molto spesso è l'opposto: si tratta di donne che vivono la sessualità in maniera aperta e con una consapevolezza maggiore rispetto magari a chi scegli di chiudersi in relazioni monogame che relegano il piacere in secondo piano per accondiscendere ai desideri del proprio partner.

 

Il problema è che la seconda opzione è socialmente accettata, la prima no. Onestamente trovo molto più terribile condannarsi a una vita senza piacere piuttosto che aprirsi a una sessualità consapevole che ti permettere di abbracciare le tue fantasie e i tuoi desideri.

 

Le Sex En Rose dimostra proprio i limiti di questa suddivisione: il vostro è un sex blog che nasce e che tu aggiorni insieme a tuo marito con il quale hai una relazione monogama

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Certo, perché a prescindere dal tipo di relazione che scegli di vivere, la sessualità può essere vissuta in modo assolutamente libero all'interno dei limiti che tu e il tuo o i tuoi partner decidete di stabilire.

 

Orgasmo e masturbazione femminile sono due tabù ancora più grandi del sesso tout court. Secondo te perché e come si può superare?

La masturbazione femminile è esportata a livello culturale come una cosa proibita e si porta dietro tutta una serie di sensi di colpa e vergogna, per questo le donne che si affacciano alla masturbazione lo fanno con l'idea che quella cosa sia sbagliata. Per quanto riguarda l'orgasmo femminile invece, è raro che qualcuno venga a dirti che esiste e a spiegarti come fare per raggiungerlo; questo perché nel discorso comune la sessualità femminile è legata alla sua funzione riproduttiva, non si parla quasi mai di piacere. Se pensi alla sessualità femminile come funzione puramente procreativa allora chissenefrega dell'orgasmo, perché dovremmo parlarne?

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Uno studio americano citato nel tuo blog mostra come la percentuale di donne eterosessuali che raggiunge l'orgasmo è nettamente inferiore rispetto a quella delle donne gay. Come si collega questo dato ai tabù sulla sessualità femminile di cui abbiamo parlato fino ad ora?

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Il sesso ci viene descritto esclusivamente con l'atto della penetrazione, quando invece la sessualità dovrebbe essere un'esperienza soggettiva e a ognuno di noi dovrebbe essere permesso di decidere cosa sia il sesso. Chi è che può stabilire che la penetrazione è sesso ma un limone no? Ok, forse così è estremo, ma il punto è che dovremmo iniziare a ragionare di rapporti ed esplorazioni intime quando parliamo di sesso.

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Il problema della mancanza di orgasmi femminili nelle relazioni eterosessuali si spiega con il fatto che il focus viene messo sempre e solo nell'atto della penetrazione quando in realtà il centro del piacere delle donne non è all'interno della vagina ma è il clitoride. Ma nessuno lo nomina. Neanche a scuola.

 

Stai dicendo che sarebbe necessario rivoluzionare la definizione di sesso?

Assolutamente sì. Ognuno dovrebbe decidere cosa intende per sesso e come vuole viverlo. Anche perché altrimenti tagliamo fuori tutti i rapporti omosessuali, in particolar modo quelli tra lesbiche perché, secondo la definizione corrente, se non esiste un pene non è sesso. Quindi è un pene che stabilisce cosa è sesso? Assolutamente no.

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