john elkann margherita agnelli

LO SGARBO DI JOHN ELKANN ALLA MADRE MARGHERITA AGNELLI: NON LE MANDO’ NEANCHE LA PARTECIPAZIONE DI NOZZE - FU AVVERTITA DA SUA ZIA SUSANNA - DURANTE LA CERIMONIA VENNE TENUTA IN DISPARTE E SCOPRI’ DELLA NASCITA DEI NIPOTINI ATTRAVERSO I GIORNALI - SOLTANTO GINEVRA MANTIENE ANCORA UN RAPPORTO CON LEI - I DISPETTI SU VILLA FRESCOT E VILLAR PEROSA - E QUELLA VOLTA CHE JOHN LICENZIO’ IN TRONCO DUE DOMESTICI COLPEVOLI DI AVER…

Gigi Moncalvo per “la Verità”

 

john elkann

John Elkann era stato il primo a dimostrare che sua madre era stata un'illusa ad accettare l'accordo del 2004. Il primo effetto dopo la firma di Margherita fu il tanto agognato sblocco dei pacchetti azionari del gruppo Fiat rimasti congelati. Gianluigi Gabetti e Franzo Grande Stevens diedero ordine di cambiare i nuovi intestatari. In tal modo John si ritrovò al vertice del gruppo.

 

Dopo la nomina a vicepresidente, a soli 28 anni, con Montezemolo al vertice (ad era Giuseppe Morchio fino all'avvento di Sergio Marchionne), John finalmente può sedere sul trono del nonno, mentre Montezemolo resta presidente fino al 2010. Il primo atto di John fu quello di firmare la lettera di licenziamento di Serge de Pahlen dagli incarichi che aveva al vertice di alcune delle società del gruppo nell'Europa dell'Est. Quel gesto faceva capire alla figlia dell'Avvocato che il suo ambizioso «piano», cioè sommare le sue azioni a quelle di sua madre e John per prendere il controllo completo della «ditta», era fallito.

MARGHERITA AGNELLI E JOHN ELKANN

 

Per questo il primo a essere colpito, dopo di lei, era l'uomo che Margherita avrebbe voluto mettere alla presidenza della Fiat. Uno dei gravi errori di Margherita era stato quello di aver messo a punto il suo piano solo con il marito. Non aveva coinvolto nessun altro, non ne aveva discusso con sua madre, non si era consultata con qualche legale. Se avesse preparato meglio la strategia con un giro di consultazioni, specie per sondare l'opinione di Marella, avrebbe potuto avere in anticipo la prova dell'orientamento di sua madre, schierata contro di lei, e prendere atto dell'impossibilità di stabilire una linea comune.

margherita agnelli

 

Il nome di Serge de Pahlen alla presidenza del gruppo Fiat non sarebbe mai stato preso in considerazione. Margherita, con la consueta alterigia, invece si illudeva di poter arrivare dalla Svizzera all'ultimo minuto, annunciare le sue intenzioni nello studio del notaio e veder prevalere le sue tesi. Senza sapere che l'altra parte aveva già eretto da tempo un muro invalicabile. Figurarsi se Gabetti e Franzo Grande Stevens si sarebbero fatte mettere nel sacco da una «casalinga» che, francamente, non ci capiva molto e non era nemmeno in grado di dialogare con sua madre e prevedere le mosse degli «avversari».

 

GINEVRA JOHN E LAPO ELKANN

Non immaginava che si verificasse la rottura di una unità famigliare, che di fatto non era mai esistita. Si illudeva che John avesse un minimo di rispetto verso la propria madre e le sue decisioni, mentre il giovane già si vedeva assiso sul «trono» del nonno.

 

Qualche settimana più tardi, John avrebbe messo in atto un nuovo sgarbo verso suo madre: Margherita venne a sapere casualmente, grazie a una telefonata di sua zia Susanna, che il primogenito aveva fissato la data del suo matrimonio con Lavinia Borromeo Arese Taverna e aveva già spedito i cartoncini con le partecipazioni. «Margherita», disse zia Suni telefonando alla nipote, «la posta stamattina mi ha portato la bella notizia. Desideravo complimentarmi con te». «Grazie», rispose Margherita, ignara.

 

MARGHERITA AGNELLI E MARELLA CARACCIOLO

«Ho ricevuto poco fa la partecipazione per le nozze di John. Ma non riesco a spiegarmi come mai non ci sia il tuo nome insieme a quello di suo padre Alain nell'annuncio del matrimonio». «Ah, questi giovani!», rispose Margherita, mordendosi le labbra. Margherita non volle dare a Suni la soddisfazione di chiedere la data del matrimonio, altrimenti avrebbe ammesso di non sapere nulla. Nonostante questi retroscena, John ebbe l'ardire di telefonare alla madre: «Avrei piacere di presentarti la mia futura sposa». «Bene, vi aspetto ad Allaman», rispose Margherita. Quel giorno rimase sorpresa dal gelo della futura nuora. Quando le chiese: «Dove avete intenzione di andare ad abitare?».

MARGHERITA AGNELLI

 

Lavinia fu laconica: «Non abbiamo ancora preso una decisione». Mentre Margherita aveva saputo da un domestico che a Villa Frescot da tempo erano in corso lavori di sistemazione per il nido d'amore della coppia. Ovviamente si aspettava che figlio e nuora le chiedessero almeno il permesso di andare ad abitare là, in fondo era la «nuda proprietaria», ma ciò non avvenne. Il giorno delle nozze nella chiesetta dell'Isola Madre sul lago Maggiore, una delle isole borromee, Margherita si presentò solo per l'insistenza dei suoi cinque figli de Pahlen. Notò un «grande freddo».

 

Non le venne messa a disposizione nemmeno un'auto della flotta aziendale, da Ginevra a Stresa la comitiva viaggiò in treno, per il cambio d'abito era stata prenotata una piccola stanza lontana dal quartier generale degli invitati, il Grand Hotel des Iles Borromées. L'isolamento non fu possibile in mezzo ai numerosi invitati in attesa sul molo dove i motoscafi facevano la spola con l'isola.

 

ROMA - JOHN ELKANN AL RISTORANTE

Margherita rimase a lungo in attesa prima di imbarcarsi e all'attracco non c'era nessuno a fare gli onori di casa. La donna, che aveva pensato all'imbarazzo di doversi trovare vicina all'ex marito Alain Elkann, immaginava che il cerimoniale avesse previsto la necessità che la madre dello sposo rimanesse accanto al proprio marito Serge. Non era così: per lei c'era un posto in prima fila accanto ad Alain mentre Serge era stato relegato in fondo alla chiesetta vicino all'uscita.

 

Margherita aveva rifiutato queste collocazioni, ma era stata preceduta dall'ex marito che aveva fatto occupare dalla propria compagna Rosi Greco il posto che toccava alla madre della sposo. La quale aveva risolto il problema sistemandosi con Serge. Margherita e la sua comitiva se ne andarono senza partecipare al ricevimento per 700 invitati all'Isola Bella a Palazzo Borromeo. I suoi figli non vennero nemmeno invitati una decina di giorni dopo al grande cocktail offerto da John a 300 amici.

MARGHERITA AGNELLI

 

Qualche mese dopo sarebbe arrivato un altro affronto per Margherita. Nel frattempo il 30 giugno 2006 era diventata nonna per la prima volta: Maria, la primogenita dei figli de Pahlen, aveva dato alla luce una bimba. Qualche tempo prima, nei primi mesi del 2006, la cugina Cintia Campello aveva telefonato a Margherita: «Lavinia è incinta». No, non lo sapeva. La notizia della nascita le arrivò solo grazie ai giornali: il 27 agosto 2006 era nato un maschietto, Leone Mosè Elkann. Stesse modalità di mancata «informazione» l'anno dopo: a marzo arriva la notizia che Lavinia è di nuovo incinta.

 

L'11 novembre 2007 nasce il secondogenito, Oceano Noah. Identica procedura di silenzio assoluto nei confronti della nonna paterna, quattro anni dopo, per l'arrivo, il 23 gennaio 2012, di Vita Talita. In tutto quel periodo Margherita non aveva smesso di combattere le sue battaglie. Il solo canale di comunicazione rimasto aperto con l'altro «fronte» era quello legato alla terzogenita Ginevra Elkann.

 

john elkann exor

Alla fine del 2008 aveva informato la mamma, andando a trovarla ad Allaman, di essere incinta. Il bambino sarebbe nato a metà agosto. In quell'occasione le presentò il fidanzato, il nobile romano Giovanni Gaetani dell'Aquila d'Aragona. L'incontro fu molto affettuoso. Ginevra e Giovanni invitarono Margherita e Serge al matrimonio, che si sarebbe celebrato il 25 aprile 2009 nel riad messo a disposizione da nonna Marella a Marrakesh, in Marocco. Il giorno del matrimonio di Ginevra, Margherita e Serge ebbero modo di sentire di nuovo il gelo da parte di Lapo e John.

 

MARGHERITA AGNELLI

 Quando monsignor Guido Paglia pronunciò la frase «Scambiatevi un segno della pace», Margherita Agnelli si voltò verso Jaky e Lavinia seduti nella fila dietro di lei. La sua mano rimase sospesa nel vuoto.

 

Quella giornata di festa non era stata rovinata nemmeno dal fatto che pochi giorni prima al tribunale civile di Torino c'era stata la prima udienza della causa intentata da Margherita si è trovata di fronte ad alcune sorprese dopo la morte di colei che l'aveva messa al mondo nella fase di passaggio alla piena proprietà delle residenze che erano in usufrutto a sua madre. Marella aveva stipulato un contratto di affitto con il nipote riguardante Villa Frescot, per sei anni. Si trattava di un evidente sgarbo: la villa sarebbe rientrata quanto prima nella proprietà di Margherita.

 

john elkann da giovane

Per quanto riguarda Villar Perosa (anche questa di proprietà di Margherita ma concessa in usufrutto a Marella fino alla sua morte), John nel 2004 aveva preso di fatto possesso della villa del nonno senza nemmeno chiedere il «permesso» a sua madre. Margherita era molto irritata anche perché i custodi l'avevano informata che spesso Lapo Elkann organizzava feste private. Le tensioni avevano raggiunto il culmine nel 2009. Margherita aveva deciso di andare a controllare di persona. Il personale di servizio l'aveva fatta entrare e la reazione di John era stata immediata: il licenziamento in tronco dei due custodi, Umberto e Grazia.(7. Continua)

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