virginia raggi stefano brinchi

BLING BRINCHI - LA CORTE DEI CONTI INDAGA SU STEFANO BRINCHI, MANAGER M5S PRESIDENTE DELL’AGENZIA ROMA SERVIZI PER LA MOBILITÀ, CIOÈ LA SOCIETÀ CHE SI OCCUPA (MALE) DI ORGANIZZARE I TRASPORTI IN CITTÀ - BRINCHI SI È ALZATO LO STIPENDIO DI QUASI 30MILA EURO L’ANNO CON UNA DELIBERA AD HOC APPROVATA DAL CDA DELL’AZIENDA - E LUI, GIOVANE RAMPANTE MOLTO STIMATO DA VIRGINIA RAGGI, COMMENTA: “DISPONIBILE A RINUNCIARE ALL’INCREMENTO”

Vincenzo Bisbiglia per www.ilfattoquotidiano.it

 

stefano brinchi 2

Il manager pentastellato si alza lo stipendio di quasi 30mila euro l’anno e finisce nel mirino della Corte dei Conti. I magistrati contabili del Lazio hanno aperto un fascicolo nei confronti di Stefano Brinchi, presidente dell’Agenzia Roma Servizi per la Mobilità, la società capitolina che si occupa di organizzare i trasporti in città e che, nei programmi dell’attuale amministrazione, dovrebbe raccogliere una parte dei compiti oggi affidati a Roma Metropolitane, azienda che il Campidoglio ha appena messo in liquidazione.

 

E proprio il segretariato generale del Comune di Roma ha chiesto ai pm di via Baiamonti di verificare la regolarità dell’operato di Brinchi: “C’è stata sicuramente buona fede, ma è probabile che la delibera non sia regolare”, confida a ilfattoquotidiano.it una fonte qualificata del Campidoglio.

virginia raggi stefano brinchi

 

La vicenda è stata sollevata dal quotidiano Il Tempo alla fine di settembre. Brinchi, assunto nel 2010 come quadro, con l’arrivo della giunta pentastellata in Campidoglio – aveva già collaborato a lungo con il gruppo d’opposizione fra il 2013 e il 2015 – si è ritrovato, a marzo 2018, ad essere nominato presidente del cda dell’Agenzia, con uno stipendio di 69mila euro più 9mila euro di premi di produzione.

stefano brinchi 3

 

Che, va specificato, è lo stesso che percepiva da quadro. Il 21 dicembre 2018 arriva la tanto discussa delibera 33, approvata dallo stesso consiglio d’amministrazione: gli emolumenti di Brinchi passano a 96mila euro, più 12mila di premi. Per quale motivo? La giustificazione dell’azienda parte dalla nuova macrostruttura, che prevede la creazione di 7 direzioni, di cui 5 assegnate agli altrettanti dirigenti presenti in azienda e le altre 2 ad interim proprio al presidente.

 

stefano brinchi

Fra queste c’è la Direzione trasporto pubblico, che permette a Brinchi di passare da quadro di IV fascia a quadro di V fascia. Uno scatto di carriera autodeterminato che gli consente di ottenere un incremento in busta paga. Secondo il cda il salto è “ragionevole e fondato presupposto per derogare a quanto previsto”.

 

virginia raggi stefano brinchi 2

La questione ha creato più di un imbarazzo in Campidoglio, anche perché Brinchi è un giovane manager (44 anni) molto stimato dai pentastellati capitolini, che sta seguendo personalmente alcuni progetti su cui si puntano molto a Palazzo Senatorio, come la realizzazione delle corsie preferenziali, delle ciclabili e la razionalizzazione del trasporto su gomma.

stefano brinchi 4

 

Oltre, naturalmente, a tutta la parte del bikesharing, carsharing e scootersharing, altro cavallo di battaglia del M5s a Roma, e al Pums, il piano urbano della mobilità sostenibile, dove si immagina la mobilità cittadina nei prossimi 10 anni e che è determinante per il buon andamento dell’iter dello stadio dell’As Roma. In una recente commissione trasparenza, Brinchi ha ribadito di essere “disponibile, in qualsiasi momento, a rinunciare sia all’indennità di funzione sia all’incremento da parametro contrattuale”. In ballo c’è anche il bilancio di Agenzia Rsm: quello del 2018 non è ancora stato approvato dal Campidoglio e la sua bozza prevede un passivo pari a circa 4 milioni di euro.

virginia raggi stefano brinchi 1 stefano brinchi 1

Ultimi Dagoreport

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….