collage massoni bisi mens sana

CADUTA MASSONI! STEFANO BISI, LEADER DEL GRANDE ORIENTE D’ITALIA, INDAGATO PER RICETTAZIONE NELL’AMBITO DI UN’INCHIESTA SULLA “MENS SANA BASKET” DI SIENA. SOSPETTI SULLA SCALATA DI BISI ALLA MASSONERIA E IL LEGAME CON VERDINI

Daniele Martini per Ilfattoquotidiano.it

 

 Stefano Bisi Stefano Bisi

Quattordici indagati e 33 reati contestati, dall’associazione a delinquere al riciclaggio, ricettazione, frode fiscale, bancarotta fraudolenta, emissione di fatture per operazioni mai esistite, false comunicazioni sociali, ricorso abusivo al credito.

 

Si è conclusa dopo quattro anni di indagini l’inchiesta “Time Out” condotta dalla Procura di Siena sulla Mens Sana Basket, la squadra senese di pallacanestro che ai tempi d’oro del Monte dei Paschi, che è stato lo sponsor dal 2000 al 2014, mieteva successi e vinceva campionati a ripetizione: 8 scudetti di cui 7 di fila, 5 coppe d’Italia consecutive, 7 Supercoppe italiane.

 

MENS SANA JACOPO MENGHETTIMENS SANA JACOPO MENGHETTI

Quel ciclo fenomenale è finito proprio in contemporanea – come già anticipato nel gennaio del 2013 dal Fatto.it - con il tracollo della banca, la Mens Sana è sprofondata in serie B e poi faticosamente è risalita in A2 e di tutto quello scintillante periodo restano le macerie sportive e le conseguenze legali.

 

Tra gli imputati di rango c’è il capo dei massoni italiani, Stefano Bisi, eletto 2 anni fa Gran Maestro del Grande oriente d’Italia, soprattutto con i voti raccolti in Calabria, la regione dell’ex potente presidente del Monte dei Paschi, Giuseppe Mussari che con Bisi a Siena costituiva un duo tanto influente quanto affiatato, non di rado impegnato in dibattiti pubblici organizzati dalla massoneria.

 

E c’è addirittura chi ha collegato l’ascesa di Bisi alla guida della stessa massoneria con la possibile influenza della ‘ndrangheta, l’organizzazione criminale che in Calabria detta legge.

MENS SANA BASKETMENS SANA BASKET

 

Secondo il Pm Antonino Nastasi che ha coordinato le indagini, i reati sarebbero stati commessi nell’ambito di un rapporto di collaborazione tra la Mens Sana e le società Essedue Promotion e Brand Management di Rimini e la Best Solution di Siena che avrebbero messo in piedi un sistema per pagare in nero e all’estero i giocatori e altri soggetti, per alterare i bilanci e guadagnarci su.

 

MENS SANA BASKET PROTESTAMENS SANA BASKET PROTESTA

Tra gli indagati c’è l’ex presidente della Mens Sana, Ferdinando Minucci, il titolare della Essedue Promotion, Stefano Sammarini e il suo socio Nicola Lombardini, l’ex segretaria generale della squadra senese, Olga Finetti, l’ex direttore sportivo Jacopo Menghetti, il commercialista Essedue Alessandro Terenzi. E poi la figlia dell’ex presidente Minucci, Federica che è socia della Best Solution, Pierluigi Zagni, legale della stessa Best, più altri ex dirigenti della Mens Sana.

 

Mens  Sana  Mens Sana

Sono invece usciti dall’inchiesta 17 giocatori in un primo tempo indagati per evasione fiscale e l’ex commissario tecnico della squadra, Simone Pianigiani. Secondo quanto riportato dal sito on line della Gazzetta dello Sport, della posizione di Pianigiani e dei giocatori continua però ad occuparsi la Procura federale della Federazione di pallacanestro.

 

Il Gran Maestro Bisi è indagato per ricettazione, ma sentito dal Fattoquotidiano.it dice di non saperne di più nonostante l’indagine sia aperta da quattro anni: “Non ho ancora visto le carte, solo ieri i documenti sono stati ritirati dal mio avvocato, Valerio Valignani”.

 

MENS SANA FERDINANDO MINUCCIMENS SANA FERDINANDO MINUCCI

Tempo fa il giornale on line Basket Italy aveva scritto che il reato di ricettazione contestato a Bisi consisterebbe nel fatto che avrebbe ricevuto ai tempi d’oro della Mens Sana 5mila euro al mese sottobanco. Anche se non è affatto chiaro per quali scopi e a che titolo.

 

Bisi è un giornalista, capo delle redazione del Corriere di Siena e vice direttore del Corriere dell’Umbria, gruppo ora passato sotto l’egida degli Angelucci, ma fino a tre anni fa controllato dai cementieri Barbetti attraverso la Edib e amministrato da Rocco Girlanda, che dei Barbetti fu capo delle relazioni istituzionali, poi eletto deputato di Forza Italia e nel governo di Enrico Letta sottosegretario alle Infrastrutture.

 

david rossi mussari david rossi mussari

Nella Edib avevano partecipazioni di rilievo il Monte dei Paschi che era la banca di riferimento del Pd e la Coop rossa Centro Italia, una delle più grandi sia nel settore alimentare sia nel non food.

 

Nell’ambito di un armonioso rapporto collaborativo tra opposti (almeno all’apparenza), cioè tra organizzazioni rosse e di destra, la Edib a sua volta aveva partecipazioni anche nella Ste, la società editoriale che controllava il Giornale della Toscana di Denis Verdini.

 

VIGNI MUSSARI VIGNI MUSSARI

Nell’ambito del rinvio a giudizio dello stesso Verdini per la faccenda del crac del Credito Fiorentino c’è anche un filone che riguarda i finanziamenti della banca proprio alla Ste e al Giornale della Toscana, una storia in cui è coinvolto anche Massimo Parisi, anche lui rinviato a giudizio, ex deputato del Pdl, poi di Forza Italia e da ultimo passato nel gruppo Ala di Verdini.

 

Qualche giorno fa proprio il Gran Maestro Bisi è stato tra i presentatori a Siena dell’ultima fatica editoriale di Parisi, “Il patto del Nazareno”, libro edito da Rubettino con la prefazione di Giuliano Ferrara, presentato con successo nella città toscana.

 

LANCIO DI MONETINE A MUSSARI IN PROCURA LANCIO DI MONETINE A MUSSARI IN PROCURA

Di recente il Gran Maestro e giornalista Bisi si è esibito perfino sull’Unità diretta da Erasmo D’Angelis che ha cominciato ad ospitare anche pezzi di un giornalista senese ex della stessa Unità, Maurizio Boldrini, grande amico dello stesso Bisi e già portavoce di Luigi Berlinguer ai tempi in cui quest’ultimo era rettore dell’ateneo toscano prima di diventare ministro della Scuola con il centrosinistra.

 

L’articolo del Gran Maestro ospitato sul giornale fondato da Gramsci era una pensosa risposta a un precedente scritto di monsignor Gianfranco Ravasi, un pezzo a cui è stata dedicata una collocazione di tutto rilievo: fogliettone in prima pagina. Titolo più che eloquente: “Ventitremila fratelli per bene”.

Ultimi Dagoreport

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO