bella hadid e miquela sousa

SOGNATE UNA CARRIERA DA INFLUENCER? SCORDATEVELA! FRA QUALCHE ANNO ANCHE CHIARA FERRAGNI VERRÀ SOSTITUITA DA UN INFLUENCER VIRTUALE CHE DIVENTERÀ LA TESTIMONIAL DI UN MARCHIO - I VANTAGGI: NESSUN CONTRATTO, ORARIO H24 E ZERO PRETESE – GIA' CALVIN KLEIN E BALMAIN HANNO COSTRUITO DA ZERO LE LORO MODELLE VIRTUALI – MA CI SONO DEGLI SVANTAGGI CHE LASCIANO ANCORA SPERANZA ALL’UMANITA'… (VIDEO)

 

Tiffany Hsu per "www.nytimes.com"

 

bella hadid e miquela sousa 2

Il bacio tra Bella Hadid e Miquela Sousa voluto in uno spot di Calvin Klein del mese scorso, ha colpito molti spettatori che lo hanno trovato offensivo.

 

La top model si identifica come eterosessuale e lo spot ha suscitato le lagne di chi ha accusato Calvin Klein di ingannare i clienti con un finto bacio lesbo. Alla fine il marchio è stato costretto a scusarsi, ma quello che appare essere sfuggito ai tanti, non è scappato all’occhio attento di chi si occupa di pubblicità. Hadid, almeno, è umana. Tutto ciò che riguarda Sousa, meglio conosciuta come Lil Miquela, è un artificio: la frangia dritta, l’origine brasiliana-spagnola, lo stuolo di bellissimi amici.

bella hadid e miquela sousa 1

 

Lil Miquela, che ha 1,6 milioni di follower su Instagram, è un personaggio generato da un computer. Approdata sui social nel 2016 e costruita al pc da una compagnia di Los Angeles sostenuta dai soldi della Silicon Valley, appartiene a un gruppo crescente di social media marketer noti come influencer virtuali.

miquela sousa 5

 

Ogni mese, più di 80.000 persone ascoltano le canzoni di Lil Miquela su Spotify. Ha lavorato con il marchio di moda italiano Prada, ha rilasciato interviste a Coachella e ha sfoggiato un tatuaggio “realizzato” da un artista che ha tatuato Miley Cyrus.

 

Fino all'anno scorso, quando i suoi creatori hanno orchestrato una trovata pubblicitaria per rivelare la sua identità, molti dei suoi fan pensavano fosse una ragazza di 19 anni. Ma Lil Miquela è fatta di pixel, ed è stata progettata per attirare potenziali acquirenti.

Il suo successo ha sollevato una domanda per le aziende che desiderano connettersi con i consumatori che passano sempre più tempo online: perché assumere una celebrità, una top model o anche una importante influencer per commercializzare un prodotto quando puoi creare da zero l'ambasciatore ideale del marchio?

 

giornalista virtuale cinese 2

È quello che ha fatto l'etichetta di moda Balmain lo scorso anno quando ha incaricato l'artista inglese Cameron-James Wilson di progettare un "mix eterogeneo" di modelli digitali, tra cui una donna bianca, una donna di colore e una donna asiatica. Altre società hanno seguito l’esempio di Balmain.

 

Le simulazioni di esseri umani esistono da anni. Hanno fatto i croupier a Las Vegas, fatto musica nel gruppo dei Gorillaz e vissuto una vita pseudo-reale nel videogioco Sims. Ma ultimamente sono diventati più realistici e più coinvolgenti.

gli insegnanti di soul machines 1

 

Fable Studio, che si autodefinisce "la società degli esseri virtuali", ha creato Lucy, un personaggio cartone animato in grado di leggere e rispondere alle reazioni degli spettatori in tempo reale. La compagnia dice che crea personaggi digitali "con i quali puoi costruire una relazione emotiva".

 

gli insegnanti di soul machines 2

Xinhua, l'agenzia di stampa del governo cinese, ha presentato l'anno scorso un giornalista virtuale, in grado di "lavorare 24 ore al giorno". Coca-Cola e Louis Vuitton hanno usato personaggi dei videogiochi nelle loro pubblicità. Soul Machines, una società fondata dal premio Oscar Mark Sagar, ha prodotto insegnanti generati al computer che rispondono agli studenti umani. Il mese scorso, YouPorn ha seguito la stessa tendenza con Jedy Vales, un avatar che promuove il sito e interagisce con i suoi utenti.

 

giornalista virtuale cinese 1

Edward Saatchi, che ha fondato Fable, ha predetto che un giorno gli esseri virtuali avrebbero soppiantato gli assistenti digitali domestici e i sistemi operativi dei computer in aziende come Amazon e Google: «Alla fine, sarà chiaro che il confine tra Miquela e Alexa è in realtà molto sottile».

 

Gli influencer virtuali hanno un vantaggio per le aziende che li usano: il loro mondo è meno regolamentato rispetto alle loro controparti umane. E le persone che li controllano non sono tenuti a rivelare la loro presenza.

gli insegnanti di soul machines 3

 

La Federal Trade Commission ha riconosciuto che «non ha ancora specificamente affrontato l'uso di influencer virtuali», ma ha anche detto che le aziende che li utilizzano per la pubblicità dovrebbero garantire che «ogni affermazione comunicata sul prodotto sia veritiera e non fuorviante»

 

jedy vales 1

In un certo senso, gli influencer virtuali non sono così lontani dai loro predecessori della vita reale. Non è un segreto che gli umani che promuovono i marchi sui social media spesso danno una visione della vita quotidiana più brillante e più felice della realtà. Ma quando l'esistenza stessa di un ambasciatore di marchi è discutibile - specialmente in un ambiente costellato di ingannevoli deepfakes, bot e frodi - cosa succede alla verità nella pubblicità?

 

Bryan Gold, l'amministratore delegato di #Paid, che collega gli influencer alle aziende, ha detto che gli influencer virtuali potrebbero portare le aziende in «un'area pericolosa. Come possono i consumatori fidarsi di un messaggio?».

 

jedy vales 2

Ma le preoccupazioni che ha un influencer umano – mantenersi sempre pronti per l’obiettivo di una macchina fotografica o venire a patti con i troll per fare felice il marchio per il quale lavorano - non colpiscono gli esseri virtuali che non necessitano mai di un giorno di riposo. «Ecco perché i brand amano lavorare con gli avatar - non devono fare 100 take - ha detto Alexis Ohanian, co-fondatore di Reddit e il nonno dell'influencer virtuale Qai Qai - I social media, fino ad oggi, sono stati in gran parte il dominio dei veri esseri umani che sono finti. Gli avatar sono il futuro».

 

jedy vales 4

KFC ha recentemente introdotto un nuovo Colonel Sanders sui social media. Ha la barbetta, addominali tatuati, un copricapo degno di un idolo degli adolescenti e bicipiti in mostra sotto a una giacca bianca perennemente sbottonata. «È stata la nostra opportunità di divertirci facendo pubblicità -  ha dichiarato Steve Kelly, direttore digitale e dei media di KFC - Ma l'amore attorno agli influencer virtuali è molto reale».

 

gli insegnanti di soul machines 4

Tuttavia, la presenza crescente di esseri generati al computer nella pubblicità può essere scoraggiante, in un mondo in cui si manipolano facilmente video di Nancy Pelosi e di Mark Zuckerberg. «È un momento interessante e pericoloso, visto la potenzialità dell’A.I. di falsificare qualsiasi cosa» ha detto Ohanian.

kfc 1

 

Lil Miquela ha “lavorato” per due anni prima di rivelare di essere un prodotto della società segreta, Brud. La registrazione commerciale dell’azienda è in California a un indirizzo di Silver Lake, ma i lavoratori, che devono firmare accordi di non divulgazione, hanno rivelato che la società opera fuori dal centro di Los Angeles.

 

kfc 2

Brud si autodefinisce "uno studio che crea mondi attraverso personaggi digitali" e afferma che Lil Miquela è "reale come Rihanna". A capo c’è Trevor McFedries, a cui Lil Miquela ha fatto riferimento in diversi post come figura paterna.

 

Prima di co-fondare Brud, McFedries era conosciuto come Yung Skeeter, un D.J., produttore, regista e musicista che ha lavorato con Katy Perry, Steve Aoki, Bad Robot Productions e Spotify. Ha contribuito a raccogliere milioni di dollari di finanziamenti da titoli come Spark Capital, Sequoia Capital e Founders Fund, secondo TechCrunch.

 

miquela sousa 1

La scorsa estate, l'account Instagram di Lil Miquela è stato hackerato da una donna di nome Bermuda, una sostenitrice di Trump che ha accusato Lil Miquela di "scappare dalla verità." A Lil Miquela non è rimatso che rivelare tutto: «La mia identità è stata una scelta fatta da Brud per vendermi ai marchi» ha scritto in un solo post. Il personaggio ha giurato che non avrebbe mai perdonato Brud. Alcuni mesi dopo, lo ha fatto. Quanto ci fosse di reale in quello che è successo non è dato saperlo, ma i follower hanno seguito con passione il dramma che, secondo tanti, era stato scritto a tavolino in ogni particolare da Brud.

 

jedy vales 3

Tuttavia, secondo i dati di Captiv8Mentre, soprattutto nel campo della moda gli influencer virtuali non hanno lo stesso appeal. «Un avatar è fondamentalmente un manichino in una vetrina - ha dichiarato Nick Cooke, uno dei fondatori della Goat Agency, una società di marketing - Un vero influencer può offrire raccomandazioni peer-to-peer». Potrebbe esserci ancora speranza per gli umani.

miquela sousa 2miquela sousa 4miquela sousa 3jedy vales 5

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....