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ANCHE LE IENE HANNO LA DISPENSA - SCOPERTO IN ARABIA SAUDITA UN DEPOSITO DI OSSA, PORTATE Lì DALLE IENE IN MIGLIAIA DI ANNI - I RICERCATORI HANNO TROVATO RESTI APPARTENENTI A 40 SPECIE DIVERSE, TRA CUI TRE CRANI UMANI - ANALIZZANDO LE OSSA CON IL CARBONIO, NE HANNO DATATE ALCUNE A 7 MILA ANNI FA - IL RIFUGIO E' UTILIZZATO TUTT'ORA DAGLI ESEMPLARI IN CIRCOLAZIONE E...

Dagotraduzione dal Daily Mail

 

Il sito di Umm Jirsan 2

Nel nord-ovest dell’Arabia Saudita è stata fatta un’incredibile scoperta. Dentro a un tunnel lavico sono state ritrovate migliaia di ossa, sia di animale che umane. Secondo gli esperti si tratta di un deposito utilizzato dalle iene per le prede da migliaia di anni.  

 

Gli archeologi hanno trovato i resti durante l’esplorazione di un tunnel lavico a Umm Jirsan. La datazione con il carbonio ha fatto risalire alcune ossa ad oltre 7.000 anni fa.

 

Le ossa ritrovate appartenevano a oltre 40 specie diverse, tra cui cavalli, asini, cammelli, capre, gazzelle e altre iene. Oltre alle ossa animali, sono stati trovati tre crani umani. Le iene infatti sono solite rovistare nelle tombe in cerca di carne.

 

Il sito di Umm Jirsan 3

Le iene striate che popolano la zona sono animali notturni e si nutrono di qualsiasi cosa: erbivori, carnivori, insetti e piante. Mangiano la carne in decomposizione e con le loro potenti mascelle sono in grado di rosicchiare e schiacchiare le ossa. Sono in grado di digerire quasi tutto, dagli zoccoli, alle corna, ai capelli e ai legamenti. Spesso nascondono il loro cibo come ossa o pezzi di carne in buche poco profonde scavate con il muso.

 

Il tunnel lavico è stato scoperto per la prima volta nel 2007, ma allora i ricercatori si lasciarono spaventare dai ruggiti delle iene e abbandonarono l’impresa.

Il sito di Umm Jirsan

Hanno avuto più coraggio i colleghi del Saudi Geological Survey, della King Saud University e dell'Istituto Max Planck tedesco, che hanno attraversato il tunnel fino a imbattersi in camere, ognuna con piena di ossa.

 

«Le ossa sono state trovate ovunque ed erano particolarmente concentrate nella parte molto occidentale del sistema», hanno scritto Mathew Stewart con Max Planck e colleghi nello studio pubblicato su Archaeological and Anthropological Sciences.

 

Resti trovati a Unm Jirsan 2

«I resti indicano la presenza di "lupi, volpi, iene, colombi delle rocce, pipistrelli, pecore o capre e rondoni» e i "ringhi" uditi durante l'esplorazione del sito suggeriscono che Umm Jirsan funge ancora da tana per i carnivori». Il team ha ulteriormente studiato una camera a cui si riferiscono come "Wolf Den" a causa dell'enorme quantità di ossa trovate all'interno.

 

Per indagare ancora in totale sono state raccolte 1.917 ossa e denti dalle decine di migliaia di ossa all'interno della tana e 1.073 di loro erano identificabili con uno specifico elemento scheletrico.

 

Circa 13 campioni selezionati per la datazione al radiocarbonio hanno mostrato che alcune ossa avevano 6.839 anni. «Il 42 % delle ossa è frutto di un intervento di un carnivoro: segni di rosicchiamento, incisioni gastriche e arrotondamenti da leccata. I segni di rosicchiamento assumono la forma di fossette dentali», secondo lo studio.

 

Resti trovati a Unm Jirsan

Si ritiene che le iene abbiano trasportato l'intero corpo di piccoli animali nella grotta, mentre gli animali più grandi sono stati fatti a pezzi e solo gli arti nutrienti sono stati riportati nel tunnel lavico. I resti umani scoperti all'interno della Tana del Lupo non erano altro che calotte craniche.

 

Stewart, uno zooarcheologo dell'Istituto Max Planck per lo studio della storia umana, ha detto a Gizmodo: «Sembrano non essere realmente interessati alle calotte craniche. Abbiamo trovato forse cinque o sei calotte craniche con segni di rosicchiamento sul sito, ma solo le calotte craniche. Nient'altro».

 

Si ritiene che il tunnel lavico di Umm Jirsan, situato nella regione desertica di Haret Bani Rashid, nella parte orientale di Khaybar, sia uno dei numerosi tunnel lavici della zona, grotte che si sono formate all'interno di una colata di lava di un vicino vulcano migliaia di anni fa.

 

iena vs. gnu 3

Il sistema è costituito da tre passaggi di tunnel lavici separati da due crolli e misura 1,5 chilometri di lunghezza, rendendolo il più grande sistema di grotte censite in Arabia Saudita e il più lungo sistema di tunnel lavici nell'intera penisola arabica.

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