
SIGFRIDO NEL MIRINO DI TUTTI? TUTTE LE MINACCE SUBITE DA RANUCCI, VITTIMA NELLA NOTTE DI UN ATTENTATO SOTTO CASA: DALLA MAFIA ALLA ’NDRANGHETA, DALLA DESTRA EVERSIVA FINO AL CARTELLO DI PABLO ESCOBAR - IL GIORNALISTA È SOTTO SCORTA DAL 2021 QUANDO VENNE INTERCETTATO UN PIANO DI UN NARCOTRAFFICANTE PER UCCIDERLO – I SICARI ALBANESI ORBITAVANO INTORNO AL GRUPPO DI FUOCO CHE HA UCCISO FABRIZIO PISCITELLI “DIABOLIK” (“RICORDO CHE UN ALTRO TRAFFICANTE DI QUEL GIRO, SELAVDI SHEHAJ, VENNE UCCISO A POCHI PASSI DA CASA MIA, SULLA SPIAGGIA DI TORVAIANICA”) - E NEL 2010 “UN ESPONENTE DEI SANTAPAOLA VOLEVA FARMI AMMAZZARE, MA L’OMICIDIO FU STOPPATO DA MATTEO MESSINA DENARO...
Estratti da https://www.repubblica.it/
Sotto scorta dal 2021 ma sotto tutela già dal 2009: prima della bomba di questa notte Sigfrido Ranucci, conduttore del programma televisivo Report (Rai3), è stato oggetto nel corso degli anni di numerose minacce, e da anni gli è stato assegnato un programma di protezione.
La protezione è arrivata quando venne intercettato un piano di un narcotrafficante in contatto con la ‘ndrangheta per ucciderlo. Ma già dal 2009 aveva una forma di tutela mobile.
“Ero sotto tutela dal 2009 perché la famiglia Ercolano aveva chiesto a un soggetto pericoloso di tenermi d’occhio. Avevo realizzato un’inchiesta in Sicilia su una cava di sabbia gestita dal clan catanese” (...)
Il livello di allerta si è alzato nel 2021:
“Da metà agosto”, raccontò a Radio Rai1, “sono sotto scorta 24 ore su 24. C’è un buontempone che dal carcere avrebbe incaricato due killer stranieri. Sarebbe un personaggio che gestisce il narcotraffico, legato a famiglie di ‘ndrangheta".
L’uomo era legato anche “alla destra eversiva e al cartello colombiano di Pablo Escobar aveva incaricato due killer albanesi di spararmi”, ha detto Ranucci a Noi Antimafia a maggio scorso, “non aveva gradito un mio servizio sui rapporti tra politica e criminalità organizzata. Venne intercettato nel penitenziario di Padova”. Il mandante “è ancora in carcere, ma non si è mai aperto un procedimento penale perché i sicari non sono stati identificati. Si sa però che orbitavano intorno al gruppo di fuoco che ha ucciso Fabrizio Piscitelli (il boss noto come Diabolik, ndr). Ricordo che un altro trafficante di quel giro, Selavdi Shehaj, venne ucciso a pochi passi da casa mia, sulla spiaggia di Torvaianica”.
I proiettili e i pedinamenti
Anche nel 2010 “un esponente dei Santapaola voleva farmi ammazzare”, ha raccontato Ranucci, “ma l’omicidio fu stoppato da Matteo Messina Denaro, perché non voleva attirare l’attenzione degli inquirenti”.
A novembre 2024, lo stesso Ranucci aveva scritto sulla sua pagina Facebook che alla redazione di Report erano arrivate “agghiaccianti minacce” dopo “il servizio sul conflitto tra Israele e Palestina realizzato da Giorgio Mottola”.
Il conduttore ha ricordato di aver subito varie minacce anche negli ultimi tempi, a partire dal ritrovamento di due proiettili P38 fuori casa fino al pedinamento di soggetti identificati dalla sua scorta.
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sigfrido ranucci
bomba distrugge le auto di sigfrido ranucci e della figlia 5
bomba distrugge le auto di sigfrido ranucci e della figlia 4
bomba distrugge le auto di sigfrido ranucci e della figlia 8
bomba distrugge le auto di sigfrido ranucci e della figlia 9
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