putin e la minaccia nucleare 7

“IL RISCHIO DI UN GOLPE CONTRO PUTIN DA PARTE DEI SERVIZI RUSSI CRESCE CON IL PERDURARE DELLA GUERRA IN UCRAINA” – IL RETROSCENA SUL "TIMES": “RABBIA E MALCONTENTO PER LE SANZIONI TRA GLI UFFICIALI DELL’INTELLIGENCE DI MOSCA” – IL CREMLINO PARLA DI RITORSIONI NUCLEARI SE L’EUROPA O LA NATO INTRALCIASSERO I PIANI DI "MAD VLAD": “I POLACCHI DEVONO SAPERE CHE IN 30 SECONDI NON RESTEREBBE PIÙ NIENTE DI VARSAVIA” - I 30 PAESI DELLA NATO ACCETTERANNO DI CONSEGNARE ALLA RESISTENZA UCRAINA ANCHE MEZZI MILITARI OFFENSIVI? - VIDEO

 

Da open.online

 

vladimir putin volodymyr zelensky

Il rischio di un golpe contro il presidente Vladimir Putin da parte del servizio di sicurezza federale russo (Fsb) cresce con il perdurare della guerra in Ucraina: questo emerge da alcune lettere scritte da un anonimo agente dell’intelligence di Mosca all’attivista in esilio e fondatore del progetto gulagu.net, Vladimir Osechkin, e successivamente pubblicate online. Secondo la spia, il caos e il malcontento stanno soffocando i servizi di sicurezza.

 

Il fatto stesso che gli agenti russi stiano parlando apertamente, ha commentato Osechkin al Times, è un segno della loro crescente rabbia nei confronti di Putin e del malcontento per l’effetto che le sanzioni hanno sugli ufficiali dell’Fsb. Questi, sottolinea infatti l’attivista, non possono più «andare in vacanza nelle loro ville in Italia e portare i loro bambini al Disneyland di Parigi». Intervistato dalla sua abitazione in Francia, dove è in esilio dal 2015, Osechkin ha detto al Times che per 20 anni Putin ha creato stabilità in Russia:

 

vladimir putin 3

«Ufficiali dell’Fsb, poliziotti, pubblici ministeri e le persone all’interno del sistema hanno potuto vivere una bella vita. Ma ora è tutto finito – ha proseguito -. Riconoscono che questa guerra è una catastrofe per l’economia, per l’umanità. Non vogliono tornare ai tempi dell’Unione Sovietica. Ogni settimana e ogni mese in cui questa guerra continua, aumenta la possibilità di una ribellione da parte dei servizi di sicurezza».

 

ULTIME DAL FRONTE

Da corriere.it

 

Il messaggio di Mattarella: «L’Europa ripiomba nell’epoca delle stragi»

vladimir putin 4

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato nella mattinata di oggi un messaggio di saluto all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, che oggi celebra il suo 17esimo congresso «in un momento drammatico». Ed è un messaggio molto chiaro sulla posizione dell’Italia nel nuovo scenario internazionale.

 

« L’ingiustificabile aggressione al popolo ucraino di cui si è resa responsabile la Federazione russa ha fatto ripiombare il Continente europeo in un tempo di stragi, di distruzioni, di esodi forzati che fermamente intendevamo non avessero più a riprodursi dopo le tragiche vicende della Seconda guerra mondiale», scrive il capo dello Stato.

 

«Il bersaglio della guerra non è soltanto la pretesa di sottomettere un Paese indipendente quale è l’Ucraina. L’attacco colpisce le fondamenta della democrazia, rigenerata dalla lotta al nazifascismo, dall’affermazione dei valori della Liberazione combattuta dai movimenti europei di Resistenza, rinsaldata dalle Costituzioni che hanno posto la libertà e i diritti inviolabili dell’uomo alle fondamenta della nostra convivenza.

GUERRA RUSSIA UCRAINA

 

La democrazia europea è stata garante di pace, motore di dialogo, di sviluppo e affermazione di valori di giustizia e coesione sociale. Ha saputo dare all’unità del Continente - pur con i suoi limiti - ordinamenti plurali e condivisi e oggi questa unità si esprime al fianco del popolo aggredito, chiedendo che tacciano subito le armi, che si ritirino le forze di invasione, che venga affermato il diritto del popolo ucraino a vivere in pace e in libertà. Sono i valori della Resistenza che, ancora una volta, ci interrogano. In Ucraina e in tutta Europa. Pace e libertà, diritti delle persone e delle comunità, sono caposaldi inscindibili e costituiscono traguardi che i cittadini del Continente oggi intendono riguadagnare per comporre un nuovo quadro di sicurezza, di cooperazione, di convivenza».

BORIS JOHNSON VLADIMIR PUTIN

 

«In 30 secondi non resterà più niente di Varsavia»

Marco Imarisio ha passato una serata a guardare il popolare show alla tv russa del putiniano di ferro Vladimir Solovyov, dove si parla apertamente di ritorsioni nucleari se l’Europa o la Nato intralciassero i piani dello «zar»: «I polacchi devono sapere che in trenta secondi appena non resterebbe più niente di Varsavia».

 

L’Ucraina: «Siamo al contrattacco»

Lorenzo Cremonesi, nel municipio di Kiev, ha parlato con il comandante ucraino Ruslan Diachenko, che dice: «Sino ad una settimana fa le nostre strategie erano difensive, ci limitavamo a cercare di fermare le colonne russe in avanzata. Ma adesso cambiano le regole del gioco, l’iniziativa diventa nostra, passiamo al contrattacco». L’articolo completo è qui.

 

Le bombe contro il porto di Berdyansk

Una colonna di fumo e una serie di esplosioni hanno segnato il bombardamento del porto di Berdyansk, nella regione di Zaporizhzhia. L’offensiva di Mosca — dopo Mariupol e nell’attesa dell’assalto a Odessa — continua a colpire sulla linea di costa dell’Ucraina.

Ucraini in fuga da Mariupol

 

Tornano a suonare le sirene anti-aereo a Odessa

Dopo una nottata abbastanza tranquilla è scattato un lungo allarme anti-aereo a Odessa questa mattina. Le sirene hanno cominciato a suonare attorno alle 6.30 ora locale (le 5:30 in Italia). Il coprifuoco notturno è terminato alle 6 ma le strade di Odessa sono comunque ancora deserte.

 

Boeing sospende supporto a compagnie aeree russe

Il colosso aerospaziale statunitense Boeing ha annunciato la sospensione del supporto alla compagnie aeree della Russia. Lo ha confermato un portavoce dell’azienda all’emittente televisiva «Cnn». «Abbiamo sospeso tutte le operazioni a Mosca e chiuso temporaneamente il nostro ufficio a Kiev. Sospenderemo anche i servizi di sostituzione delle componenti, manutenzione e supporto tecnico alle compagnie aeree russe», ha dichiarato il portavoce, secondo cui Boeing «intende concentrarsi sulla garanzia della sicurezza dei nostri partner nella regione».

 

Fbi punta a spot sui social per arruolare aspiranti spie

kiev palazzo colpito da un razzo

L’Fbi ricorre a una nuova tattica social per «arruolare» aspiranti spie che parlano russo e sono deluse dall’invasione dell’Ucraina. Per far breccia nella platea di potenziali spie, gli agenti federali si affidano alla pubblicità sui social mirata a coloro che passano vicino all’ambasciata russa a Washington. Gli spot su social putano a capitalizzare, riporta il Washington Post, sull’insoddisfazione o sulla rabbia fra i diplomatici pubblici e i servizi di spionaggio - o su quella degli immigrati russi negli Stati Uniti - in merito all’invasione dell’Ucraina, un evento che secondo gli esperti è una opportunità per l’intelligence americana per reclutare nuove risorse.

 

Leader militari russi hanno respinto le chiamate Usa

Gli innumerevoli tentativi americani di contattare i leader militari russi sono caduti nel vuoto. Mosca li ha respinti tutti. Il capo del Pentagono, Lloyd Austin, e il capo dello Stato maggiore congiunto Usa, Mark Milley, hanno tentato più volte di mettersi in contatto con il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu e il generale Valery Gerasimov da quando è iniziata l’invasione dell’Ucraina ma senza successo. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti, secondo le quali la mancanza di comunicazione aumenta i rischi di un errore di calcolo o di un incidente sul campo di battaglia.

 

Zelensky: «Nato ci dia sostegno efficace e illimitato»

Chernobyl

Parlando alla vigilia del vertice della Nato, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato l’Alleanza a fornire «sostegno efficace e illimitato» all’Ucraina, comprese tutte le armi di cui il paese ha bisogno per respingere l’invasione russa. «Chiediamo che l’Alleanza dichiari che aiuterà pienamente l’Ucraina a vincere questa guerra, a ripulire il nostro territorio dagli invasori e a riportare la pace in Ucraina», ha detto in un discorso video notturno alla nazione.

 

Casa Bianca crea «Tiger Team» su attacchi russi con armi chimiche o nucleari

La Casa Bianca ha creato una squadra di funzionari per la sicurezza nazionale incaricata di delineare scenari sulle risposte di Stati Uniti e alleati se il presidente russo Vladimir Putin usasse armi chimiche, biologiche o nucleari. Lo rende noto il New York Times. Il gruppo, noto come «Tiger Team», sta anche esaminando le risposte se Putin raggiungesse il territorio della Nato per attaccare i convogli che portano armi e aiuti all’Ucraina.

 

il discorso di putin allo stadio

 Blinken: «Esercito russo ha commesso crimini di guerra»

Il segretario di Stato statunitense, Antony Blinken, ha dichiarato che l’amministrazione Biden ha stabilito formalmente che l’esercito russo ha commesso crimini di guerra in Ucraina. La valutazione, ha fatto sapere in una nota, è basata su «attenta analisi» delle fonti pubbliche e d’intelligence sull’invasione russa. «Gli Usa condivideranno le informazioni con gli alleati, i partner e le istituzioni internazionali incaricati di indagare sulle accuse di crimini di guerra e contro l’umanità», ha dichiarato Blinken.

 

Johnson: la Gran Bretagna invierà 6.000 missili e 25 mln sterline

La Gran Bretagna invierà 6.000 missili, composti da armi anticarro e ad alto potenziale esplosivo, e 25 milioni di sterline (33 milioni di dollari, 30 milioni di euro) in aiuti finanziari all'esercito dell'Ucraina. Lo ha detto il primo ministro Boris Johnson. «Il Regno Unito lavorerà con i nostri alleati per aumentare il sostegno militare ed economico all'Ucraina, rafforzando le loro difese mentre invertono la tendenza in questa lotta», ha detto, annunciando la notizia alla vigilia dei vertici della Nato e del G7.

 

Kiev informa Aiea, in fiamme foresta vicino Chernobyl

Le autorità di Kiev hanno informato l'Agenzia internazionale per l'energia atomica che una foresta vicino alla centrale nucleare di Chernobyl è in fiamme. Lo riferisce il Kyiv Independent.

vladimir putin e Vladimir Solovyov

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)